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Cotolette nel mondo: quante varianti conosci?

Piatto gustoso a base di carne, tipicità della cucina italiana e poi diffusa in tutto il mondo, fritta nell’olio o nel burro, oppure cotta al forno, la cotoletta è uno dei piatti preferiti dai bambini e dagli adulti. Si tratta di fettine di carne impanate principalmente carne di vitello, ma anche di pollo, maiale o tacchino. Nonostante la base del piatto sia simile – una fettina di carne impanata – ogni regione, cultura, paese aggiunge il proprio tocco rendendola versatile e unica. In questo articolo scoprirete alcune varianti di cotolette cucinate nel mondo.

 

Cosa rende la cotoletta un piatto così particolare?

La varietà di carni utilizzate conferisce un sapore e una consistenza differente, ma ciò che aggiunge un tocco di particolarità è proprio la differenza della panatura, parte fondamentale della cotoletta. Alcune versioni utilizzano il pangrattato semplice, delle volte, invece, il sapore è arricchito da erbe aromatiche o formaggi. Spesso si utilizza l’uovo per far aderire meglio il pangrattato, anche se i palermitani per alleggerirne il gusto preferiscono saltare questo passaggio. Anche il metodo di cottura può contribuire a far cambiare il sapore della cotoletta donandole più croccantezza o leggerezza, questa infatti può essere fritta nell’olio o nel burro – tipica versione della cotoletta milanese – o al forno o alla griglia – tipica versione palermitana

Alcune cotolette vengono arricchite da ingredienti extra che ne alterano il sapore rendendola più golosa, spesso vengono utilizzati formaggi, prosciutto o persino salsa di pomodoro e mozzarella come nella cotoletta alla pizzaiola. Dunque questo piatto si adatta in base ai gusti e le necessità di chi la prepara, può diventare leggera e salutare, oppure ricca e gustosa se fritta nel burro e la molteplicità di varianti permettono di esplorare nuovi sapori senza allontanarsi troppo dal gusto originale.

 

Breve storia della cotoletta

Le origini della cotoletta sono avvolte da un alone di mistero, ma al contempo affascinanti, soprattutto per ciò che concerne la cotoletta alla milanese. 

Il termine “cotoletta” deriva dal francese côtelette che significa costoletta alludendo al fatto che la cotoletta originale viene preparata con una fetta di carne con l’osso. Alcune teorie suggeriscono che trovi le sue origini nel medioevo. I piatti di carne impanata e fritta erano simbolo di ricchezza e abbondanza e la panatura la rendeva un piatto pregiato. Con il passare del tempo la cotoletta si è diffusa in tutto il mondo e nonostante la versione classica resti quella milanese oggi è comune trovarla con diverse varianti ovunque.

 

Tipi di cotoletta

La cotoletta alla milanese

Tra le tante, la cotoletta alla milanese è uno dei piatti più iconici della cucina lombarda e italiana in generale. La carne di vitello, impanata e fritta nel burro, le dona un tocco di croccantezza esterna e morbidezza interna. Il contrasto tra l’esterno croccante e l’interno tenero e succoso è uno degli aspetti che la rendono così deliziosa.

Generalmente la troviamo con una fetta di vitello con l’osso, ma può essere preparata anche senza. La carne viene prima infarinata, poi immersa nell’uovo sbattuto e infine passata nel pangrattato. L’impanatura è fondamentale per ottenere la tipica crosta dorata e croccante.  Uno degli elementi distintivi della cotoletta alla milanese è la cottura nel burro chiarificato, che ha un punto di fumo più alto rispetto al burro normale. Questo permette di friggere la cotoletta ad una temperatura più alta, ottenendo una doratura perfetta senza bruciare il burro.

 

Cotoletta alla bolognese

Un’altra specialità italiana è la cotoletta alla bolognese, una variante più ricca arricchita dai sapori tipici emiliani quali prosciutto crudo, posto sopra la fetta di carne, parmigiano reggiano che viene grattugiato sopra la fetta di crudo e poi del brodo caldo con viene sfumata, il quale fonde il formaggio e crea una consistenza morbida e avvolgente dando al piatto un sapore confortante. 

 

Il tonkatsu

Spostandoci dalla tradizione europea, un piatto giapponese prelibato è il tonkatsu, molto simile alla nostra cotoletta, ma con degli ingredienti e aggiunte che lo rendono unico: una cotoletta di maiale impanata e fritta in abbondante olio e servita con una salsa speciale e accompagnamenti che variano a seconda delle preferenze. 

La particolarità di questo piatto si attribuisce alla salsa tonkatsu, salsa dolce e leggermente acidula creata da una combinazione di soia, frutta, verdure, zucchero e altre spezie. La cotoletta giapponese viene generalmente servita o con cavolo cappuccio affettato finemente, utilizzato per bilanciare la ricchezza della carne fritta, oppure riso bianco e zuppa che completano il pasto giapponese. 

 

La milanesa argentina

La milanesa argentina è invece una reinterpretazione della cotoletta classica europea, molto simile alla cotoletta alla milanese italiana, diventata oramai un simbolo della cucina casalinga e della cucina culinaria argentina. 

La carne utilizzata è generalmente di manzo, riflettendo la tradizione argentina di usare carne bovina di alta qualità. La carne viene battuta per essere resa sottile e poi passata nell’uovo e pangrattato talvolta insaporito da aglio e prezzemolo. Una delle versioni più amate in Argentina è la milanesa a la napolitana condita dopo la frittura con pomodoro, prosciutto e formaggio e poi gratinata al forno, creando una versione simile a una pizza o a una parmigiana.

 

Ogni cultura ha il suo modo unico di interpretare questo piatto. E tu quale preferisci?

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