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La differenza tra burro e burro chiarificato

Il burro è un prodotto alimentare derivante dalla panna e dal latte, apprezzato in cucina per il sapore ricco e cremoso. Con una piccola quantità di proteine e lattosio, essenziale nella preparazione di dolci, torte e biscotti, è utilizzato per soffriggere o semplicemente da spalmare sul pane o mantecare risotti, il burro è una componente chiave dai molteplici utilizzi. 

L’origine del latte, il processo di lavorazione o altri ingredienti aggiunti, potrebbero dar vita a diverse varianti di burro ognuna con caratteristiche specifiche: una di queste è il burro chiarificato. Scopriamo dunque la differenza tra il burro e il burro chiarificato.

Il burro chiarificato

Il burro chiarificato, privo di proteine e acqua, viene utilizzato generalmente per friggere a temperature piuttosto elevate. Si tratta di un tipo di burro che ha subito un processo di raffinazione per eliminare dal latte l’acqua e proteine quali caseina e lattosio. Questo fattore lo rende più stabile e di conseguenza più adatto a cotture dalle alte temperature, evitando, così, il rischio di bruciare come spesso accade con il burro normale. 

Il burro chiarificato è una buona alternativa anche per chi è intollerante al lattosio, in quanto permette di godere comunque dei benefici dell’ingrediente iniziale evitando, però, gli effetti collaterali che derivano dalle proteine del latte e dagli associati al lattosio. Conosciuto come ghee nella cucina indiana, il burro chiarificato è stato utilizzato storicamente come un’alternativa più facilmente digeribile. Pertanto, in molte culture, viene considerato come un alimento sano e nutriente. 

È importante sottolineare che sebbene il burro chiarificato sia generalmente ben tollerato è importante considerare che la tolleranza al lattosio può variare da persona a persona. 

La differenza tra burro e burro chiarificato

E’ vero! Quando si è affamati è facile non notare sottigliezze differenti come le differenze che sussistono tra il burro e il burro chiarificato. 

Nonostante in cucina possano sembrare molto simili, questi hanno caratteristiche e utilizzi differenti. Quando però si lavora con attenzione, i dettagli possono fare la differenza nella specialità di un piatto finale, soprattutto per chi, come noi di Acadèmia.tv, ama perfezionare i piatti. Potremmo fare un confronto dettagliato per comprendere la differenza tra questi due prodotti. In primis potremmo focalizzarci sulla composizione, il sapore, l’utilizzo, ma anche la conservazione.

Differenze tra burro e burro chiarificato

  • Il burro: contiene circa l’80% di grassi e la presenza di proteine ed acqua influisce sul sapore e sulla consistenza. 
  • Il burro chiarificato: è composto da grasso puro e l’eliminazione di proteine ed acqua lo rendono più concentrato. 

Il sapore:

  • Il burro: ha un sapore ricco e cremoso
  • Il burro chiarificato: ha un sapore più neutro e delicato

L’utilizzo: 

  • Il burro: è ideale per dolci, biscotti o per condire a bassa temperatura.
  • Il burro chiarificato: utilizzato principalmente per friggere e per le preparazioni come il ghee utilizzato nella cucina indiana. 

La conservazione: 

  • Il burro: deve essere refrigerato. 
  • Il burro chiarificato: può essere conservato a temperatura ambiente.

Dunque nonostante al gusto possano sembrare simili, le loro particolarità in termini di composizione, utilizzo e sapore li rendono adatti a prestarsi a situazioni diverse in cucina. 

Per finire, qualche ricetta!

Avete letto le ricette più gustose realizzate grazie alla prestazione del burro chiarificato? 

Certamente, come abbiamo già visto, il burro è un ingrediente molto versatile in cucina e può essere utilizzato in tantissime ricette, sia dolci che salate. 

Di seguito potete trovare alcune delle numerose ricette che sono state invece realizzate con il burro normale. Dalla differenza delle portate si può dedurre l’utilizzo differente dell’ingrediente. 

In soldoni, il burro può essere utilizzato per realizzare un’infinità di ricette. In aggiunta a ciò il burro chiarificato è una buona alternativa non solo per creare pietanze per chi è intollerante al lattosio, ma anche per chi cerca delle alternative più salutari senza, però, comprometterne il gusto. 

Noi vi consigliamo di provarle tutte!

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Portata Dessert
Cucina Francese, Internazionale

Equipment

  • Casseruola dal fondo spesso
  • Fruste da cucina
  • Leccapentole (Marisa)
  • Coltello spelucchino
  • colino a maglie strette
  • Ciotola capiente
  • Brocca adatta alla cottura in microonde
  • Ciotola per cottura in microonde
  • Forno a microonde

Ingredienti
  

  • 1000 g Latte fresco intero alta qualità
  • 220 g Zucchero
  • 1 bacca Vaniglia
  • 230 g Tuorlo d’uovo
  • 50 g Amido di mais
  • 40 g Amido di riso

Istruzioni
 

  • – Mettere il latte a scaldare in una brocca adatta alla cottura in microonde, azionare il forno a microonde in più riprese, scaldando il latte senza farlo bollire;
    – Versare lo zucchero in una ciotola;
    – Prelevare i semi dalla bacca di vaniglia, infondere il baccello nel latte e unire i semi allo zucchero;
    – Aggiungere i tuorli allo zucchero e mescolare immediatamente;
    – Unire gli amidi setacciati alla base di tuorli e zucchero;
  • – Una volta che il latte sarà molto caldo, ma non bollente, versarlo sul composto di tuorli, zucchero e amidi;
    – Versare il latte in più riprese, mescolando bene prima di inserirlo nuovamente;
    – Una volta unito tutto il latte inserire la ciotola nel forno a microonde, ed azionarlo alla massima potenza ad intervalli di circa 30-60 secondi;
    – Trascorso il tempo di cottura, rimuovere la ciotola dal forno a microonde, mescolare bene la crema con una frusta e riportare in microonde: ripetere l’operazione seguendo intervalli di tempo sempre più brevi fino ad arrivare ad addensamento della crema;
    – Trasferire in un contenitore ben pulito e mescolare immediatamente con la frusta;
  • – Coprire con pellicola a contatto e trasferire in abbattitore;
    – Se non si dispone di un abbattitore sistemare il contenitore in una boule di acqua e ghiaccio e mescolare la crema di continuo fino a raggiungere i 20°;
    – Una volta raggiunti i 20° trasferire in frigorifero, sempre con pellicola a contatto, fino a raggiungere i 4°;
  • – La crema pasticciera si conserva in frigorifero fino ad un massimo di 5 giorni.

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Keyword crema, crema pasticciera, fiordilatte, vaniglia, zucchero

Di Camilla Rocca

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