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Sagre d'Italia

Sagre d’Italia: le 10 imperdibili, da Nord a Sud dello Stivale

Sagre d’Italia: le 10 imperdibili, da Nord a Sud dello Stivale

Sagre d’Italia: le 10 imperdibili, da Nord a Sud dello Stivale

Partecipare a una sagra di paese è forse una delle esperienze più folcloristiche da fare almeno una volta nella vita. Sono eventi tipicamente italiani in cui tradizioni religiose, usanze e spesso l’enogastronomia, si incontrano e diventano una vera e propria attrazione. Oggi vi consigliamo le 10 sagre da non perdere, da Nord a Sud dell’Italia! 

Sagra dei crotti – Chiavenna (Lombardia) 

Sapete cos’è un crotto? È una cavità naturale formatasi in seguito a una frana. Sono molto comuni nella provincia di Sondrio, nello specifico nella Valchiavenna e diventano luoghi dedicati alla conservazione del cibo, per esempio vini, formaggi o salumi, grazie alla loro temperatura fredda e costante. Questa sagra è perfetta per scoprire tutte le bontà enogastronomiche della zona, ma anche per visitare i crotti privati che aprono al pubblico per l’occasione. Cosa si può assaggiare di tipico? Per esempio, i famosi gnocchetti di Chiavenna, la brisaola della Valchiavenna, carne e verdure alla pioda, i biscottini di Prosto e la torta “fioretto”. 

Sagra del pesce – Camogli (Liguria) 

La Sagra del pesce si tiene ogni anno – la seconda domenica di maggio – in Piazza Colombo, la piazza principale di uno dei borghi più suggestivi della Liguria: Camogli. Durante tutta la giornata, la padella più grande del mondo (di 4 metri di diametro, con un manico di circa 6 m) frigge senza sosta tonnellate di pesce fresco. L’attrazione principale? Ça va sans dire: i cartocci di pesce fritto. Di solito, alla vigilia della sagra si svolge la celebrazione religiosa in onore di San Fortunato, patrono dei pescatori e santo a cui è dedicata la manifestazione: in questa occasione, otto volontari portano in processione, a mano, una cassa del peso di 4 quintali in cui è contenuta la statua del santo. E nella stessa sera i quartieri della città si animano con diversi falò. 

Festa della zucca – Venzone (Friuli Venezia Giulia) 

La sagra di Venzone è una delle più importanti in Italia ed è tutta dedicata alla zucca. Si festeggia ogni anno il quarto fine settimana di ottobre ed è nata quasi per caso nel 1991. L’origine della festa sembra legata a una leggenda: per ultimare il campanile del Duomo di Venzone, appena rivestito di rame, il comune decise di chiamare un maestro di Udine che ci mise sopra una palla dorata sormontata da una croce. Al momento del compenso, egli ricevette un terzo della cifra inizialmente pattuita e, per questa ragione, dopo aver rifiutato il compenso, decise di sostituire (nel cuore della notte) la palla con una zucca dipinta d’oro. La festa è una due giorni in cui le strade del borgo si animano con spettacoli, cortei e degustazioni di vini, cibi e dolci rigorosamente a base di zucca, serviti sia nelle taverne, sia nelle bancarelle sparse per i vicoli. 

Sagra della piadina – Bellaria (Emilia-Romagna)

“La pis un po’ ma tot” ovvero “piace un po’ a tutti” frase che si può tranquillamente dedicare alla celebre piadina romagnola, regina della sagra che si svolge ogni anno a Bellaria. Tra stand e osterie a cielo aperto è possibile assaggiare il tipico “pane dei poveri” romagnolo in tutte le sue varianti: in versione dolce, ripiena di crema di nocciole, o salata, farcita con i salumi tipici della zona, i formaggi – primo fra tutti lo squacquerone e il pecorino di Carpegna – o ancora con verdure e/o carne. In chiusura della sagra viene poi assegnato il premio alla piada più buona di tutte, ma non mancano mai anche i mercatini, gli spettacoli, i concorsi e molto altro.  

Piadina farcita con hummus, carciofini e melanzane
Piadina farcita con hummus, carciofini e melanzane su Acadèmia.tv | Benessere

Sagra della castagna di Montella IGP – Montella (Campania)

La castagna è una delle protagoniste dell’autunno ma anche di molte sagre che la celebrano, da Nord a Sud. La sagra della castagna di Montella IGP è uno degli eventi più conosciuti della Campania e si svolge in un piccolo borgo della provincia di Avellino solitamente il primo weekend di novembre. Ogni anno, l’allestimento prevede la presenza di numerosi stand gastronomici, sparsi per il centro storico del borgo, grazie ai quali sarà possibile scoprire e assaggiare tutte le bontà enogastronomiche del territorio, prime fra tutte, le caldarroste. 

Peperoncino Festival – Diamante (Calabria) 

Giunto alla sua 31° edizione, il Peperoncino Festival di Diamante, è stato ideato dal giornalista Enzo Monaco nel 1992 ed è una manifestazione che nasce per celebrare uno dei prodotti gastronomici più iconici della Calabria. Ogni anno, dal mercoledì alla domenica – di solito nel secondo weekend di settembre – nella città della provincia di Cosenza si svolgono numerose iniziative: dalle mostre ai convegni, fino alle degustazioni più piccanti, il tutto dedicato ovviamente a Sua Maestà, il peperoncino. Cosa si può assaggiare? Ovviamente la Nduja di Spilinga, la rosamarina di Amantea, la sardella di Crucoli e il morzello di Catanzaro. 

Sagra della Cipolla Dorata – Banari (Sardegna) 

SI svolge a Banari, un piccolo paesino della regione sarda del Meilogu, la sagra che celebra uno dei prodotti più rappresentativi del borgo: la Cipolla Dorata. È un prodotto coltivato da sempre nel territorio sardo, anche perché in passato è stato un alimento preziosissimo per la gente locale e un degno sostituto per sopperire alla mancanza di alimenti ricchi di proteine o carboidrati. Il gusto e la particolarità di questo prodotto dipendono dai terreni argillosi e ricchi di trachite rossa in cui vengono coltivati. La sagra è stata inserita nella Top 50 degli eventi migliori del Nord Sardegna e ogni anno prevede eventi musicali, presentazioni di libri, escursioni enogastronomiche e, ovviamente, degustazioni. 

Brodetto Fest – Fano (Marche) 

Il “Brodetto” fanese è un piatto tipico della città di Fano, nelle Marche, e consiste in una zuppa di pesce che comprende circa dieci varietà diverse di pesce (tra cui seppie, triglie, cefali, sgombri, muggini, granchi, vongole e sogliole). Il programma dell’evento prevede tradizionalmente esibizioni di grandi chef, degustazioni di vino, eventi musicali, conferenze e gare gastronomiche. Senza dimenticare la grande sfida che decreta il “miglior piatto di pesce” della sagra, giudicata da una giuria tecnica e una popolare.  

Sagra della porchetta – Ariccia (Lazio) 

Ariccia = porchetta è un’equazione perfetta e non potevamo includere in questa lista anche la sagra che celebra questo prodotto, il più conosciuto e apprezzato dei Castelli Romani. Dal 1950, nel primo weekend di settembre, Ariccia diventa il punto di riferimento e di ritrovo di tutti gli amanti della porchetta, provenienti da tutte le regioni d’Italia. La sagra ripercorre e ricostruisce, in ogni edizione, la storia di questo prodotto e dà la possibilità a tutti di assaggiarlo grazie alla partecipazione dei produttori aderenti al Consorzio IGP, presenti con numerosi stand. La particolarità? Il tradizionale “lancio del panino”, un momento goliardico (e di assaggio) che coinvolge sempre tantissimi visitatori. 

Sagra dei Canederli – Vipiteno (Alto Adige) 

Chiudiamo la nostra lista con uno dei prodotti tipici dell’Alto Adige, i Canederli, i tradizionali gnocchi di pane raffermo. La sagra a loro dedicata si svolge nella città di Vipiteno ed è uno degli eventi più attesi dell’estate nella regione. Il centro storico si anima con una lunghissima tavolata (di circa 400 m) grazie alla quale è possibile assaggiare tutte le tipologie di questo primo piatto: i canederli allo speck, magri, ai funghi, al fegato e persino nella variante dolce. Oltre alle degustazioni, a fare da contorno numerose esibizioni musicali. 

di Paola Ragno

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