Acadèmia.tv

Scopri tutti i corsi di cucina online della piattaforma streaming dedicata al mondo del food & beverage. Inizia ora!

L'origine degli spaghetti tra Asia e Italia

L’origine degli spaghetti tra Italia e Asia 

L’origine degli spaghetti tra Italia e Asia con Acadèmia.tv

L’origine degli spaghetti tra Italia e Asia 

Gli spaghetti sono i protagonisti di tantissime ricette della tradizione italiana, è impossibile non pensare agli spaghetti alla Carbonara, aglio olio e peperoncino, agli spaghetti cacio e pepe o ai classici al pomodoro. Nonostante questo, l’origine di questa tipologia di pasta è da tempo contesa tra l’Asia e il nostro Paese. 

Ma quando sono nati gli spaghetti? 

Origine degli spaghetti: tra curiosità e leggende 

Per tanto tempo il merito di aver portato gli spaghetti in Italia è stato attribuito a Marco Polo, in ritorno dal suo viaggio in Cina, intorno al 1295. La realtà però sembra diversa e se da un lato l’esploratore potrebbe c’entrare poco con la nascita di questo formato di pasta, dall’altro lato l’Oriente ne è realmente coinvolto. 

Si racconta, infatti, che il primo formato più simile agli attuali spaghetti sia nato proprio in un territorio dell’Asia Occidentale, nella zona dell’attuale Pakistan. 

Inizialmente erano una pietanza di “seconda scelta” ed erano lo scarto della pasta essiccata preparata nelle cucine del Sultano del Bahawalpur. La loro celebrità inizia soltanto quando il figlio del Sultano, in visita nelle cucine, rimase stupito dalla forma di questa pasta che trovò molto simile alla postura dei soldati del padre, sempre dritti e “impettiti”. Proprio dal termine “sipahi”, che significa “soldato” sembra derivare il nome degli spaghetti che oggi utilizziamo. 

Corso di pulizia, conservazione e cottura del pesce di Jacopo Ticchi su Acadèmia.tv
Corso di pulizia, conservazione e cottura del pesce di Jacopo Ticchi su Acadèmia.tv

Spaghetti “Made in Italy” 

La diffusione di questa varietà di pasta, in Italia e nel mondo, è stata molto veloce. Il loro arrivo nel nostro Paese è forse l’unico merito riconoscibile a Marco Polo e, parlando della loro fama, si potrebbe dire che tutto è iniziato nel Medioevo. 

Solo nei primi anni del 1800, forse nel 1819, la parola spaghetti compare per la prima volta nel dizionario italiano. E in questo periodo questo ingrediente viene preparato e consumato principalmente a Napoli, sia dagli aristocratici, sia dal popolo. 

È infatti merito della città di Napoli e della sua regione se oggi la ricetta degli spaghetti al pomodoro è una delle ricette più semplici e buone della tradizione mediterranea. Quando il pomodoro San Marzano, oggi una DOP, è diventato il principale condimento per gli spaghetti, il piatto si è letteralmente imposto come simbolo dell’italianità, prima oltreoceano e, successivamente, in tutto il mondo. E lo è ancora oggi. 

Non solo, con il passare degli anni e con l’innovazione dell’arte pastaia, ma anche della coltivazione del grano, sono nate tipologie di spaghetti differenti, sia per la forma che per composizione e ingredienti. 

Tra le tipologie più famose, oltre allo spaghetto classico, ci sono gli spaghettini, più sottili e adatti a ricette a base di pesce o frutti di mare; gli spaghettoni, dalla forma più doppia e corposa e adatti alle ricette classiche, come l’intramontabile Carbonara, o ancora, gli spaghetti gluten-free, preparati con un mix di mais, quinoa e riso. Ci sono poi quelli integrali trafilati al bronzo o gli spaghetti prodotti con semola di grano duro biologico, come per esempio quelli della linea Monograno del Pastificio Felicetti. Due ingredienti: semola biologica di grano duro Matt e acqua per produrre uno Spaghettone che conserva tutte le caratteristiche delle terre pugliesi – in cui il grano viene coltivato – anche nel profumo e nei sapori. 

Cercate un po’ di ispirazione per preparare un buon piatto di spaghetti? Su Acadèmia.tv trovate tantissime ricette, dalle più semplici alle più elaborate, per stupirvi o stupire i vostri ospiti a cena: scopri tutti i corsi qui (sì, ci sono anche tantissimi spaghetti!)

di Paola Ragno

Total
0
Shares
Share
Share
Share
You May Also Like
Total
0
Share