Sono i piccoli parenti del cavolo… perché si chiamano così?
- Perché si chiamano cavolini di Bruxelles?
- Le caratteristiche nutrizionali e le proprietà
- Dove si coltivano e perché sono molto amati?
Il loro nome scientifico è Brassica olaracea var.gemmifera, ma sono più conosciuti come cavolini di Bruxelles…che poi: perché si chiamano cavolini di Bruxelles?
Piccoli parenti del cavolo, i cavolini di Bruxelles sono una verdura invernale molto saporita, spesso servita come contorno o usata come condimento per paste fresche all’uovo. A proposito, sul nostro sito Acadèmia.tv trovate un corso di Igles Corelli per preparare la pasta fresca all’uovo perfetta.
Prima di scoprire perché si chiamano cavolini di Bruxelles, è interessante analizzare il loro nome latino, poiché dalla parola “gemmifera” si intuisce che queste gustose verdure altro non sono che i germogli ascellari (quelli che crescono sotto le foglie) del cavolo selvatico.
![cavoletti](https://blog.academia.tv/wp-content/uploads/2022/11/vegetarian-cuisine-homemade-brussels-sprouts-roasted-with-olive-oil-plate-table-copyspace-top-view-flatlay-min-1-10-1024x683.jpg)
Perché si chiamano cavolini di Bruxelles?
Nonostante l’indicazione precisa di una città nord europea, questi cavoletti sono coltivati specialmente nell’Europa centro-settentrionale e non sono nemmeno particolarmente consumati in Belgio. Allora perché si chiamano cavolini di Bruxelles?
Sembra che le origini di questo ortaggio siano italiane, per la precisione romane: la leggenda vuole che siano stati gli antichi romani a consumare per primi i cavolini di Bruxelles, recidendo i germogli del cavolo. I legionari romani, durante le loro campagne, avevano bisogno di cibo facilmente trasportabile e sembra che siano stati proprio gli spostamenti dell’esercito a portare i cavolini di Bruxelles in Belgio, dove vennero non solo apprezzati, ma anche coltivati.
Questo narra la leggenda, ma oggi la maggior produttrice è l’Inghilterra e i popoli che più amano i cavolini di Bruxelles sono i francesi e gli olandesi.
![](https://blog.academia.tv/wp-content/uploads/2022/11/Diego-Rossi_course_cov-1-min-1-1024x576.jpg)
Le caratteristiche nutrizionali dei cavolini di Bruxelles
Essendo brassicacee sono imparentati con cavolfiori, broccoli e cavoli ma hanno caratteristiche diverse.
A differenza di cavolfiore e del broccolo, sono i germogli (per questo hanno un colore verde chiaro) della pianta e non il fiore. Se il cavolo cappuccio produce un fiore alla volta, la pianta dei cavolini di Bruxelles produce fino a 40 germogli alla volta.
Sono particolarmente ricchi di fibre e nutrienti: caratterizzati da vitamina C, A, K e B; contengono sali minerali come fosforo e ferro, tanto che sono indicati per coloro che soffrono di anemia. Allo stesso modo, sono consigliati alle donne in dolce attesa data la presenza di acido folico e tiamina e le loro proprietà antiossidanti li rendono ottimi alleati del nostro benessere.
Oggi nutrizionisti e scienziati stanno mostrando sempre più interesse verso la famiglia delle brassicacee grazie alla grande concentrazione di glucosinolati, un composto contenente zolfo, che oltre a conferire il caratteristico odore che si sprigiona durante la cottura, si è dimostrato particolarmente utile nella lotta alle cellule tumorali e allo smaltimento di sostanze tossiche presenti nel fegato.
Dove si coltivano e perché sono molto amati
I cavolini, o cavoletti di Bruxelles, vengono dal cavolo di Bruxelles che presenta un fusto alto anche un metro e che può produrre fino a 100 germogli. È una pianta che ama i climi freddi e secchi, per questo è raro trovare coltivazioni in aree mediterranee.
Oltre alle proprietà nutrizionali che abbiamo menzionato sopra, sono ingredienti perfetto per arricchire le nostre tavole: spesso cucinati al vapore, saltati in padella o cotti al forno, sono il contorno perfetto grazie al loro sapore leggermente amaro e caratterizzato da punta di acidità inaspettate.
di Sofia Pettorelli