Classe 1977 e Romano DOC, Gabriele Bonci si definisce un “semplice” fornaio e panettiere con una vocazione quasi innata per l’arte bianca. Oggi, è conosciuto soprattutto per la sua iconica pizza al taglio, diventata talmente celebre da arrivare negli Stati Uniti, dove il marchio e franchising Bonci è presente con ben tre locali ed è in forte espansione.
Chi è Gabriele Bonci
Bonci nasce a Roma il 24 marzo 1977. Da sempre appassionato di gastronomia e cucina, dopo gli studi alberghieri e qualche anno di classica gavetta presso vari ristoranti, inizia la sua vera carriera da chef in un famoso locale della ristorazione capitolina. Nonostante continui a definirsi più panettiere che pizzaiolo, Bonci deve tutto alla pizza che, nel 2003, lo ha portato a compiere il grande passo: aprire il suo primo Pizzarium al civico 43 di Via della Meloria, a Roma. L’apertura del locale ha dato il via ad una carriera tutta in discesa.
Sempre nel quartiere Trionfale ha aperto il suo Panificio Bonci, nel 2012, con pane, lievitati e dolci da forno a fare da protagonisti, per poi arrivare all’interno del Mercato Centrale di Roma. Ma ciò che lo ha reso ancor più celebre e amato dal pubblico italiano è stato l’approdo in televisione con la partecipazione alla “Prova del Cuoco”. Non solo, Food Network gli ha dedicato un’intera trasmissione dal titolo “Pizza Hero” e Bonci è anche l’unico rappresentante italiano nel recente spin-off della serie Netflix “Chef’s Table” dedicato alla pizza in cui, insieme a Franco Pepe, racconta le sue creazioni e le sue origini.
Pizza, pane e… supplì
Ricerca e sperimentazione sono alla base del successo di Gabriele Bonci. Cereali quasi sconosciuti e grani antichi, farine ricche di fibre o con il germe intatto, macinate con pietra naturale, si uniscono ad un lievito madre antichissimo e rigenerato ormai da anni: nel suo lavoro tutto parte dagli ingredienti e dalle materie prime di altissima qualità. Oggi si affida a piccoli produttori e artigiani, per esempio, per la farina, al piemontese Mulino Marino.
Nel suo Pizzarium, la pizza alveolata, soffice e croccante allo stesso tempo, diventa la perfetta base per farciture che cambiano ogni volta, in base all’estro di Bonci ma anche alla stagionalità degli ingredienti. Sul suo bancone non possono mai mancare la Margherita, la “pizza bianca” e quella con le patate, anche se finora Bonci è riuscito a riprodurre circa 1.500 farciture diverse e mai banali. Alcuni esempi? L’Amatriciana, la coratella e carciofi, la stracciatella, speck e melone o quella a base di crema di ceci e animelle.
Meritano una menzione particolare i suoi fritti, per cui vale la stessa filosofia delle pizze, cambiano in base agli ingredienti disponibili e alla stagionalità. Vengono scritti ogni volta sulla lavagna del Pizzarium e assieme alle polpette di bollito, al croccante di baccalà e alla mozzarella in carrozza, non mancano mai i supplì di pasta. Questa invenzione porta la firma di Bonci e oggi è uno street food romano a tutti gli effetti, immancabile nella maggior parte delle pizzerie della Capitale.
Riconoscimenti
I premi ricevuti da Bonci nel corso della sua attività sono numerosissimi. Fin dalla sua prima edizione è stato inserito nella Guida Pizzerie e Guida Panettieri del Gambero Rosso ed è uno dei relatori di Identità Golose, il congresso annuale dedicato alla ristorazione. Quest’anno si è classificato 1° nella Top 50 delle migliori pizzerie in viaggio in Italia, che premia le pizzerie da taglio e da asporto. Il suo Pizzarium ha ricevuto il Premio “Forno Verde 2022”, mentre a Bonci è andato il premio “Benemerito della Pizza 2022”. Il Panificio Bonci ha guadagnato, invece, i tre pani del Gambero Rosso.
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Pizza Tatin di Gabriele Bonci: ricetta Gourmet con carciofi, guanciale e pecorino
Equipment
- Ciotola capiente per l’impasto
- Teglia da forno
- carta da forno
- Forbici
Ingredienti
Per l’impasto
- 500 g Farina di tipo 1
- 300 g Acqua
- 10 g Sale
- 5 g Zucchero
- 5 g Lievito di birra fresco
- 20 g Olio extravergine di oliva
- q.b. per spolvero Semola di grano duro
Per la base della pizza “tatin”
- 5 (500 g tagliati a lamelle) Carciofi romaneschi
- 180 g Guanciale a fette sottili (con affettatrice)
- 60 g Pecorino Romano
- q.b. Olio extravergine di oliva
- q.b. Sale
- q.b. Pepe nero
- q.b. Mentuccia
- q.b. per mettere a bagno i carciofi Acqua e limone
Istruzioni
- - Versare le farine in una ciotola capiente ed aggiungere lo zucchero;- Sbriciolare per bene il lievito all’interno della ciotola, quindi mescolare bene;- Versare l’acqua all’interno della ciotola e lavorare con le mani partendo dai bordi per far inglobare bene farina e acqua;- Una volta che tutta la farina è assorbita dall’acqua e l’impasto inizia a prendere corpo, aggiungere il sale;- Mescolare nuovamente con le mani e aggiungere l’olio come ultimo ingrediente;- Lasciare riposare l’impasto per 10 minuti per poi procedere con le pieghe;- Procedere con le pieghe seguendo le istruzioni a video;- Riporre l’impasto incordato in una ciotola, coprire con pellicola (non a contatto), e lasciare a lievitare per 24 ore in frigorifero;- Trascorso il tempo di lievitazione rovesciare l’impasto sul banco infarinato e spezzare l’impasto in base alla pezzatura desiderata;- Lasciare lievitare i panetti fino al raddoppio (circa 2 ore);
- - Pulire i carciofi: separare il gambo dal fiore, rimuovere la corteccia esterna dal gambo, mantenendo solo la parte interna;- Tagliarla a metà e riporla in acqua e limone per prevenire l’ossidazione;- Rimuovere le foglie più esterne del carciofo e rimuovere la parte più coriacea in corrispondenza del cuore;- Tagliare il carciofo a metà e rimuovere la barba, se presente;- Tagliare le metà a spicchi e riporre in acqua e limone;- Salare leggermente la teglia per la cottura, ungere con un filo d’olio e disporre abbondante mentuccia in maniera il più regolare possibile;- Proseguire con il guanciale, distribuendolo in maniera uniforme;- Proseguire con i carciofi, creando uno strato uniforme e condire con olio extravergine di oliva;- Riprendere i panetti di impasto e disporli sul banco da lavoro spolverato con semola di grano duro;- Stendere l’impasto con estrema delicatezza, di dimensione speculare alla teglia di cottura;- Avvolgere l’impasto sul polso, rimuovere tutta la semola in eccesso, quindi adagiare sulla teglia, estendendolo in larghezza, in modo da ricoprire tutta la superficie;- Fare pressione lungo i bordi della teglia in modo da contenere al meglio gli ingredienti;- Ungere abbondantemente in superficie;- Infornare alla massima temperatura sulla base del forno per 12 minuti;- Sfornare e lasciare leggermente intiepidire prima di rivoltare la teglia;- Una volta rivoltata la teglia spolverare con abbondante pecorino romano e terminare con una macinata di pepe.
Video
di Paola Ragno