Due piatti di patate tradizionali che sembrano simili ma hanno identità ben diverse. Scopri la differenza tra rösti e frico, le ricette originali e i consigli per prepararli alla perfezione
Le patate sono tra gli ingredienti più versatili della cucina europea e tra quelli capaci di trasformarsi in mille piatti diversi. Tra le preparazioni più iconiche ci sono due specialità che, a prima vista, sembrano simili: il rösti svizzero e il frico friulano. Entrambi nascono come piatti di patate tradizionali, nati nelle cucine contadine e poverissime, ma possiedono un’anima molto diversa.
Il rösti ha origini nelle campagne svizzere del Canton Berna, dove era la colazione dei contadini; il frico arriva dal Friuli, e nasce come ricetta di recupero a base di due ingredienti: formaggio e patate. Entrambi condividono la stessa filosofia, ma differiscono per ingredienti, tecnica e risultato finale. In questo articolo vi sveliamo la differenza tra rösti e frico, come prepararli alla perfezione e qualche idea per servirli in modo creativo.
Il rösti: origini e curiosità
Il rösti (o “rœschti”) è un piatto di origine svizzera, oggi considerato una sorta di “piatto nazionale” insieme alla fonduta e alla raclette. Il nome deriva dal verbo tedesco rösten, che significa “arrostire”, e in effetti il segreto del rösti sta proprio nella cottura lenta e croccante in padella.
Originariamente era il pasto mattutino dei contadini bernesi, preparato solo con patate grattugiate e cotte nel burro, poi diffuso in tutta la Svizzera e reinterpretato con speck, cipolle o formaggi locali.
Ricetta del rösti
Ingredienti per 2 persone:
- 500 g di patate a pasta gialla
- 40 g di burro (oppure metà burro e metà olio)
- Sale q.b.
- Pepe nero q.b.
Preparazione:
- Lessa le patate con la buccia per circa 10–15 minuti: devono rimanere sode e non completamente bollite.
- Lasciale raffreddare completamente, poi pelale e grattugiale con una grattugia a fori larghi.
- In una padella antiaderente, sciogli metà del burro e distribuisci le patate a formare un disco compatto di circa 1,5 cm di spessore.
- Schiaccia leggermente con una spatola e cuoci a fiamma media per 8–10 minuti, finché non si forma una crosta dorata.
- Gira il rösti (aiutandoti con un piatto) e cuoci l’altro lato aggiungendo il resto del burro.
- Sala, pepa e servi ben caldo.
Il frico: storia e tradizione
Il frico friulano è un simbolo della cucina del Friuli Venezia Giulia, in particolare della Carnia. Nasce come piatto di recupero, preparato con formaggio avanzato, spesso Montasio, unito a patate e cipolle e cotto in padella con burro o lardo. Era un modo per non sprecare nulla e creare un piatto ricco e nutriente.
Oggi esistono due versioni principali: il frico morbido si prepara solo con il formaggio fritto nel burro e il frico croccante o friabile, preparato con i tre ingredienti principali. Si presenta come una grossa frittata e viene servito spesso con la polenta.
Ricetta del frico friulano
Ingredienti per 2 persone:
- 400 g di patate
- 200 g di formaggio Montasio (meglio se di due stagionature diverse: uno giovane e uno più vecchio)
- 1 cipolla piccola
- Sale e pepe q.b.
- 1 cucchiaio di olio o una noce di burro
Preparazione:
- Pela e taglia le patate a fette sottili o a cubetti.
- In una padella, rosola la cipolla affettata con olio o burro.
- Aggiungi le patate e cuoci a fuoco dolce finché diventano morbide.
- Unisci il Montasio a pezzetti, mescola e lascia fondere finché il formaggio si amalgama alle patate.
- Quando il composto è ben legato, compatta con una spatola e lascia dorare fino a ottenere una crosticina croccante.
- Gira il frico e cuoci anche l’altro lato. Servi caldo, con polenta o verdure di stagione.
Come fare il frico croccante
Il frico croccante è una variante moderna, perfetta come antipasto o accompagnamento. Si prepara con solo formaggio grattugiato, distribuito a cucchiaiate in una padella antiaderente calda: in pochi minuti si scioglie e si trasforma in una cialda dorata e fragrante. Una volta raffreddato, diventa croccante come un biscotto.
Puoi personalizzarlo con pepe nero, paprika dolce o semi di sesamo, oppure usarlo per decorare una vellutata o un risotto. Il trucco per un risultato perfetto è usare un formaggio grasso e poco stagionato, che fonda bene senza bruciare.
Differenza tra rösti e frico
A prima vista, rösti e frico sembrano due piatti simili, in realtà, le differenze sono diverse. E riguardano tanto gli ingredienti quanto la filosofia dietro il piatto.
Il rösti nasce in Svizzera, nel Canton Berna, come piatto da colazione contadina. Si prepara solo con patate e burro, senza aggiunta di formaggio o cipolla, e si cuoce lentamente fino a ottenere un disco compatto e dorato.
Il frico, invece, è una specialità del Friuli Venezia Giulia, in particolare della Carnia. Qui le patate si uniscono al formaggio Montasio e alla cipolla, creando un piatto più ricco, filante e saporito. Può essere un secondo piatto o un piatto unico e può essere morbido oppure croccante a seconda della versione.
Le differenze riguardano anche la cottura: nel rösti, l’olio o il burro servono solo a dorare le patate, mentre nel frico il formaggio fonde e lega il tutto, creando una superficie brunita e profumata. Infine, cambia anche il loro “accompagnamento”: il rösti accompagna spesso uova, salumi o pesce affumicato, mentre il frico si serve da solo o con la polenta – in versione croccante – e un bicchiere di vino rosso friulano.
Consigli per la cottura perfetta
Per ottenere un rösti o un frico impeccabili, la cottura è tutto. Per il primo piatto, è importante cuocerlo affinché resti croccante fuori e morbido dentro. Il fuoco è medio-basso e la cottura va avanti per circa 20-25 minuti, fino a che si è formata una crosticina dorata e croccante ma non troppo scura.
Il frico cuoce in una padella precedentemente unta, alta almeno 5 cm, e a fuoco medio per circa 30 minuti (rigirandolo dopo circa 10 o quando si è formata una bella crosticina dorata su un lato).
Importantissimo per entrambi: non avere fretta di girare i “tortini”.
Rösti e frico in cucina
Entrambi questi piatti di patate tradizionali hanno conquistato anche la cucina moderna, diventando protagonisti di versioni gourmet. Il rösti si abbina perfettamente a uova al tegamino, salmone affumicato, speck o formaggi d’alpeggio; il frico invece si sposa con polenta, radicchio, erbe di montagna e vino rosso friulano.