Sapete che esistono tante varianti della pasta frolla e ognuna è adatta una preparazione diversa?
Ora diteci se esiste una colazione più perfetta di una crostata con marmellata fatta in casa! Le crostate, così come tantissimi altri dolci sono buone e goduriose non solo perché ripiene di creme e marmellate, ma anche perché hanno alla base un impasto perfette: la pasta frolla.
Non troppo dolce, leggermente salata, friabile e un po’ sabbiosa: la pasta frolla è una preparazione tanto semplice quanto versatile.
Basti pensare che la usiamo per biscotti, sbriciolate, crumble a tartellette: tutti dolci che fanno venire l’acquolina in bocca al solo pensiero!
Sul nostro sito di Académia.tv trovate moltissime ricette di dolci, tante delle quali sono spiegate passo passo da mastri pasticceri di grande bravura e fama.
Potrete imparare le basi della pasticceria, come il pan di Spagna, la pasta choux e tutte le altre varianti della pasta frolla!
Tutte infatti hanno ingredienti in comune, come farina, burro, tuorli d’uovo e zucchero, ma quali sono le differenze tra tutte queste preparazioni?
Le origini della pasta frolla
Non siamo in grado di stabilire con precisione quando sia stata inventata la pasta frolla, ciò che sappiamo è che nell’anno Mille veniva già cucinata una ricetta simile. Si dice, anzi, che proprio attorno a quell’anno i commercianti iniziarono a importare dalla Siria, Egitto e altri paesi del Medio Oriente la canna da zucchero.
Guillaume Tirel (o Taillevent), cuoco francese del XIV secolo ha codificato per la prima volta la ricetta della pasta frolla nel suo manoscritto Le Viandier.
Solo nel Seicento, però, la ricetta inizia a riscuotere tanto successo da entrare nelle case del popolo ed essere inserita nell’Opera di Bartolomeo Scappi, testo che ancora oggi è considerato uno dei più curato e completi della cultura culinaria rinascimentale italiana.
La pasta frolla
Come potremmo descrivere la pasta frolla a chi non l’ha mai assaggiata? Si tratta di un impasto a base farina, burro, uova, zucchero e un pizzico di sale, a cui possono essere aggiunti aromi come vaniglia o scorza di agrumi (i più arditi proveranno anche versioni più innovative con lavanda, curcuma o cardamomo)
Si tratta di una ricetta che potremmo tranquillamente definire come appartenente alla cucina povera e tradizionale.
L’impasto viene lavorato finché non assume una consistenza compatta, che varia a seconda della ricetta e della quantità di un ingrediente piuttosto che un altro. A seconda delle varianti di pasta frolla che vogliamo preparare, dopo la cottura otterremo un risultato più o meno sabbioso, liscio o friabile.
Di paste frolle infatti ne esistono di diversi tipi e non possiamo dimenticare che, con la diffusione sempre maggiore della cucina vegana possiamo sostituire ingredienti come burro e uova.
Varianti della pasta frolla
Tra le frolle più amate e usate in pasticceria non possiamo non menzionare:
- Frolla montata
- Frolla sabbiata
- Frolla senza uova
- Frolla con l’olio
Frolla montata
La frolla montata deriva il nome dal fatto che il burro, prima di essere aggiunto agli altri ingredienti, deve essere “montato” fino a raggiungere una consistenza soffice e quasi spumosa e a cui viene poi aggiunto lo zucchero a velo (da preferirsi in questo caso a quello classico).
Gli ingredienti saranno dunque:
- Burro
- Zucchero a velo
- Farina
- Uova
Il risultato è una pasta frolla molto soffice, areata e meno compatta. Grazie alla presenza del burro montato sprigiona un aroma molto godurioso e ricco e ha una consistenza, al morso, più leggera. Noi consigliamo di preparare la frolla montata per infornate di biscotti o dolci che richiedono una base delicata.
Frolla sabbiata
Come si intuisce facilmente dal nome, la consistenza della frolla sabbiata è sabbiosa, croccante e leggera. Questo risultato viene ottenuto lavorando il burro in modo completamente diverso rispetto alle varianti della pasta frolla classica e montata.
In questo caso, infatti, il burro deve essere impastato (in modo energico) prima con la farina e poi con l’aggiunta di pochi liquidi (come la chiara della uova). Per ottenere la frolla sabbiata perfetta, che risulta molto croccante e granulosa, si deve evitare che il burro si scaldi troppo.
È ottima se utilizzata per biscotti (magari ricoperti di cioccolato fondente) o crostate con una croccantezza extra.
Frolla senza uova
Chi segue una dieta vegana o non può mangiare le uova sarà felice di sapere che tra le varianti della pasta frolla che vi proponiamo c’è anche quella senza uova.
Gli ingredienti saranno:
- Farina
- Burro o margarina
- Zucchero
- Un po’ di acqua o latte
Il procedimento da seguire sarà lo stesso di quella classica, ma si dovranno prima impastare burro (o margarina) e farina, aggiungere lo zucchero e alla fine, se la consistenza è troppo secca, un pochino di acqua o latte per dare maggiore compattezza.
Frolla con l’olio
In cucina nulla è impossibile, quindi anche adattare la pasta frolla agli intolleranti al lattosio è un gioco da ragazzi.
Come suggerito prima, il burro può essere sostituito o con quello senza lattosio, o con la margarina o con olio di semi.
Se utilizzerete l’olio di semi avrete un impasto facile da lavorare, liscio e compatto.
Quali sono gli usi della pasta frolla in cucina
Sia che vi piaccia osare, sia preferiate cimentarvi in ricette classiche, la pasta frolla si adatta a moltissime preparazioni, sia dolci che salate.
È perfetta se utilizzata per preparare crostate, biscotti, cartellette (che potreste anche cucinare in versione salata), ma anche fagottini ripieni di marmellata o frutta secca, torte con creme e pasticcini.
Gli usi in cucina sono così tante che potrete dar sfogo alla vostra fantasia!
di Sofia Pettorelli