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Una serie di piccole caselle bianche in fila, ciascuna con una lettera nera sopra, formano l'espressione "plant based", in riferimento alla dieta vegana celebrata dal Veganuary

Veganuary: cos’è e le 10 regole d’oro per farlo

Diventare vegani per un solo mese: accettereste mai questa sfida? Ecco cos’è il Veganuary e tutte le regole per terminarlo con successo 

Gennaio, si sa, è il mese dei buoni propositi. Dal lavoro a un consumo più oculato del proprio denaro, fino all’alimentazione: le promesse che facciamo a noi stessi a inizio anno sono tra le più svariate. Proprio parlando di alimentazione, c’è una sfida che ormai da una decina d’anni cerca di incoraggiare le persone a mangiare meglio e a mettersi alla prova con una dieta 100% plant-based. Avete mai sentito parlare di Veganuary? Forse sì, ma noi vi svegliamo le 10 regole per farlo al meglio e non perdere di vista l’obiettivo!

Cos’è il Veganuary

Il Veganuary è un movimento globale nato nel 2014 nel Regno Unito da un’idea semplice, ma potente: incoraggiare le persone a eliminare i prodotti di origine animale per 31 giorni. In sostanza per tutto il mese di gennaio. Non si tratta solo di una sfida alimentare in cucina, quanto più di un modo per riflettere su come ciò che mangiamo e portiamo a tavola ha molteplici effetti. Diretti, come quelli sul nostro benessere personale, e indiretti, come quelli sul nostro ambiente e sul mondo che vivranno le nuove generazioni. 

Ogni anno il totale dei partecipanti cresce: a gennaio 2024 hanno preso parte all’iniziativa circa 25 milioni di persone in tutto il mondo. E questi numeri dimostrano quanto sia diventato un fenomeno che ispira consapevolezza e cambiamento. Partecipare al Veganuary, infatti, va ben oltre il cibo: è un modo per mettersi alla prova e riflettere sulle proprie abitudini alimentari. 

I benefici di un’alimentazione plant-based

Un’alimentazione plant-based ha numerosi benefici per il nostro organismo, ma anche per il Pianeta. Anche se adottata solo per un mese: 

  • Ci “spinge” e permette di mangiare più frutta, legumi, verdure e cereali integrali. Tutti questi alimenti sono importantissimi per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e alcuni tipi di cancro. Ma non solo. Sono anche ricchissimi di fibre, essenziali per una buona digestione e per il transito intestinale. 
  • Ha un impatto ambientale ridotto (meno emissioni di gas serra e meno consumo di acqua) in quanto la produzione di prodotti di origine vegetale richiede meno risorse rispetto alla produzione di alimenti di origine animale. 
  • E, infine, ha una serie di aspetti etici che in un’alimentazione onnivora o più tradizionale non vengono rispettati. Primo fra tutti, per esempio, lo sfruttamento animale.

Le 10 regole per portare a termine il Veganuary

Se le sfide vi incuriosiscono, il Veganuary può essere un ottimo modo per mettersi alla prova. Le iscrizioni sono già aperte sul sito ufficiale, un portale ricco di ricette, tips e consigli per affrontare e superare il vostro gennaio 100% vegan. 

Noi di Acadèmia.tv vi lasciamo le nostre 10 regole d’oro per portare a termine il Veganuary con successo. 

    1. Informarsi bene: prima di cominciare questo percorso è fondamentale avere ben chiari i principi di una dieta vegana equilibrata. È importante conoscere gli alimenti, soprattutto quelli mai provati prima, e capire come integrare tutti i nutrienti che si pensa siano – solo – propri delle proteine di origine vegetale. 
    2. Pianificare i pasti: il segreto per non perdersi tra le varie preparazioni può essere quello di creare un proprio menù settimanale che includa piatti semplici e nutrienti. La pianificazione è un buon modo per non farsi trovare impreparato e non cedere alla tentazione di optare per piatti poco salutari. 
    3. Leggere le etichette: questo è un principio che sta alla base di tutte le diete e le alimentazioni. Sapere cosa si mette nel proprio piatto, conoscere gli ingredienti contenuti in quello che mangiamo ci aiuta a fare scelte più consapevoli. Nel caso di una dieta vegana questo è ancor più importante perché spesso alcuni alimenti confezionati contengono ingredienti di origine animale nascosti (per esempio la gelatina). E questo potrebbe essere un grosso ostacolo per il vostro Veganuary. 
    4. Essere creativo in cucina: questa challenge può rappresentare l’occasione perfetta per esplorare la cucina vegana e provare nuove ricette. Dalla zuppa o il ragù a base di lenticchie, alle lasagne con besciamella vegetale, fino ai dolci 100% vegani
    5. Fare attenzione all’integrazione: molto spesso chi segue un’alimentazione completamente vegana soffre di una carenza di alcune vitamine, principalmente la vitamina B12, essenziale per il nostro sistema nervoso e per la formazione di globuli rossi. Se può far sentire più sicuri, meglio consultare il proprio medico e fare delle analisi periodiche. Possono servire per monitorare la propria salute e, se necessario, integrare i nutrienti carenti nel modo più adeguato. 
    6. Fare una transizione graduale: se l’idea di eliminare tutti gli alimenti di origine animale ti spaventa, puoi sempre iniziare “a piccoli passi”. Magari sostituendo il latte vaccino con delle bevande vegetali o riducendo gradualmente il consumo di carne e pesce optando per fonti di proteine vegetali come il tofu, il seitan o il tempeh
    7. Unirsi a una community: appartenere a una community, condividere esperienze e ricevere supporto può fare la differenza, soprattutto nei momenti di difficoltà o quando si ha poca voglia di sperimentare in cucina. Ci sono numerosi gruppi o forum online dedicati proprio al Veganuary e possono essere il posto giusto dove trovare conforto e, perché no, ispirazione!
    8. Essere gentili con sé stessi: non bisogna mai scoraggiarsi o essere duri con sé stessi, soprattutto se è la prima volta che si intraprende questo “viaggio”. Conoscere, esplorare e poi mettere in pratica un’alimentazione plant-based non è semplice. E le piccole difficoltà fanno parte del gioco, quindi bisogna affrontarle e superarle. 
    9. Fare la spesa consapevolmente: la consapevolezza è la parola d’ordine in questo percorso e dovrebbe applicarsi anche al supermercato. Scegliere prodotti freschi, stagionali e di qualità non migliora solo l’aspetto e il sapore dei piatti, ma supporta anche un’agricoltura e una cucina sostenibile
    10. Monitorare i progressi: tenere traccia di tutti i progressi, in questo percorso, è fondamentale per comprendere i benefici e le difficoltà di questa sfida. Mettere nero su bianco le sensazioni che si provano, i cambiamenti fisici ed emotivi che si percepiscono può aiutare a capire davvero il significato del Veganuary. E chissà, può far venire voglia di prolungarlo anche dopo gennaio… 

di Paola Ragno

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