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chips di patate

Chips perfette anche a casa

Chips fatte in casa > patatine in busta: ecco come preparare chips perfette anche a casa (di patate e non solo) 

Perché comprare le patatine in busta quando si possono preparare delle chips perfette anche in casa? La ricetta è molto semplice e veloce e questo piatto è un’ottima alternativa alle classiche patatine fritte in vaschetta che tutti conosciamo.

Per prepararle è importante fare attenzione a un paio di passaggi e soprattutto usare delle patate di ottima qualità. Una volta dorate, le chips sono prontissime per un aperitivo homemade oppure come snack da portare per una cena tra amici o un picnic estivo, senza dimenticarsi delle salse. Ketchup o maionese, rigorosamente!

Ma come si preparano le chips in casa? Ecco la ricetta e alcuni consigli.

La lista degli ingredienti è cortissima:

  • Patate a pasta gialla q.b.
  • olio per friggere (meglio se di semi di arachide)
  • sale q.b.
  • spezie e/o erbe aromatiche 

Come preparare le chips fatte in casa 

  1. Come prima cosa lavare bene le patate sotto l’acqua corrente. In questa fase si può scegliere se sbucciarle o meno. Togliere la buccia allungherebbe di un paio di minuti questo passaggio, senza compromettere il gusto o il risultato finale. Una volta lavate e pronte, le patate andranno affettate finemente, con uno spessore di 2 mm circa. In questa fase l’aiuto di una mandolina può essere fondamentale, quindi il consiglio è di dotarsi di questo attrezzo da cucina.
  2. Una volta ottenute le fettine, bisognerà immergerle in una ciotola di vetro molto capiente e piena d’acqua fredda. A questo punto le patate dovranno riposare per circa 30 minuti. Questo passaggio è fondamentale per far sì che le fette rilascino l’amido contenuto al loro interno. Ed è fondamentale anche per ottenere la croccantezza finale delle chips!
  3. Trascorsi i 30 minuti bisognerà scolare le fettine e asciugarle, cospargendo le patate su un canovaccio asciutto e tamponando bene. Bisogna eliminare del tutto l’acqua o eventuale amido residuo. In alternativa al canovaccio è possibile utilizzare anche della semplice carta assorbente.
  4. Adesso si passa alla frittura. L’olio consigliato è un olio di semi, meglio se di semi di arachide. Si dovrà far scaldare abbondante olio in una grossa pentola o padella, l’importante è che abbia i bordi alti, fino a raggiungere una temperatura di 140-160°C.
  5. Portato l’olio alla temperatura desiderata si potrà iniziare a immergere le fettine di patate ormai asciutte. È importante, in questa fase, friggere poche fettine alla volta per pochi minuti, fino a quando non avranno raggiunto i toni del dorato e avranno finito di sfrigolare. Le fettine pronte dovranno essere tolte dall’olio, meglio se con l’aiuto di una schiumarola, e poste su un vassoio foderato di carta per fritti assorbente. Le fettine dovranno essere disposte in maniera omogenea e distanziate bene sul vassoio per far sì che l’olio in eccesso possa gocciolare direttamente sulla carta e non inumidire le fette posizionate sotto le altre.
  6. Una volta fredde, le chips possono essere trasferite in una ciotola e qui condite con sale o eventualmente spezie ed erbe aromatiche. Origano, rosmarino, timo, pepe rosa o ancora paprika dolce o affumicata, erba cipollina, sale nero o affumicato. Insaporire le chips è la fase più “creativa”, ci si può davvero sbizzarrire ovviamente in base ai gusti di chi le dovrà mangiare e assaggiare.

Consiglio 1: Qualora qualche chips risulti ancora morbida dopo la prima frittura è possibile passarle per pochi secondi o un minuto nell’olio ancora bollente. Il doppio passaggio le renderà ancor più croccanti.

Consiglio 2: In alternativa alle patate a pasta gialla le chips si possono preparare anche con la patata americana, o batata rossa, più comunemente conosciuta come patata dolce. In questo caso non sarà necessario l’ammollo per eliminare l’amido.

Ma le chips sono solo di patate? 

Risposta: no, le chips non sono solo di patate. Soprattutto negli ultimi anni stanno comparendo numerose varianti, anche in busta, negli scaffali dei supermercati. Chips di verdure, chips a base di legumi, per esempio lenticchie o ceci, sono le più note o quelle che si stanno facendo spazio anche in qualche menù da ristorante o bistrot.

Zucchine, carote, topinambur e barbabietola sono le verdure che più si prestano a diventare saporitissime chips colorate.

Il procedimento è simile a quello delle chips di patate a pasta gialla, con la differenza che in questo caso si salta il passaggio dei 30 minuti in acqua, perché non è necessario togliere l’amido. In più, chi cerca una ricetta più light può optare per una cottura al forno. Basterà scegliere la modalità ventilata e cuocerle a temperatura media fino a completa doratura.

Ma con cosa si accompagnano le chips? A parte l’essere perfette per un aperitivo, magari mentre si sorseggia un cocktail a base di gin, o per uno snack pomeridiano, le chips possono anche accompagnare piatti più “consistenti”. Sono l’ideale per una serata a tema burgers, come contorno in una grigliata a base di carne fiorentina. O ancora per un barbecue in stile americano o per una cena veg a base di proteine vegetali: a fianco di un tempeh di ceci, uno spiedino di seitan o un burger preparato con ceci e melanzane.

Patatine fritte perfette fatte in casa: la ricetta completa di Eugenio Boer

I segreti della patatine fritte croccanti sono già arrivati su Acadèmia.tv
Lo chef Eugenio Boer con questa ricetta gioca in casa e ci presenta le patate fritte all'olandese, segni particolari: croccantissime.
Niente è lasciato al caso, perché ci sono alcuni passaggi tecnici fondamentali per la riuscita del piatto: la scelta delle patate, le Bintje; il taglio, preciso ed uniforme; l'ammollo in acqua per far perdere amido alle patate.
La caratteristica principale e imprescindibile è la doppia frittura, prima in olio di semi e poi in olio e strutto di manzo: in questo modo si può ottenere la tipica croccantezza e il gusto inconfondibile delle patate fritte olandesi. Buon appetito!
Preparazione 20 minuti
Cottura 8 minuti
riposo 30 minuti
Portata Contorno
Cucina Internazionale
Porzioni 4

Equipment

  • Tagliere
  • Coltello
  • Ciotola
  • Canovaccio
  • Padella
  • Termometro
  • Schiumarola o ragno
  • Carta paglia

Ingredienti
  

  • 1,5 kg Patate olandesi tipologia Bintje
  • 3 L Olio di semi di girasole
  • 1 kg Strutto di manzo, 1 kg
  • q.b. Sale

Istruzioni
 

  • - Per prima cosa lavare le patate, sbucciarle e metterle in ammollo in acqua fredda.
    - Tagliare le patate a bastoncino in modo omogeneo e regolare (circa di 1,5x1,5 cm).
    - Metterle in una ciotola con acqua fredda e lasciarle a bagno per almeno 30 minuti per far sì che rilascino tutto l’amido.
    - Asciugare le patate con l’aiuto di un canovaccio.
  • Per la prima frittura
    - Eseguire la prima frittura, in abbondante olio di semi di girasole, alla temperatura di 160°.
    - Scolare con l’aiuto di una schiumarola o di un ragno e disporre su della carta paglia per far asciugare bene le patate.
    - È consigliabile friggere poche patate per volta, per far sì che la temperatura dell’olio non si abbassi eccessivamente.
  • Per la seconda frittura
    - A questo punto procedere con la seconda frittura, in olio di semi di girasole e strutto di manzo, a una temperatura di 185°, per 3 minuti.
    - Scolare e disporre sulla carta paglia.
    - Salare e servire.

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Keyword patate, patatine

di Paola Ragno

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