Storia dell’Hummus: conosciamo la salsa di ceci più famosa del momento…
Storia dell’hummus: conosciamo la salsa di ceci più famosa del momento
Per celebrare la sua Giornata Mondiale, oggi vi raccontiamo la storia (e qualche piccola curiosità) di uno dei simboli della cucina vegana e vegetariana: l’hummus. È un piatto molto semplice da preparare anche in casa, che unisce e divide il suo territorio d’origine: il Medio Oriente.
Hummus: origini e curiosità
Si parte, come sempre, dall’etimologia della parola hummus, un termine di origine araba che significa ‘ceci’. La salsa che oggi tutti conosciamo si chiama in realtà “hummus bi tahina”, letteralmente “ceci con tahina”: per prepararla, infatti, basta unire e frullare i ceci con la tahina (una crema a base di semi di sesamo), succo di limone, olio d’oliva, aglio e semi di cumino. Da guarnire, eventualmente, con un po’ di paprika o del prezzemolo.
Le sue origini sono dibattute ancora oggi e contese principalmente tra Egitto, Libano, Siria, Israele, Turchia e Grecia, tutti Paesi in cui l’hummus è al centro della tradizione gastronomica.
Tutt’ora non si sa chi lo abbia davvero preparato per primo e nonostante sia uno dei piatti simbolo della condivisione a tavola, è un piatto che ha diviso e continua a dividere i popoli del Medio Oriente. A tal punto da dare il via, attorno al 2006, a quella che è stata definita la “Guerra dell’Hummus”, con Libano, Israele e altri Paesi impegnati a contendersi la paternità del piatto (letteralmente) a suon di hummus.
Tutto è iniziato quando un’azienda alimentare israeliana ha deciso di preparare una porzione di hummus larga ben 3,5 metri per provare a entrare nel Guinnes World Record. In risposta a questo, nel 2009, il Libano ha provato a rivendicare il proprio ruolo nella “battaglia” preparando circa 1,3 kg di hummus a cui, decisamente poco contenti, hanno risposto anche gli Israeliani preparando l’anno dopo circa 4kg e il Libano (con più del doppio del quantitativo dell’Israele). Gli stessi libanesi hanno addirittura avviato una petizione per chiedere all’Unione Europea il riconoscimento dell’hummus come cibo della tradizione libanese. Sebbene la battaglia sembri ancora in corso, ci sono stati alcuni tentativi per mettere a freno i dissapori fra tutti i Paesi protagonisti e proprio per questo, dal 2012, ogni 13 maggio si festeggia la Giornata Mondiale dell’Hummus, nata con l’intento di unire tutte le persone del mondo e, in particolare, tutte le comunità del Medio Oriente.
Dal classico al creativo: come portare l’hummus a tavola
Sebbene la ricetta dell’hummus sia a prova di “inesperto”, portarlo a tavola e abbinarlo nel modo giusto richiede un po’ più di attenzione, visto il suo sapore dolce ma allo stesso tempo acidulo (grazie al succo di limone) e speziato, per la presenza del cumino.
Per quanto riguarda gli abbinamenti più classici e tradizionali, l’hummus è perfetto assieme ai falafel, ovvero le polpette di ceci speziate e fritte, ma anche con il pane/piadina tipico del Medio Oriente e della Grecia: la pita (che potete imparare a preparare nel nuovissimo corso di Cucina Greca di Acadèmia.tv, scoprilo qui!).
Altrimenti, si sposa perfettamente con delle semplici verdure crude, anche in pinzimonio, come carote e sedano, o grigliate, per esempio melanzane e peperoni.
Ci sono però altri modi di utilizzare l’hummus in cucina, in maniera decisamente più creativa:
- come side dish di un piatto di carne o come antipasto in abbinamento a una fresca insalata di avocado e pomodori;
- come salsa di accompagnamento per preparare un sandwich, magari farcito con delle verdure grigliate e un formaggio, per esempio la feta;
- o ancora come farcitura di una bruschetta, di una torta salata o come condimento di una pasta fresca, magari arricchita da pomodorini ed erbe aromatiche. E infine come farcia di una focaccia o una base per pizza, come quella preparata da Ron Blaauw nella sua ricetta del “Flammkuchen delle feste”. Curiosi? Scoprite qui il suo corso!
di Paola Ragno