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Novità in tema cibo

Sostenibilità e Novel Food

Cosa ci aspetta nel 2023 in cucina?

Il grande tema del XXI secolo è la sostenibilità e, per chi lavora o è appassionato del settore alimentare, sa che il futuro è tutto volto al novel food.

La grande risorsa del nostro tempo è che possiamo gustare alimenti di ogni tipo, di ogni luogo in qualsiasi momento dell’anno: un’unicità che, però, comporta anche dei lati negativi come quelli relativi allo spreco di risorse.

Noi di Academia.tv ci siamo chiesti se il mondo dell’alimentazione e della ristorazione cambierà, se i novel food entreranno nelle nostre case e cosa significhi realmente “cucina sostenibile”.

Sostenibilità in cucina

Cos’è l’alimentazione sostenibile? Secondo la FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) è quell’alimentazione a ridotto impatto sostenibile, che soddisfa le linee guida nutrizionali dal punto di vista economico, dell’accessibilità e dell’accettabilità culturale.

Sempre la FAO prevede che nel 2050 la popolazione mondiale raggiungerà i 9 miliardi, quindi anche il modo di sfamarsi dovrà cambiare, altrimenti non avremo più risorse naturali da sfruttare.

La sfida di oggi, colta al balzo da molti chef anche stellati, è produrre di più con meno risorse, valorizzando le materie prime di cui già disponiamo: per questo sono entrati nello scenario i novel food.

Cos’è il novel food

Dal 1° gennaio 2018 è in vigore il Regolamento (UE) n.2015/2283 del 25 novembre 2015, che regolamenta la produzione e il commercio dei “novel food” in Europa.

Cos’è il novel food? Sono alimenti o ingredienti considerati nuovi rispetto a quelli che sono comunemente consumati in Europa, come insetti commestibili, alghe o proteine alternative o carne coltivata. Tra di essi, però, non sono contemplati additivi, aromi, integratori alimentari, OGM.

Sostenibilità e novel food, il 2023 è un anno di cambiamenti

Che anno sarà il 2023 in quanto a sostenibilità e novel food? La ristorazione vedrà qualche piccolo cambiamento, con menù più ricercati, gli ingredienti saranno nobilitati anche in tutte quelle parti che prima erano ritenute “scarti” e molti locali stanno introducendo l’utilizzo di novel food tra le proprie preparazioni.

Gli alimenti del futuro

In moltissimi film ambientati in un futuro lontano, i piatti (anche i più gustosi) che vengono portati in tavola sono piccole capsule, pastiglie colorate che racchiudono ogni gusto. In realtà, il cibo del futuro sarà molto più sostanziosi di quanto abbiano immaginato i vari registi.

Mangeremo sicuramente più proteine vegetali, come legumi, ma anche insetti, microalghe, alternative vegetali alla carne, pesce e formaggi. Sicuramente un argomento che scatena, già oggi, diverse perplessità: eppure questi ingredienti sono già amati e consumati da molte popolazioni.

Legumi

Protagonisti di molti contorni e ricette, i legumi sono proteine che possono sostituire carne e pesce.

Quando si tratta di creare sostituti per carne, uno dei concetti su cui molti cuochi giocano è il tentativo di “ingannare” il palato del consumatore, sfruttando spezie e oli per ottenere sapori simili a quelli a cui siamo più abituati. Ceci, piselli, fagioli, lenticchie, lupini sono ottimi alleati dell’organismo, oltre al fatto che possono essere protagonisti gustosi di molti piatti.

Microalghe

In Svizzera viene molto usata l’alga, ma non quella dal pungente sapore di mare che possiamo trovare come base di molti piatti di sushi, bensì un ingrediente altamente proteico che, se ridotto a farina, arricchisce preparazioni come spaghetti e fusilli.

In commercio si parla di “Chlorella”, un prodotto che viene dalla lavorazione di diverse tipologie di alghe che, ci piace ricordarlo, sono tipiche delle cucine orientali (avete letto il nostro articolo sulla cucina coreana?), pensiamo, ad esempio, l’alga Wakame, Spirulina o Kombu.

Farina di insetti

Sapete che l’80% della popolazione mondiale consuma regolarmente la farina di insetti?

La farina di insetti, infatti, come certificato dall’EFSA, non solo non fa male ma è anche nutritiva. Ci sono oltre 2 mila specie di insetti che sono commestibili e in Europa (certificate da Confagricoltura) le specie che sono edibili e già in commercio sono cavallette, larve della farina e grilli. 

Vi diciamo di più, in Italia, è già in commercia un burger con farina di grilli! Una delizia, a patto che i più schizzinosi facciano finta di niente e si godano il sapore avvolgente di questa bontà.

di Sofia Pettorelli

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