Accostato all’amore fin dall’antichità, è ancora il giorno più dolce dell’anno
- Le origini del cioccolato e il “re” di questo ingrediente Ernst Knam
- Cioccolato a San Valentino: in tutte le sue varianti!
- Chocolat, un film omaggio al connubio cioccolato e amore
- Passione ma anche buonumore: il potere del cioccolato
Le origini del cioccolato e il “re” di questo ingrediente Ernst Knam
Bisogna andare un po’ indietro nel tempo, precisamente all’epoca degli Aztechi, per risalire alla comparsa del cioccolato. Veniva consumato in tazza, ma non si trattava della classica cioccolata calda così come la conosciamo noi oggi, bensì di una bevanda priva di zucchero aromatizzata con spezie.
Si narra che l’imperatore Montezuma ne bevesse moltissime tazze al giorno, per il potere afrodisiaco che lui stesso attribuiva a questa sorta di pozione magica.
Il cioccolato arrivò in Europa nel 1500 e i primi a beneficiarne furono gli spagnoli, che ne crearono una bevanda dolce grazie all’aggiunta di zucchero di canna e miele. Successivamente, a partire dal 1600, si diffuse in tutto il resto d’Europa.
Celebre fu la creazione della Torta Sacher, nel 1832, ad opera del pasticcere austriaco Franz Sacher.
A proposito di torte, vorreste provare anche voi a preparare un dolce goloso ma non sapete quale ricetta scegliere? Semplice! Affidatevi al “Re del cioccolato” Ernst Knam su Academia.tv, ce n’è per tutti i gusti:
Cioccolato a San Valentino: in tutte le sue varianti!
A San Valentino i protagonisti indiscussi sono i cioccolatini e la loro origine risale alla fine del XVII secolo, quando a Torino furono prodotti i Diablottini, dal piemontese diablotìn, ovvero diavoletti, all’aroma di vaniglia.
Ma è al produttore inglese di cioccolato Richard Cadbury che si deve l’invenzione nel XIX secolo di scatole di cioccolatini da regalare come simbolo d’amore.
Le varietà sono ormai talmente tante che è praticamente impossibile non trovare la pralina giusta per ogni palato. Per chi ama i gusti decisi, ad esempio, un buon fondente al peperoncino è sicuramente un’ottima idea ma i tartufini, morbide palline di cioccolato ricoperte di cacao, possono essere un’interessante alternativa ai classici cioccolatini. Li avete mai provarli alla ‘Nduja?
Avete capito bene, stiamo parlando del noto salume calabrese che regala un finale inaspettato a questi deliziosi dolcetti. Se volete sperimentarli, ecco qui la ricetta realizzata da Cristian Spagnoli, Executive chef di My View Restaurant a Milano, da provare con Academia.tv!
Chocolat, un film omaggio al connubio cioccolato e amore
Il cioccolato è stato spesso accostato all’amore anche in ambito cinematografico. Pensiamo al film di successo Chocolat: la protagonista apre una fantastica cioccolateria in un paesino francese dove la vita è morigerata e all’insegna dei valori religiosi.
Saranno le dolci prelibatezze come le “barchette di cacao del Guatemala per risvegliare la passione” a dare un impulso di energia agli abitanti della piccola comunità che si lasceranno attrarre dal sapore inconfondibile del cioccolato in tutte le sue preparazioni.
Passione ma anche buonumore: il potere del cioccolato
“Nell’arte dolciaria, come ricorda Knam, non si può approssimare o improvvisare, ma questo non significa rinunciare alla creatività”. Bisogna infatti lasciare libera la fantasia perché le creazioni possono essere innumerevoli, soprattutto a San Valentino.
Ma chi ha detto che debbano essere destinate solo alle coppie? Per chi non ha un partner, Knam ad esempio propone il tronchetto dei single, monoporzione di cioccolato con cuore cremoso su base di pasta frolla.
San Valentino, si sa, è innanzitutto la festa degli innamorati ma il cioccolato la rende una festa per tutti: favorendo la produzione di serotonina, nota come ormone della felicità, il buonumore è assicurato.
Cioccolatini di San Valentino fatti in casa: a Scuola di Cioccolato con Alberto Farinelli
Equipment
- Stampo in policarbonato (in alternativa è possibile usare un comune stampo per il ghiaccio)
- Paletta in metallo
- Spatola lunga
- Piano da lavoro in marmo o piano da lavoro sufficientemente freddo
- Ciotola per bagnomaria
- Casseruola di dimensioni adatte al bagnomaria
- termometro da cucina
- Sac-a-poche
- carta da forno
- Teglia da forno
Ingredienti
- 450 g Cioccolato Perugina Gran Blocco
Latte 30%
- 50 g Nocciole
- 50 g Mandorle
- 50 g Uvetta
- 30 g Noci
- 20 g Pistacchi
- 20 g Goji
Istruzioni
- Per il temperaggio del cioccolato– Sistemare la ciotola per bagnomaria su una casseruola di dimensioni adeguate, avendo cura che l’acqua non arrivi mai ad ebollizione: Il cioccolato al latte infatti fonde completamente ad una temperatura di 45° (il burro di cacao inizia a sciogliere a 40°), non è quindi necessario spingersi verso temperature superiori;– Spezzettare il cioccolato e trasferirlo nel bagnomaria;– Lasciare fondere dolcemente e mescolando di tanto in tanto;– Una volta che il cioccolato è completamente fuso rimuovere la ciotola dal bagnomaria e asciugare accuratamente il fondo, in modo che non ci sia il rischio che dell’acqua entri in contatto con il cioccolato fuso;– Inizia quindi la fase di temperaggio, che consiste nel raffreddare velocemente il cioccolato: nel caso del cioccolato al latte la temperatura in cui il cioccolato è in tempera è di 29°;– Versare 2⁄3 abbondanti di cioccolato sul piano da lavoro, e lasciare il restante all’interno della ciotola;– Servendosi di una spatola e di una paletta in metallo, movimentare il cioccolato seguendo le istruzioni a video: l’obiettivo è quello di portare il cioccolato sul piano da lavoro ad una temperatura di 27°, per poi trasferirlo nuovamente nella ciotola con il cioccolato tenuto da parte in precedenza, e raggiungere una temperatura complessiva di 29° (si può oscillare in un range tra i 28 e i 30°);– Il temperaggio è fondamentale per mantenere il cioccolato croccante e lucido anche dopo il passaggio di fusione; inoltre permette al cioccolato di staccarsi agevolmente dagli stampi in cui viene inserito;
- Per i bauletti– Disporre la frutta secca sul fondo dello stampo;– Trasferire il cioccolato temperato in una sac-à-poche e dressare all’interno dello stampo;– Una volta riempito lo stampo, battere delicatamente per livellare il cioccolato e far uscire l’aria;– Riporre in frigorifero fino a completa cristallizzazione del cioccolato;– Rimuovere dallo stampo battendolo sulla base con un cucchiaio di legno. Si consiglia di non consumare i cioccolatini immediatamente dopo averli tirati fuori dal frigorifero, ma di attendere che tornino a temperatura ambiente;
- Per i “mendiants”– Rivestire una placca di carta da forno;– Dressare il cioccolato restante sulla carta da forno, dando una forma “a dischetto”;– Completare con la frutta secca;– Riporre in frigorifero fino a completa cristallizzazione del cioccolato;– Si consiglia di non consumare i cioccolatini immediatamente dopo averli tirati fuori dal frigorifero, ma di attendere che tornino a temperatura ambiente.
Video
di Eleonora Cuttica