Disturbi alimentari: quando il cibo diventa un incubo
Il 15 marzo ricorre la giornata nazione del fiocchetto lilla, quello relativo ai disturbi alimentari.
Se siete lettori di Acadèmia.tv sapete che per noi il cibo significa creatività, convivialità, esperienze, conoscenza di passione, eppure non per tutti è così.
Sono molte le persone in Italia e nel mondo che soffrono o hanno sofferto di disturbi alimentari anche gravi e che faticano per vedere gli alimenti da un punto di vista positivo.
È difficile riconoscere che, in alcune persone, l’assenza di appetito o la troppa voracità rappresentano campanelli d’allarme a cui è bene far attenzione.
Quali sono i principali disturbi alimentari
Si stiamo che in Italia ci siano circa 3 milioni di persone che soffrono di disturbi alimentari. Le fasce più colpite riguardano gli adolescenti (circa il 59% dei casi) e le donne (circa il 90% dei casi), ma che possono coinvolgere indistintamente bambini, uomini, adulti e anziani.
Le principali patologie sono:
- Anoressia nervosa
- Bulimia nervosa
- Binge Eating o disturbo da alimentazione incontrollata
Altro tema importante, che spesso viene sottovalutato è l’eccessiva attenzione a ciò che è sano, un argomento che viene approfondito dal Magazine S. Agostino e che è nome come “ortoressia”.
Sul nostro sito trovate una sezione dedicata al benessere, in cui raccogliamo consigli utili e ricette per chi vuole seguire un’alimentazione sana. Qui troverete corsi relativi alla nutrizione in gravidanza o potrai seguire step by step i consigli per l’alimentazione per gli sportivi.
Il nostro è un percorso nell’educazione alimentare, che significa essere consapevoli delle proprietà degli ingredienti, della loro stagionalità e di come valorizzarli. Ciò non significa, però, che ci si debba privare di ciò che ci piace e che ci fa gola. È importante sentirsi bene con noi stessi e concedersi tutti gli sfizi di cui si vuole, tenendo sempre alta l’attenzione sulla salute.
Oggi, per fortuna, esistono diverse reti di supporto che possono accompagnare coloro che soffrono di questi disturbi verso un percorso di guarigione e che possono, al tempo stesso, assistere le famiglie in un momento così delicato.
La Società Italiana per lo Studio dei Disturbi del Comportamento Alimentare (SISDCA) raccoglie professionisti sanitari senza scopo di lucro per promuovere studi, ricerche e iniziative pratiche che riguardano questo campo.
Anoressia nervosa
L’anoressia nervosa è un disturbo alimentare in cui il soggetto ritiene che il proprio peso e la propria forma corporea siano sempre eccessivi e, per questo motivo, riduce drasticamente la quantità di alimenti. Il risultato è un dimagrimento incontrollato che arriva ad essere di molto inferiore alla norma: ciò comporta un vero e proprio rischio per la salute.
Oltre alla diminuzione delle quantità di cibo da ingerire, spesso chi soffre di anoressia nervosa ha una sorta di “fobia” per alcuni alimenti specifici. Alcuni alimenti creano forse ansia e quindi vengono evitati in tutti i modi.
Oltre al sottopeso si aggiungono anche sintomi psicologici e comportamentali che rafforzano il disturbo e tendono, al tempo stesso, a isolare la persona.
Bulimia nervosa
Si parla di bulimia nervosa quando un soggetto assume volumi di cibo eccessivi e in un lasso temporale molto ristretto per poi cercare di limitare l’aumento ponderale eliminando ciò che si è mangiato tramite il vomito autoindotto o l’utilizzo di lassativi, seguendo un digiuno di compensazione o praticando attività fisiche esagerate.
A volte, la bulimia nervosa può essere preceduta da una fase di anoressia: quando l’autocontrollo della fame non è più praticabile, la persona può quindi passare alla bulimia nervosa.
Dal punto di vista psicologico e comportamentale, chi soffre di bulimia nervosa può tendere a evitare le situazioni di aggregazione sociale per il disagio di non poter controllare in privato l’ingestione di alimenti.
Binge Eating o disturbi da alimentazione incontrollata
Il termine “Binge Eating” viene tradotto in italiano come “abbuffata da cibo” e indica un disturbo alimentare in cui la persona assume grandi quantità di cibo in un tempo ristretto, durante il quale si trova in una cosiddetta “crisi iperfagica compulsiva” che provoca una sorta di perdita di controllo su quanto e cosa si sta mangiando.
Se questi episodi diventano ricorrenti (circa una volta a settimana per almeno tre mesi), si parla di Binge Eating. La differenza tra bulimia nervosa e binge eating o disturbo da alimentazione incontrollata è che, in quest’ultimo caso, non vengono attuati comportamenti compensatori per controllare il peso.
Quando il cibo diventa un incubo si può chiedere aiuto
Il cibo non deve diventare un incubo, se lo è potete chiedere un aiuto. Il supporto psicologico ed emotivo è importantissimo, così come è fondamentale non stigmatizzare chi è affetto da disturbi alimentari.
Sono moltissime le storie a lieto fine di persone che hanno superato con coraggio e determinazione i propri disturbi alimentari e hanno quindi riscoperto la gioia di mangiare, di cucinare, di condividere un momento semplice (come un pranzo o una cena) insieme agli amici.
di Sofia Pettorelli