Il Primo Maggio, Festa dei Lavoratori, ci ricorda quanto sia importante il tempo: il tempo per riposare, per crescere, per formarsi. Nel settore della ristorazione, questa riflessione pesa ancora di più. Il 1° maggio è una delle giornate a maggiore incasso per bar e ristoranti, e scegliere di chiudere per dare riposo al proprio team può sembrare un atto rischioso, quasi rivoluzionario.
Eppure, sempre più chef stanno riscrivendo le regole. Giancarlo Perbellini, tra i più noti in Italia, ha scelto la chiusura dalla sera del sabato fino al lunedì, anche nel suo ristorante stellato Casa Perbellini 12 Apostoli: “Per i conti economici un giorno vale l’altro. Ma per i ragazzi stare a casa nel weekend fa la differenza.”
Come lui, anche Ricard Camarena in Spagna, Stefano Sforza a Torino, e persino il tristellato René Redzepi con il Noma, che ha trasformato il suo ristorante in un laboratorio. Il messaggio è chiaro: investire sul benessere delle persone è anche un investimento sul futuro.
Primo Maggio: un’occasione per formarsi
In questo scenario, la formazione assume un significato nuovo. Non è solo uno strumento per migliorarsi, ma un uso virtuoso del tempo recuperato. Un momento di pausa può diventare il primo passo verso un cambiamento di vita.
Questo è esattamente ciò che pensava Sergio Frusciante, oggi pizzaiolo al Pizzarium di Gabriele Bonci. La sua è una storia di formazione, di passione e di trasformazione, che ci mostra come anche un piccolo investimento di tempo e fiducia possa portare lontano.
Dalle radici familiari al desiderio di crescita
Sergio non ha dovuto cercare lontano per scoprire la propria passione. Racconta con orgoglio le sue origini: “Sono figlio di panettiere, sono nato e cresciuto dentro il panificio di famiglia, un panificio ad Apice in provincia di Benevento.” Il forno, aperto dai nonni nel 1980, è oggi portato avanti dai genitori. Crescere in una realtà così legata alla tradizione ha influito molto sulla sua visione del lavoro e della vita.
Questa quotidianità, però, non ha mai soffocato la sua ambizione. “Vivendo in una realtà di paese come Apice, nella provincia di Benevento, con circa 5.000 abitanti, sentivo fortemente il bisogno di crescere e aggiornarmi. Era importante per me restare al passo con i tempi di oggi.”
La scoperta della formazione: da Instagram al forno
Nel pieno della pandemia, mentre cercava nuovi stimoli, Sergio si imbatte in un’opportunità inaspettata: “Ho scoperto AcademiaTV su Instagram, durante la pandemia, grazie a una loro sponsorizzazione. Ciò che mi ha convinto a iscrivermi, in particolare al corso di Gabriele Bonci – poi ne ho seguiti anche altri – è stata prima di tutto l’accessibilità economica. Il prezzo era molto giusto e il corso era davvero ricco di contenuti.”
L’esperienza formativa si rivela sorprendente non solo per l’aspetto tecnico, ma anche per il valore umano e ispirazionale. “Il valore che mi hanno lasciato è, secondo me, uno dei più importanti: la curiosità. Le ricette e i passaggi vengono spiegati con attenzione, e nei corsi ci sono anche piccoli trucchetti, veri e propri segreti del mestiere, che riguardano sia la cucina che la panificazione.”
Da qui nasce una consapevolezza nuova: “Credo che chi si imbatte in questi corsi può veramente scoprire e arricchire il proprio bagaglio culturale dal punto di vista gastronomico.”
Dalla teoria alla pratica: il coraggio di uscire
Dopo aver acquisito le competenze, per Sergio arriva il momento di mettersi alla prova. Fortunatamente, può farlo nel suo contesto quotidiano. “Il passaggio dalla teoria alla pratica non è stato così complicato. Mi ritengo fortunato perché, una volta acquisite le conoscenze dei corsi di AcademiaTV, ho potuto applicarle subito nel panificio di famiglia, dove avevo a disposizione tutte le attrezzature e i macchinari adatti per realizzare le ricette e le preparazioni.”
Ma l’apprendimento ha acceso in lui una nuova voglia di cambiamento. “La sfida più grande è stata lasciare casa e il panificio. Dopo la formazione mi sentivo pronto ad affrontare nuove esperienze, uscire dalla mia comfort zone e cercare un altro lavoro, per dare seguito alla curiosità che i corsi mi avevano acceso. Fortunatamente è andata bene, e ancora oggi considero quella scelta una delle più importanti della mia vita.”
Gabriele Bonci: da sogno a realtà
Il desiderio di mettersi in gioco si concretizza con un gesto semplice ma determinante.
“Sono arrivato a lavorare al fianco di Gabriele Bonci in modo molto semplice: ho inviato un curriculum, anche se vivevo a circa trecento chilometri di distanza. Il giorno dopo sono stato notato e l’amministrazione mi ha contattato telefonicamente.”
All’inizio il ruolo non era esattamente quello sognato, ma Sergio non si tira indietro. “Non sono diventato pizzaiolo subito perché in quel momento cercavano un banchista. È stata una piccola sfida per me perché dopo anni che desideravo entrare lì, ritrovarmi a un passo dal reparto pizzeria – tagliando la pizza davanti ai clienti – non è stato semplice.”
La svolta arriva poco dopo. “Fortunatamente è durato solo tre mesi perché poi Gabriele mi ha notato e sono diventato pizzaiolo.”
Inizia così una nuova fase della sua carriera, ricca di responsabilità e versatilità. “All’interno dell’azienda ho ricoperto diversi ruoli: gastronomia, panificio, reparto macelleria – visto che Gabriele produce ogni suo singolo prodotto, dalle salse ai fondi, tutto viene realizzato da noi in produzione.”
Il presente lo vede a diretto contatto con l’amata pizza, con grande soddisfazione. “Attualmente lavoro al Pizzarium e sono felice, contento di lavorare al fianco di Gabriele. Non è una cosa che capita a tutti e mi ritengo fortunatissimo.”
Una scelta che ha richiesto coraggio e sacrificio, anche nei confronti della famiglia. “I sacrifici sono stati tanti perché ho dovuto lasciare il panificio proprio quando stava andando molto bene. La sfida più grande, oltre a quella di lasciare casa, è stata lasciare i miei genitori: in quel momento non erano molto d’accordo, erano solo loro due a gestire il panificio e io davo una mano concreta con impasti e topping. Però fortunatamente hanno capito, i risultati sono arrivati e ora ci troviamo qui, al fianco del re indiscusso della pizza in teglia alla romana.”
Il consiglio: investire su sé stessi
Guardando indietro, Sergio ha le idee chiare su cosa consigliare a chi vuole intraprendere un percorso simile. “Il mio consiglio è uno solo: investire nei corsi di formazione. Oggi il mondo della gastronomia sta cambiando rapidamente e, soprattutto nelle grandi città – come Roma dove vivo e lavoro – i commensali sono diventati sempre più esigenti.”
Cambiano le aspettative, cambia il modo di vivere l’esperienza del cibo. “L’atto del mangiare si sta evolvendo: il palato, la percezione del gusto stanno diventando più raffinati.”
Per questo la formazione è fondamentale. “Investire su noi stessi e sul nostro tempo rappresenta l’unica strada valida per raggiungere i nostri obiettivi, che siano professionali o semplicemente legati alla passione.”
E i corsi di Academia TV, secondo lui, sono l’occasione giusta per iniziare. “Sono accessibili a tutti, sia economicamente sia in termini di tempo. Sono ben strutturati, brevi, e quindi facili da integrare nella vita di chi è davvero appassionato. Chi ama cucinare, il tempo lo trova. Le scuse non valgono.”
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