Il pandoro è uno dei dolci simbolo delle festività natalizie italiane, specialmente nel Nord Italia, in particolare a Verona, sua città di origine. La scelta di un pandoro artigianale è importante per assaporare un prodotto che rappresenti davvero l’eccellenza della tradizione pasticcera. Il pandoro artigianale è conosciuto per la sua soffice consistenza, il suo sapore delicato e la sua forma caratteristica a stella. A differenza dei pandori industriali, il pandoro artigianale si distingue per la qualità degli ingredienti e la cura nella lavorazione, che richiede tempo, passione e una preparazione meticolosa.
Caratteristiche di un buon pandoro artigianale
Il pandoro artigianale deve essere preparato con ingredienti freschi e di alta qualità. Di solito si utilizza farina di grano tenero, ma la sua qualità deve essere elevata per garantire una buona lievitazione, il burro deve essere di qualità superiore, spesso di origine italiana, per conferire una consistenza leggera e un sapore ricco, le uova devono essere fresche per dare un impasto soffice e ricco di colore. Non ha bisogno di conservanti o additivi artificiali: la sua freschezza è garantita dalla lavorazione manuale e dall’uso di lievito madre o lievito naturale. Il segreto di un pandoro soffice e profumato risiede nella lievitazione per diverse ore, talvolta anche 36 ore, con lievito naturale, che dona una mollica morbida e leggera, oltre a un aroma ricco. È un processo che richiede molta pazienza e maestria, ma il risultato finale è uno dal gusto avvolgente e non troppo dolce. Il burro, uno degli ingredienti principali, dona al pandoro una consistenza morbida e una fragranza unica. Il pandoro deve avere una forma alta, a piramide, con una superficie liscia e dorata. La mollica deve essere soffice e compatta, ma non secca. Al taglio deve “stratificarsi”, mostrando una leggera struttura a spirale. Deve anche essere umido al punto giusto, senza risultare troppo burroso o asciutto e avere un sapore delicato, con un aroma di vaniglia e burro. La dolcezza non deve essere eccessiva, ma equilibrata, lasciando il giusto spazio alla naturalezza degli ingredienti.
I migliori pandori artigianali da provare
- Pandoro di Pasticceria Biasetto (Padova): è realizzato con una lievitazione naturale di 36 ore, ha una texture morbidissima e un aroma ricco di burro e vaniglia. Viene preparato senza conservanti e con ingredienti freschi e selezionati. Il suo sapore delicato lo rende una scelta ideale per il Natale.
- Pandoro di Veronesi (Verona): è uno dei più celebri, preparato con la ricetta tradizionale veronese, che prevede l’utilizzo di burro fresco, lievito naturale e farina di grano tenero. Ha una mollica morbida e compatta, ed è spolverato con zucchero a velo.
- Pandoro di Loison (Vicenza): è noto per la sua leggerezza, il suo sapore rotondo e il profumo di burro, con note leggere di vaniglia e agrumi.
- Pandoro di Fiasconaro (Sicilia): è preparato con ingredienti di alta qualità, tra cui pistacchio, cioccolato o altre varianti gourmet, pur mantenendo la base classica. Il suo impasto è soffice e il sapore delicato, con un finale sorprendente grazie agli ingredienti siciliani.
- Pandoro di Cova Montenapoleone (Milano): è preparato con lievitazione naturale e ingredienti freschi, come burro e uova di alta qualità. La sua consistenza è morbida e la mollica, spugnosa e leggera, lo rende perfetto per essere gustato con una tazza di cioccolata calda.
- Pandoro di Santoro (Napoli): si distingue per la ricchezza del suo impasto e la sofficità della mollica. Preparato con burro di alta qualità e una lunga lievitazione, questo pandoro è ideale per chi cerca una versione tradizionale ma ricca di sapore.
Come conservare il pandoro artigianale
Il pandoro artigianale, essendo privo di conservanti, ha una durata limitata. Per mantenerlo fresco più a lungo, è consigliabile conservarlo in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore. È preferibile tenerlo all’interno della sua confezione originale o in una scatola di latta per evitare che si secchi. Se non consumato in breve tempo, puoi anche congelarlo: taglialo a fette e mettilo in un sacchetto per alimenti prima di congelarlo.
di Camilla Rocca