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differenza tra piadina e crescione

La differenza tra piadina e crescione o cassone

Sono un pasto al volo perfetto, sfiziose, sazianti e persino piatti tradizionali: sono piadina, cassone e crescione. Una triade che dovete assolutamente assaggiare almeno una volta, specialmente se siete alla ricerca delle differenza tra piadina e crescione o cassone.

Noi di Acadèmia.tv siamo inguaribili golosi, curiosi di sapere tutto sul mondo dell’alimentazione e della tradizione culinaria italiana (avete letto il nostro articolo sulla cucina napoletana?).

Sul nostro sito trovate moltissime ricette della tradizione italiana: potete scoprire come fare la pasta fatta in casa e sul nostro blog leggerete di tutto, compresa la differenza tra tutti i ragù italiani. Se siete interessati anche alla cucina estera, non lasciatevi scappare le ricette mediorientali o quelle orientali!

Insomma, siate curiosi (e golosi come noi).

Dunque, se vi siete chiesti almeno una volta quale sia la differenza tra piadina e crescione o cassone, siete nel posto giusto!

La differenza tra piadina e crescione o cassone

Sicuramente, presi dai morsi della fame avrete desiderato ardentemente di avere sotto mano una piadina con prosciutto, formaggio, verdure e salsine. Magari avete avete visto dalla vetrina di una gastronomia un bel crescione o cassone e ve ne siete follemente innamorati.

Premettiamo fin da subito che non sono la stessa cosa, nonostante abbiano alcuni elementi in comune.

Crescione e piadina sono entrambi piatti tipici dell’Emilia Romagna, sono considerate uno street food italiano.

Sono quindi tre specialità romagnole che condividono un alcuni ingredienti dell’impasto:

  • Farina
  • Acqua (da versare tiepida)
  • Strutto
  • Sale

Questi sono i minimi comuni denominatori, ma quali sono le differenze principali?

Sicuramente in cima alla lista c’è il modo di farcirle e cuocere la pasta con cui sono realizzate.

  • La piadina viene tradizionalmente cotta su una piastra di terracotta ma, oggi, si usa preferibilmente una padella antiaderente (specialmente se le realizzate a casa). Una volta cotta può essere farcita con qualsiasi ingrediente abbiate a disposizione.
  • Il cassone è unsi farcisce prima della cottura con un ripieno a base di erbe aromatiche (crescione, prezzemolo e maggiorana), ma anche formaggio e salumi. Una volta cotto, il cassone viene richiuso in modo da avere una forma a mezzaluna e viene quindi cotto in forno.
  • Il crescione, molto simile al cassone, è una variante più ricca ed elaborata tipica delle zone attorno a Ravenna e Forlì.

La piadina

Qual è la ricetta della piadina romagnola fatta in casa?

Vi serviranno:

  • 500 gr di farina 00
  • 200 ml di acqua tiepida
  • 100 gr di strutto
  • 10 gr di sale

Vi basterà quindi lavorare tutti gli ingredienti insieme fino a ottenere un impasto liscio e molto elastico. Lasciatelo riposare per una mezz’ora e stendente la sfoglia sottilmente prima di cuocerla su una piastra calda o in una padella rovente.

Qual è la storia della piadina romagnola?

Piadina, per gli amici “piada, è un prodotto talmente tipico della Romagna da essere considerato addirittura da Pascoli come “il cibo nazionale dei romagnoli”.

Dal 2014 ha anche l’indicazione geografica protetta, ottenuta dall’Unione Europea.

Ci sono tracce e menzioni della piadina fin dai tempi degli antichi romani e la prima testimonianza scritta risale al 1371, quando il cardinal legato Anglico De Grimoard ne descrive la ricetta ne la “Descriptio Romandiolae”.

Abbiamo anche notizia del fatto che anticamente venivano usate anche farina di castagne o di ghiande.

Tradizionalmente aveva uno spessore massimo di 2cm e il suo diametro superava i 40 cm, dato che doveva sfamare intere famiglie. Non si usavano lieviti, anche se molte famiglie aggiungevano un po’ di lievito madre.

Con il passare degli anni, le piadine si sono ridotte per dimensioni (25-30cm) e spessore (tra 0.5cm e 1cm) e, con la diffusione della ghisa, del ferro e dell’alluminio, anche il metodo di cottura è cambiato.

Come si capisce se chi ci sta preparando la piadina è veramente esperto? Quando è ben cotta, la piada, presenta delle chiazze color mattone o marrone chiaro, ma mai nere.

Deve poi essere tenuta in verticale qualche secondo, in modo che disperda tutta l’umidità interna.

Il cassone

Qual è la ricetta del cassone?

Partendo dalla base di piadina, il cassone (che molti confondono con il crescione) si caratterizza per una farcia sfiziosa.

Il cassone si caratterizza per la sua forma a mezzaluna: la pasta viene infatti chiusa a metà, i bordi sigillati e poi il tutto viene cotto su una piastra ben calda.

Qual è il ripieno del cassone? Cambia in base alla tradizione delle singole famiglie, dei luoghi e della stagionalità degli ingredienti. Solitamente si può trovare con un ripieno a base di erbe di campo (solitamente bietole e spinaci), salsiccia, mozzarella o pomodori, ma anche zucca e pancetta.

Il crescione

Il nome “crescione” deriva molto probabilmente dalla tradizione di riempire una piadina con erbe selvatiche, specialmente il crescione, da cui quindi prende il nome.

Il crescione originale è quindi realizzato con un impasto di piadina farcito con crescioni tritati, lardo e cipolla cotti.

Oggi lo troviamo in mille varianti, tanto che può essere confuso con il cassone, anche perché entrambi hanno la caratteristica forma a mezzaluna.

I veri esperti sapranno riconoscerli a prima vista, dato che quest’ultimo presenta una pasta leggermente pi+ sottile.

Una ricetta sfiziosa

Come abbiamo detto, la piadina è una perfetta alternativa svuota frigo. Può essere condita in mille modi diversi e può essere usata come golosa merenda dolce o salata, ma anche come piatto uno da consumare al volo.

Noi vi consigliamo una farcitura vegetariana che sicuramente mettere d’accordo tutti.

di Sofia Pettorelli

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