Quando è diventato famoso il distillato del Gin Tonic?
Storia del Gin: quando è diventato famoso il distillato del Gin Tonic?
G&T o Gin Tonic, qualsiasi sia il modo in cui scegliamo di chiamarlo, non si può negare che questo drink non abbia stagioni e resti uno dei più amati e bevuti. Tra i pochi ingredienti necessari per prepararlo c’è anche il Gin, un distillato che trova ampio utilizzo nella Mixology: ma quando è nato? E com’è diventato così famoso? Dopo i 10 cocktail a base di spumante scopriamo insieme la storia dei cocktail a base Gin!
Storia del Gin: tra Italia, Olanda e Inghilterra
Sembra proprio che l’Italia abbia un ruolo importante nella nascita e diffusione di questo alcolico. I monaci della Scuola Medica Salernitana sono stati i primi a realizzare un orto botanico grazie al quale hanno cominciato a condurre esperimenti in cui l’alcol veniva distillato assieme alle bacche di ginepro, creando così una sorta di antenato del Gin che tutti conosciamo oggi. Anche se, è bene specificarlo, l’intento dei monaci non era ottenere una bevanda “ludica” e alcolica, ma produrre un farmaco utilizzando le proprietà benefiche della pianta del ginepro.
Dall’Italia si passa ai Paesi Bassi, in cui la formulazione del distillato è stata perfezionata e modificata attorno alla metà del Seicento da Francesco Della Boe, medico dell’Università di Leida. Anche in questo caso, l’intento era creare una bevanda che curasse la febbre dei soldati ammalati nelle Indie orientali.
Ma è nel 1960 che la produzione di Gin raggiunge il suo apice, praticamente quando Guglielmo III d’Orange vieta l’importazione di distillati “stranieri” in Inghilterra, agevolando così l’uso dei cereali in eccesso per la produzione di alcol destinato alle distillerie. Nacquero così le prime versioni del “Genever”, di cui il “Gin” è l’evoluzione.
Inevitabilmente il volume dell’alcolico prodotto in quell’epoca superò addirittura quello della birra.
Il Gin Tonic di Flavio Angiolillo: ricetta e preparazione
Equipment
- Jigger
- Spoon
- Cavatappi
- Pinza per ghiaccio
- Pinza
Ingredienti
- 2,5 ml Distillato di lychee
- 2,5 ml Gin infuso con fiori di pisello
- 50 ml Gin
- top Acqua tonica
- Fiori edibili
Istruzioni
- - Versare 5 ml di distillato di lychee e gin infuso con fiori di pisello direttamente all’interno del bicchiere;- Versare 50 ml di gin e un goccio di acqua tonica e mescolare leggermente;- Aggiungere un chunk di ghiaccio trasparente nel bicchiere, quindi colmare con acqua tonica;- Dare un’ultima mescolata leggera e completare il cocktail con un fiore edibile di decorazione.
Video
Ma come si produce il Gin?
L’ingrediente segreto (ma non troppo) per la preparazione di questa bevanda alcolica sono i cosiddetti botanicals, erbe aromatiche o spezie che conferiscono al Gin aromi unici. Ovviamente l’uso di un aroma piuttosto che un altro è discrezione assoluta del distillatore.
I botanicals principali sono:
- Ginepro, è l’unico che da disciplinare di produzione deve essere presente all’interno del distillato.
- Semi di coriandolo, aggiungono note speziate;
- Iris Gerimanica/Iris Pallida, trattiene le parti più volatili della bevanda e ha sentori di viola e foglie;
- Scorza di agrumi, di solito si utilizza quella di limone e/o arancia, anche se non è presente in tutti i gin sul mercato;
- Radici di angelica, viene aggiunta per bilanciare tutti gli altri aromi e conferisce note di terra, legno e muschio.
ll Gin oggi
Come abbiamo già detto all’inizio di questo articolo, il gin trova ampio spazio nella preparazione dei cocktail. A parte il classico G&T, può essere utilizzato per preparare alcuni classici della mixology tra cui il Gin Sour, il Negroni, il Martini Cocktail o il Moscow Mule.
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di Paola Ragno