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Trucchi sostenibile in cucina

Come essere sostenibile (anche) in cucina?

Ecco la regola delle “5 R”: 10 consigli pratici e sostenibili!

Secondo la Commissione europea circa il 30% delle emissioni di gas serra proviene dal settore agroalimentare. Questa è una delle tante ragioni che dovrebbero farci spingere l’acceleratore per completare la tanto auspicata transizione ecologica. Ma come fare per essere sostenibili, anche dietro i fornelli? 

La regola delle “5R” 

Rispettare la regola delle “5 R” può essere un buon punto di partenza. Rifiutare, ridurre, riutilizzare, raccogliere e riciclare sono i 5 principi che dovrebbero guidarci, sia in cucina sia al supermercato. Come? Vediamolo insieme:

  1. Rifiutare vuol dire iniziare a dire “no” a tutti gli eccessi. Significa chiedersi se quell’ingrediente o alimento che stiamo per acquistare sia davvero necessario: un piccolo sforzo per contribuire a produrre meno sprechi e ridurre il consumo di energia. 
  2. Ridurre i rifiuti e gli sprechi, magari pianificando gli acquisti e le spese settimanali o mensili. Ma anche ridurre il consumo di confezioni e imballaggi (in plastica o cartone). 
  3. Riutilizzare che vuol dire sfruttare al massimo ciò che si acquista e non limitarsi all’”usa e getta”. Anche, per esempio, per quanto riguarda gli imballaggi come i vasi o barattoli in vetro. 
  4. Raccogliere in modo “alternativo” e questo può riferirsi, nello specifico, ai rifiuti compostabili e biodegradabili che, per esempio, si possono recuperare e riutilizzare per creare compost per le piante. 
  5. Riciclare, ultimo ma non per importanza. Creare un sistema virtuoso ed ecologico vuol dire anche saper riciclare nel modo giusto e quindi fare molta attenzione a come smaltire i rifiuti di qualsiasi tipo.

Stop agli sprechi in cucina: 10 consigli pratici e sostenibili 

Essere consapevoli dei pericoli che corre il nostro Pianeta è fondamentale, ma lo è ancor di più capire che i nostri atteggiamenti hanno un ruolo cruciale per rallentare questa tendenza. 

Dalla spesa alla tavola, si possono fare piccoli passi avanti seguendo qualche pratico consiglio. 

Scegliere prodotti biologici. L’agricoltura bio assicura cibi sicuramente più sani e saporiti, garantendo anche un minor impatto ambientale delle coltivazioni. Il consiglio è controllare sempre l’etichetta e verificare il luogo di provenienza per fare un acquisto sostenibile a tutti gli effetti. 

Fare una spesa amica del Pianeta. È importante riempire il proprio carrello con prodotti di stagione e a chilometro 0. Rispettare la stagionalità di frutta e verdura aiuta notevolmente a ridurre l’impatto ambientale di tutta la filiera agricola. 

Seguire una filosofia anti-spreco. Evitare gli sprechi è un principio che dovremo tenere sempre a mente: quando si cucina, quando si fa la spesa, quando si conservano gli alimenti o si smaltiscono i rifiuti. Un semplice gesto come quello di buttare via il cibo o gli avanzi ha un peso che nemmeno immaginiamo sulla filiera e su tutte le risorse utilizzate per produrre quello che, spesso noncuranti, gettiamo via. 

Evitare gli imballaggi in plastica è necessario e urgente. La plastica è un materiale che impiega tantissimo tempo per degradarsi e quindi, semplicemente, meno ne usiamo, meglio è! 

Ridurre il consumo di carne. È una scelta, per fortuna, sempre più diffusa anche grazie alla varietà di proposte e alternative vegetali presenti oggi nella grande distribuzione. La produzione di carne è forse la prima nemica del Pianeta e gli effetti disastrosi sull’ambiente sono molteplici. Basta poco per variare la propria alimentazione creando piatti semplici e sostenibili anche con verdure o legumi. 

Scegliere i giusti attrezzi da cucina. Controllare l’etichetta della propria attrezzatura da cucina o di quella che si desidera acquistare può contribuire al risparmio energetico e a ridurre i costi sulle bollette (ancor di più in questo momento storico). Il consiglio è di fare attenzione alla classificazione energetica e di scegliere attrezzi ad alta efficienza. 

Pulire con prodotti più “green”. Aceto bianco, limoni e bicarbonato di sodio possono diventare dei degni sostituti dei prodotti chimici per la pulizia che acquistiamo di solito. I vecchi indumenti o tessuti, invece, possono trasformarsi in “nuovissimi” stracci da utilizzare proprio per pulire la nostra casa. 

Fare attenzione agli involucri alimentari. Abbiamo già sottolineato il pericolo rappresentato dalla plastica e, per questo, diventa importante scegliere involucri alternativi e sostenibili. Quelli a base di cera d’api sono un’ottima soluzione: sono riutilizzabili fino a un anno, basta lavarli bene in acqua fredda e con un sapone neutro e delicato! 

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di Paola Ragno

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