Pranzo il 25 o cena il 24?
Da sempre presente questa diatriba: il Natale si festeggia il 24 sera a cena o il 25 a pranzo?
Considerando che ogni famiglia ha le proprie tradizioni che vengono tramandate da nonno a padre e ancora a figlio, si possono notare delle differenze nella penisola. In Italia si vede come questa differenza venga evidenziata geograficamente, tra nord e sud.
Tendenzialmente al nord si festeggia il 25 a pranzo, invece al sud il 24 a cena. Mentre nel primo caso si rimane più leggeri, nel secondo non si può certo definire un pasto light. Solitamente i festeggiamenti partono dal 24 a pranzo e arrivano fino a Santo Stefano degustando una varietà di prelibatezze tra fritti misti, menù di pesce e carne, frutta secca e verdura preparata in tutti i modi.
Menu
Il menù del 24 è tipicamente riservato a piatti di pesce, cotto o crudo. Si parte dagli antipasti, tra tartine e torte salate, verdure miste tipicamente fritte o impanate, per arrivare ai primi, solitamente due, e di certo non possono mancare capitone o baccalà fritto e al forno. Per concludere i dolci tipici della regione di riferimento dai cannoli agli struffoli e tanti altri ancora.
Il pranzo del 25, dedicato solitamente alla carne, si distingue: al nord tra patè, insalata russa con maionese fatta in casa, gelatine e giardiniera; per poi passare al primo, abitualmente un piatto caldo dagli agnolotti ai casoncelli o ancora i cappelletti in brodo, seguiti da bolliti accompagnati da salsa verde, frutta secca e panettone o pandoro, magari guarniti con crema al mascarpone. Al sud invece ci si concentra su piatti come il ragù, ottimo per condire pasta fresca o per realizzare una gustosa pasta al forno seguita da arrosto e carni di diverse tipologie come capretto, agnello accompagnate da verdure cotte, crude, fritte, impanate e chi più ne ha più ne metta! Certamente non possono mancare i dolci per concludere questo pasto che spaziano da prelibatezze farcite con crema, ricotta, cioccolato; possono essere croccanti e friabili come le sfogliatelle o morbidi e dolci come la pastiera. Insomma, un susseguirsi di piccole gioie per il palato.
Piatti tipici
Tantissimi sono i piatti tipici della tradizione italiana che riempiono le tavole imbandite a Natale e che cambiano non solo da regione a regione ma da provincia. Probabilmente non basterebbe una vita per assaggiare e assaporare tutte le delizie che caratterizzato l’Italia da nord a sud, ma certamente possiamo citarne alcune.
Partendo da Milano in cui il Panettone regna sulla città, a Verona in cui non è Natale senza il Pandoro, ancora a Genova dove si mangia il pandolce e a Napoli in cui si passa dagli struffoli ai roccocò, in Puglia si passa dall’anguilla arrostita con alloro fino alle cartellate e fichi secchi, in Sicilia si va dallo sfincione alla pasta con le sarde e poi alle insalate di arance con cipolla e aringa, in Sardegna ricotta con miele e pabassinas di noci. Insomma, le delizie della penisola sembrano non finire mai e vanno davvero incontro ad ogni gusto!
Invitati
Per quanto riguarda la scelta della location in cui trascorrere le feste in compagnia, varia da famiglia a famiglia. Chi a casa dei nonni, chi a casa di amici, ma sicuramente non mancano le lunghe tavolate nei ristoranti. Certo la scelta viene presa in base anche al numero di invitati, numero che può cambiare da una semplice coppia fino anche a tavoli di 20 o 30 persone.
Regali
Anche per lo scambio dei doni vi è una differenza. Infatti, tendenzialmente al nord si aspetta il momento post pranzo del 25, mentre al sud allo scoccare della mezzanotte del 24 ci si scambiano regali e calorosi abbracci.
Indipendentemente dal momento scelto, lo scambio dei regali è un momento magico certamente per tutti da nord a sud, un momento di felicità assoluta per i più piccoli e di gioia per i più grandi. Una coccola concessa a tutti dai più piccini ai più maturi che riempie il cuore di amore e gioia.
Speciale Cenone di Natale: Zabaione, Panettone e Risotto di Davide Oldani
Equipment
- Pentola
- Ciotola per bagnomaria
Ingredienti
Per lo zabaione
- 4 Tuorli d’uovo
- 20 g Zucchero
- 10 ml Marsala ridotto
- 20 ml Vino Rosè
Per la guarnizione
- 1 Panettone
- 40 g Riso candito allo zafferano
- 20 g Paletta di fico d’india candita
- q.b. Spezie D’O
Per le spezie D’O
- Vaniglia
- Cannella
- Scorza di arancia
- Scorza di limone
- Anice stellato
- Chiodi di garofano
- Foglie di alloro
Istruzioni
- - In un bagnomaria aggiungere i tuorli d’uovo, il vino rosè, il marsala e lo zucchero.- Mescolare tutti gli ingredienti.- Montare delicatamente proseguendo con la cottura a bagnomaria fino a raggiungere una temperatura massima di 78°C, circa.- Ottenere quindi un composto spumoso e cremoso. Mettere da parte.
- - Da un panettone ricavare una fetta spessa e precisa. Tostare quest’ultima in una padella antiaderente su tutti i lati. Mettere da parte.- In un piatto da portata, adagiare alla base la paletta di fico d’india candita e qualche chicco di riso candito.- Ricoprire il tutto con lo zabaione ottenuto in precedenza e adagiare al centro del piatto il panettone tostato.- Completare con la miscela di spezie D’O.- Accompagnare il piatto con un pezzo di panettone a temperatura ambiente, strappato a mano.
Video
di Camilla Rocca