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drink da aperitivo

Cosa bevo all’aperitivo: 10 drink alcolici e non

Dai cocktail ai “mocktail”: ma chi l’ha detto che l’aperitivo è (solo) alcolico? Ecco 10 drink da provare, alcolici e non 

Il freddo diminuisce, le giornate si allungano e la voglia di concedersi aperitivi post-lavoro aumenta a dismisura. Ammettiamolo: non c’è niente di più bello di godersi la golden hour con un buonissimo drink, qualche amico e la spensieratezza di fine giornata. Ma quali sono i drink da bere all’aperitivo?

Aperitivo” deriva dal latino aperitivus e definisce, nello specifico, una bevanda in grado di stimolare la sensazione della fame e quindi “aprire” lo stomaco. L’aperitivo come lo si conosce oggi ha avuto origine a Torino, attorno al 1786. In questo anno nasce, infatti, il vermut (o vermouth), grazie alle doti di Antonio Benedetto Carpano, proprietario di una piccola bottega di liquori. Tutto il resto è storia: da qui in poi sono nati nuovi drink, nuove abitudini e nuovi modi di godersi questo momento della giornata. I cocktail sono sempre i principali protagonisti e, per accontentare tutti, accanto alle proposte alcoliche stanno riprendendo piede tanti drink analcolici, spesso dimenticati. Ecco la nostra Top 10 dei drink da aperitivo!

  • Spritz

Non si può non cominciare dal cocktail più famoso, più amato e più reinterpretato di tutti: lo Spritz. Partito dal Veneto, questo drink ha letteralmente conquistato tutto lo Stivale con il suo gusto e perfetto equilibrio tra Prosecco, bitter Aperol e seltz o acqua gassata e una fetta di arancia a guarnire il tutto. Questi gli ingredienti della ricetta ufficiale dell’IBA (International Bartenders Association), anche se, negli anni, le varianti dello Spritz si sono moltiplicate. Tra le più famose ci sono sicuramente il Campari Spritz e il Select Spritz, lo Spritz Bianco, preparato solo con Prosecco e acqua frizzante/soda o seltz e lo Spritz Hugo, dai sentori di fiori di sambuco.

  • Negroni

Classico o “Sbagliato”, il Negroni è un altro dei drink intramontabili scelti per l’aperitivo italiano. Base di vermouth rosso, bitter Campari e gin – in proporzione uguale – compongono la versione classica di questo cocktail nato circa un secolo fa, negli anni ‘20 del Novecento. Nella sua versione “sbagliata”, nata più tardi, attorno al 1972, il Negroni è preparato con dello spumante brut in sostituzione del gin.

  • Americano

L’Americano viene considerato antesignano del Negroni e dello Sbagliato. È un drink da aperitivo a base di vermouth rosso e bitter e probabilmente è nato, a sua volta, come rivisitazione dell’iconico Milano Torino o Mi.To. La ricetta ufficiale IBA prevede un rapporto 1:1 degli ingredienti, quindi vermouth, Campari e seltz vengono versati in un bicchiere “old fashioned” nelle stesse proporzioni (es. 3 cL per ciascuno). Il bartender Alessandro Pitanti ha ideato una  delle varianti più famose di questo cocktail, dal titolo “Sfumature di Americano”, vincitrice del Campari Barman Competition del 2017. Il drink è preparato con bitter e vermouth rosso e bianco, gocce di acqua di fiori d’arancio e di macerato di fiori di camomilla e zenzero.

  • Moscow Mule 

Continuando a parlare di alcolici, ecco un cocktail a base di vodka: il Moscow Mule. Le origini di questo drink da aperitivo a stelle e strisce  sembrano risalire al 1941. Inizialmente conosciuto come “Vodka Buck”, il Moscow Mule viene preparato unendo vodka, ginger beer e succo di lime fresco. Anche lui ha una sua variante, il London Mule o Gin Gin Mule, un cocktail a base gin in cui il gin prende, appunto, il posto della vodka.

  • Bellini

Il Bellini appartiene alla categoria degli sparkling, ovvero dei drink frizzanti e per questo motivo è classificabile come un cocktail a base spumante. Le sue origini risalgono al 1948 in uno specifico posto nel mondo: l’Harry’s Bar di Venezia. Qui, il capo barista Giuseppe Cipriani creò questo cocktail dalle tonalità rosee in onore del pittore veneziano Giuseppe Bellini, sulla base del ricordo del colore della toga di un angelo presente in un suo dipinto.

Secondo la ricetta (ufficiale IBA) questo drink si prepara mescolando Prosecco o spumante brut con la polpa di pesca bianca precedentemente schiacciata. Nella sua variante “Royal”, viene utilizzato lo Champagne al posto del Prosecco/spumante.

  • Shirley Temple

Ma chi l’ha detto che l’aperitivo deve essere per forza alcolico? Il primo cocktail alcol-free che nulla ha da invidiare a quelli appena descritti è lo Shirley Temple. Il nome lascia poco spazio all’immaginazione. Sembra, infatti, sia nato nelle Hawaii attorno agli anni ‘30, proprio per onorare l’attrice bambina. La ricetta originale prevede l’uso di 15 ml di sciroppo di granatina e ginger ale fino a riempire il bicchiere che in questo caso è alto (juice). La sua variante, il Roy Rogers si ottiene semplicemente sostituendo il ginger ale con la cola. 

  • Virgin Colada 

È la variante analcolica della Piña Colada, il cocktail fresco ed estivo a base di rum bianco, latte di cocco e succo di ananas. Nella Virgin Colada viene semplicemente omessa la parte alcolica, quindi il rum, e viene aggiunta solo una spruzzata di lime per attenuare la dolcezza con note più acidule. 

  • Virgin Margarita 

Il Virgin Margarita è un drink analcolico perfetto per un aperitivo al sole. La lista degli ingredienti per prepararlo in questa versione alcol-free prevede: succo di lime, succo di limone, succo di arancia, sciroppo d’agave e ghiaccio. E qualche fettina di lime o arancia per guarnire il bicchiere. 

  • Fruit Punch 

Il Fruit Punch è un cocktail adatto a chi ama i sapori della frutta. La ricetta è semplicissima. Per prepararlo – anche in casa – basterà mescolare acqua frizzante, spremuta d’arancia, succo di ananas, succo di melagrana e succo di limone. Questo mix andrà fatto riposare in frigo per almeno un paio d’ore, et voilà! Prima del servizio basterà aggiungere semplicemente del ghiaccio e preparare delle fettine di frutta o dei frutti rossi (ribes, mirtilli, fragole) per guarnire i bicchieri.

  • San Francisco 

Il nome di questo cocktail è un chiaro richiamo alle sue origini che sembrano risalire agli anni ‘30. È facilissimo da preparare anche in casa ed è ideale da abbinare a finger food, per esempio delle polpette, biscotti salati, cestini di pasta sfoglia, ma perché no, anche a qualche assaggino di pizza o focaccia. Succo di arancia, succo di ananas, succo di limone, albume d’uovo pastorizzato, granatina, ghiaccio e soda (q.b) compongono la lista degli ingredienti necessari per la preparazione del San Francisco. Meglio munirsi di uno shaker, perché il passaggio importante sarà agitare tutti gli ingredienti insieme, vigorosamente, per qualche minuto.

Il Gin Tonic di Flavio Angiolillo: ricetta e preparazione

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Portata Drinks
Cucina Internazionale
Porzioni 1

Equipment

  • Jigger
  • Spoon
  • Cavatappi
  • Pinza per ghiaccio
  • Pinza

Ingredienti
  

  • 2,5 ml Distillato di lychee
  • 2,5 ml Gin infuso con fiori di pisello
  • 50 ml Gin
  • top Acqua tonica
  • Fiori edibili

Istruzioni
 

  • - Versare 5 ml di distillato di lychee e gin infuso con fiori di pisello direttamente all’interno del bicchiere;
    - Versare 50 ml di gin e un goccio di acqua tonica e mescolare leggermente;
    - Aggiungere un chunk di ghiaccio trasparente nel bicchiere, quindi colmare con acqua tonica;
    - Dare un’ultima mescolata leggera e completare il cocktail con un fiore edibile di decorazione.

Video

Keyword acqua tonica, gin, gin tonic

di Paola Ragno

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