Acadèmia.tv

Scopri tutti i corsi di cucina online della piattaforma streaming dedicata al mondo del food & beverage. Inizia ora!

una cassetta di legno piena di pesci poveri di diverse tipologie

Un mare pieno di pesci: guida alle specie meno presenti sul mercato (ma buonissime!)

Dalla tracina al cefalo, passando per sciabola e sugarello: il mare è pieno di pesci, ecco 10 specie poco note ma buonissime!

Il mare è davvero pieno di pesci, letteralmente! Nonostante la straordinaria biodiversità che popola i nostri mari e oceani, l’industria ittica e le preferenze dei consumatori si concentrano su un numero ristretto di specie, con il risultato che alcune sono oggi sovrasfruttate o allevate intensivamente, mentre altre – meno famose ma non meno buone – vengono pescate in abbondanza e ignorate dai più.
Tonno, salmone, orata, branzino e gamberi sembrano monopolizzare il nostro carrello, lasciando nell’ombra decine di varietà ittiche buone, più sostenibili e spesso più economiche, ma poco conosciute.

In questo articolo esploriamo tutte le potenzialità di questi pesci meno presenti sul mercato, poco noti o ingiustamente considerati di serie B, ma che possono regalarci grandi soddisfazioni in cucina. 

Perché scegliere specie “dimenticate” o meno note?

Come abbiamo già anticipato, consumare pesci poco richiesti è una scelta intelligente per almeno tre buoni motivi: ambientale, economico e gastronomico.

Fa bene al mare

Le specie più vendute (come tonno, merluzzo, salmone e crostacei tropicali) sono spesso soggette a sovrasfruttamento o provengono da allevamenti intensivi che hanno un forte impatto ambientale. Scegliere varietà alternative significa ridurre la pressione su queste popolazioni e aiutare l’equilibrio degli ecosistemi marini

Fa bene al portafoglio

Spesso i pesci meno noti sono anche più economici, proprio perché c’è meno domanda. Ma prezzo basso non significa qualità bassa: al contrario, si tratta spesso di pesce fresco, locale, pescato in mare aperto e con carni saporite. E può essere un’occasione per portare in tavola piatti gustosi a un costo contenuto.

Fa bene al palato (e alla cultura gastronomica)

Ogni regione costiera italiana ha le sue tradizioni culinarie legate al “pesce povero”, ossia quello che una volta era considerato di scarto e oggi è riscoperto per la sua genuinità e versatilità in cucina. Cefali, boghe, sugarelli, aguglie, zanchette e gallinelle sono protagonisti di piatti tipici che raccontano storie, territori e stagioni. Rivalutarli significa anche salvare un patrimonio gastronomico prezioso e dare la giusta importanza alla tradizione a cui, in quanto italiani, siamo molto legati. 

10 pesci “minori” da (ri)scoprire

In questo articolo abbiamo selezionato dieci specie poco presenti nelle grandi distribuzioni ma che si trovano facilmente presso pescivendoli locali o nei mercati del pesce, specialmente lungo le coste. Alcune sono già note a chi vive vicino al mare, altre sono piccole “perle” tutte da valorizzare.

  1. Sugarello

Nome scientifico: Trachurus trachurus

Dove si pesca: Mar Mediterraneo e Atlantico orientale

Appartiene alla categoria del pesce azzurro. Ha un prezzo modesto ed è ricco di nutrienti e sapore. Ha carni sode con un retrogusto marino molto simile allo sgombro. Come cucinarlo? È ottimo alla griglia, al cartoccio con erbe aromatiche, in umido oppure sfilettato e marinato con limone e cipolla rossa.

  1. Sciabola (o pesce spatola)

Nome scientifico: Lepidopus caudatus

Dove si pesca: Mediterraneo meridionale, specie nel Tirreno e in Sicilia

È un pesce dalla carne bianca, delicata, priva di lische fastidiose. Molto usato nel Sud Italia, in particolare nella cucina siciliana, è buonissimo fritto, in padella o preparato come involtini con pangrattato e prezzemolo. 

  1. Aguglia

Nome scientifico: Belone belone

Dove si pesca: Mar Mediterraneo, in particolare nell’Adriatico

Pesce affusolato e veloce, dalla carne gustosa e con poche spine e appartiene alla categoria del pesce azzurro. È famoso per avere lische verdi che sono assolutamente commestibili. Questo pesce è ottimo al forno, con pomodorini e olive, oppure alla brace con una spennellata di limone e olio evo, magari con una precedente una marinatura. 

  1. Boga (o boga comune)

Nome scientifico: Boops boops

Dove si pesca: Mediterraneo e Atlantico

Pesce azzurro e pesce povero, spesso snobbato per la consistenza morbida delle carni. In realtà è una varietà perfetta per le fritture in olio e le preparazioni più semplici e delicate. Va benissimo anche per prepararla in carpione o conservata sott’olio. 

  1. Palamita

Nome scientifico: Sarda sarda

Dove si pesca: Lungo tutta la costa italiana, specie nel Tirreno

La palamita è una parente “povera” del tonno, ha carni rosse, saporite, molto versatili. È una degna sostituta del tonno in tutte le preparazioni in cui è grande protagonista: perfetta per le tartare, per la cottura in forno, in umido alla livornese o leggermente scottata in padella.  

  1. Pesce serra

Nome scientifico: Pomatomus saltatrix

Dove si pesca: Mediterraneo centro-settentrionale, specie lungo le foci dei fiumi

Il pesce serra viene considerato un pesce magro, sano, dietetico e molto nutriente. È un predatore d’acqua salmastra e ha carni compatte e sapide, ideali per griglia e arrosto. Per questo motivo vi consigliamo di prepararlo alla brace con erbe aromatiche, oppure in zuppa con pomodoro e peperoncino, per esaltare il sapore e la consistenza della carne. 

  1. Zerro

Nome scientifico: Spicara smaris

Dove si pesca: Mar Adriatico e Tirreno

Lo zerro è un pesce particolarissimo, si stratta di una specie ermafrodita che nasce femmina e crescendo diventa maschio. È un pesce povero e poco conosciuto che in alcune regioni del Sud Italia, come la Puglia, si trova tutto l’anno. È perfetto per la preparazione di zuppe, fritture oppure grigliato o cotto in padella.

  1. Cefalo (o muggine)

Nome scientifico: Mugil cephalus

Dove si pesca: Lungo tutte le coste italiane, anche nei porti e lagune

Noto per la bottarga ma sottovalutato per il suo habitat e la sua alimentazione (si nutre di ciò che trova), il cefalo ha una carne soda e saporita. E se pescato in acque pulite è gustoso e ricco di Omega-3. Proprio per la sua carne, è adatto a diverse modalità di cottura: in padella, al forno, affumicato, ma anche alla brace o in umido, magari accompagnato da patate e pomodorini.

  1. Gallinella (o cappone)

Nome scientifico: Chelidonichthys lucerna

Dove si pesca: Fondali sabbiosi del Mediterraneo

È un pesce dalla carne bianca e compatta, molto pregiato nella cucina povera. È molto economico e la sua carne delicata lo rende adatto a diverse preparazioni, soprattutto zuppe, brodi, ma anche al forno o in sughetto, come condimento per un primo piatto di pesce. 

  1. Tracina (o pesce ragno)

Nome scientifico: Trachinus draco

Dove si pesca: Mar Adriatico e Tirreno

Se incrociate una tracina, fate molta attenzione: ha aculei velenosi! Ma una volta pulita correttamente, la sua carne vi darà tantissime possibilità e opzioni in cucina. È perfetta fritta o in zuppa ma dà il meglio di sé anche come base per un profumatissimo risotto

Il nostro mare – che sia l’Adriatico, il Tirreno o il Mediterraneo tutto – è pieno di specie straordinarie, spesso dimenticate ma capaci di regalare esperienze culinarie sorprendenti. Basta saperle riconoscere, scegliere e trattare con rispetto.

Siamo sicuri di averti ispirato e che la prossima volta, in pescheria, andrai oltre la tua comfort zone! 

 

Total
0
Shares
Share
Share
Share
You May Also Like
Total
0
Share