La pasta sfoglia è molto più di una semplice base: dalla versione classica a quella “furba”, passando per la sfoglia vegana e quella all’italiana, ecco le 10 varianti che devi assolutamente conoscere
Croccante, versatile e irresistibile: la pasta sfoglia è una preparazione che offre mille possibilità in cucina. È perfetta per dolci scenografici, ma anche per stuzzichini e antipasti salati veloci e comodi, anche per una cena improvvisata tra amici. La sua particolarità sta proprio nella capacità di saper bilanciare leggerezza e friabilità.
Ma sai che esistono diverse varianti? E che ognuna ha una sua storia e un suo specifico utilizzo? In questo articolo, vi raccontiamo le 10 versioni più interessanti e curiose per ispirarvi e darvi nuove possibilità per stupire i vostri ospiti a cena (o semplicemente voi stessi!).
Le 10 varianti di pasta sfoglia
1. Pasta sfoglia classica
La pasta sfoglia classica è la regina indiscussa della pasticceria e della cucina salata. Conosciuta anche con il nome di pasta sfoglia francese, la sua storia sembra essere iniziata in Francia nel XVII secolo. I nostri cugini d’Oltralpe sostengono che la forma francese della sfoglia sia stata creata dal pittore Claude Gelée in Lorena. Mentre la maggior parte degli europei attribuiscono questa preparazione a Marie-Antoine Carême, detto “il cuoco dei re” che stabilì il metodo a 5 giri tutt’ora in uso. Il segreto per avere una sfoglia croccante e friabile. E anche gli ingredienti sono rimasti quelli di sempre: burro, farina e acqua. Più semplici di così!
2. Pasta sfoglia inversa
Più complessa da preparare, questa pasta sfoglia si caratterizza – come dice il nome – da un procedimento inverso. La sua ricetta prevede, infatti, che sia il burro ad avvolgere la pasta, e non viceversa. Questa tecnica regala una sfoglia ancora più friabile e leggera ma anche una consistenza totalmente diversa all’impasto.
La ridistribuzione dell’ingrediente più grasso, ovvero il burro, garantisce alla sfoglia uno strato esterno ancor più croccante. Ecco perché nel tempo è diventata la preferita dei grandi chef francesi per preparare dessert come Sua Maestà la Millefoglie.
3. Pasta sfoglia all’italiana
La pasta sfoglia all’italiana deve tutto a uno dei pasticceri e gastronomi italiani più celebri: Iginio Massari. L’ingrediente “speciale” che distingue la preparazione di questa sfoglia è, udite udite, il vino bianco secco.
Oltre a conferire all’impasto un sapore unico, questo ingrediente accelera il processo di lavorazione, garantendo alla sfoglia una consistenza molto più leggera dell’originale. Questa variante è perfetta per preparare impasti salati le pizzette, i vol-au-vent, o anche piccoli dolci, per esempio, i cannoncini ripieni di crema pasticcera.
4. Pasta sfoglia “furba”
Nata per agevolare chi è meno esperto in cucina o cerca una soluzione rapida senza rinunciare alla creatività in cucina. La particolarità di questa preparazione è l’uso del burro in due consistenze: una parte morbida e cremosa e un’altra fredda, appena tolta dal frigo. Questo passaggio facilita l’inserimento del burro, rendendo la preparazione più facile e veloce. L’unica accortezza da tenere a mente è il riposo in frigo dopo aver terminato la lavorazione dell’impasto. Solo così la sfoglia “furba” manterrà la consistenza desiderata.
5. Pasta sfoglia all’olio
Se cerchi un’alternativa più leggera alla classica sfoglia burrosa sappi che la preparazione della sfoglia è possibile anche utilizzando solo dell’olio EVO. La particolarità di questo impasto, oltre alla leggerezza, è il suo profumo e i suoi toni aromatici che eredita proprio dall’utilizzo di questo condimento. La sfoglia all’olio è una ricetta molto usata nella cucina greca e turca, per esempio nelle ricette come la spanakopita (torta salata) o la baklava. La sua versatilità, infatti, la rende perfetta – in egual misura – per ricette dolci e salate.
6. Pasta sfoglia senza glutine
Celiaci, non vi abbiamo dimenticati! La pasta sfoglia senza glutine è una variante più “moderna” per chi soffre di celiachia e ha la necessità di seguire un regime alimentare più rigido. Questo impasto può essere preparato con farine alternative e certificate gluten free, come quella di riso, di mais, di mandorla o di grano saraceno.
Ovviamente l’uso di questi ingredienti può richiedere piccole modifiche nella lavorazione dell’impasto, in quanto queste farine a contatto con altri ingredienti si comportano tutte in modo diverso. Ma grazie all’evoluzione costante delle tecniche culinarie, oggi è possibile ottenere una sfoglia senza glutine altrettanto croccante e gustosa.
7. Pasta sfoglia dolce
La versione dolce della pasta sfoglia aggiunge un solo ingrediente ai 3 principali citati in precedenza: lo zucchero. Di solito questo impasto è utilizzato per preparare delle girelle alla cannella, dei vol-au-vent dolci oppure delle piccole sfoglie intrecciate e zuccherate. In Francia, solo in alcune regioni, viene utilizzata per preparare torte al miele tradizionali.
8. Pasta sfoglia integrale
Preparata con farine integrali, la sfoglia integrale ha sicuramente un gusto più rustico e deciso, oltre a un colore più ambrato e a un contenuto di fibre più elevato rispetto alla versione classica. La presenza di una tipologia di farina meno raffinata richiede maggiore attenzione nella lavorazione dell’impasto e una maggiore delicatezza.
9. Pasta sfoglia vegana
In questo elenco super friendly, che abbraccia tutti i regimi alimentari, non potevamo non presentare anche una versione vegan. Nella pasta sfoglia vegana il burro è ovviamente un grande assente. Spesso è sostituito da margarina vegetale o burro di cocco o oli vegetali specifici che siano capaci di replicare la consistenza e la laminazione della sfoglia originale. Questa alternativa ha guadagnato popolarità negli ultimi anni, grazie alla crescente attenzione verso una cucina sostenibile e un’alimentazione molto più green.
10. Pasta sfoglia aromatizzata
L’ultima variante che vi presentiamo è la pasta sfoglia aromatizzata. La ricetta non ha nessuna grande differenza con quella della sfoglia francese se non per l’aggiunta di aromi. Parliamo di erbe aromatiche, nel caso di piatti salati, o spezie e ingredienti più particolari nel caso delle versioni dolci. Dal pomodoro, al carbone vegetale, dalla cannella al rosmarino, fino al nero di seppia: le possibilità in questo caso sono davvero infinite. Anche perché l’ingrediente può essere aggiunto direttamente nell’impasto, senza particolari accorgimenti.
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di Paola Ragno