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una teglia che si intravede solo in un angolo, contenente del tiramisù

Giro d’Italia in 10 dolci tradizionali

Dal cannolo siciliano al bunet piemontese, un giro d’Italia in 10 dolci tradizionali per scoprire storie, origini e varianti dei dessert regionali più amati

L’Italia è un paese di sapori straordinari, e la sua storia culinaria si riflette soprattutto nei dolci regionali. Dal Sud al Nord, ogni regione custodisce ricette che raccontano tradizioni, festività e usi locali, rendendo ogni dessert un piccolo pezzo di cultura. In questo articolo ripercorriamo tutti i sapori più autentici dello Stivale, con un giro d’Italia dolcissimo!
Dal profondo Sud, fino alle montagne del Nord, ecco i 10 dolci tradizionali italiani che rendono unica e inimitabile la pasticceria tricolore.

Sicilia: cannolo Siciliano

Chi dice Sicilia dice brioche col tuppo ma soprattutto cannolo siciliano. È forse il dolce più iconico dell’isola e la sua origine risale probabilmente all’epoca araba, quando in Sicilia si diffusero tecniche di pasticceria con farina, zucchero e frutta secca. Ma sembra anche legata alla città di Caltanissetta. Questo dolce è costituito da una croccante cialda arrotolata che racchiude un ripieno a base di ricotta dolce, spesso arricchito con gocce di cioccolato o scorza d’arancia candita. Nel tempo sono nate numerose varianti, dai cannoli mini per buffet agli abbinamenti con pistacchio, nocciola o crema di limone.

Campania: sfogliatella

C’è chi sceglie di visitare Napoli, oltre che per la sua bellezza, anche per la sua tradizione gastronomica. Tra la pizza, il casatiello, la pastiera e la pizza fritta merita una menzione d’onore anche la sfogliatella. Un dolce napoletano dall’inconfondibile forma a conchiglia e dalla consistenza croccante. La sua storia affonda le radici nel monastero di Santa Rosa a Conca dei Marini, dove le monache preparavano la versione originale ripiena di ricotta, semolino e canditi. Oggi esistono due principali varianti: la riccia, con sfoglia sottilissima e croccante, e la frolla, più compatta e morbida, entrambe celebri nelle pasticcerie campane e nella lista dei dolci tradizionali napoletani per eccellenza.

Puglia: pasticciotto leccese

Il pasticciotto è uno dei dolci simbolo della tradizione salentina. Nato a Lecce nel Settecento, secondo la leggenda fu il risultato di un impasto avanzato riempito con crema pasticcera e cotto in piccoli stampi ovali. Il suo successo fu immediato e dura ancora oggi. La versione classica prevede un guscio di pasta frolla friabile e un cuore morbido di crema, servito rigorosamente tiepido. Con il tempo sono nate numerose varianti, dalla crema al cioccolato fino alle farciture con crema e amarena o pistacchio, ma il pasticciotto resta uno dei dessert tipici della cucina pugliese.

Lazio: maritozzo con la panna

Salendo lungo la penisola, il Lazio risponde con il maritozzo, dolce dalla storia antica e fortemente legata alla tradizione romana. Le sue origini risalgono all’epoca medievale, quando veniva preparato con miele, uvetta e frutta secca. Oggi la versione più famosa è quella farcita con panna montata, generosa e volutamente abbondante. A volte al centro nasconde delle gocce di crema pasticcera o al cioccolato o farciture al caffè.
Un tempo questo era il dolce che i futuri mariti regalavano alle promesse spose, spesso nascondendo un anello al suo interno. A questo aneddoto sembra essere legato anche il suo nome.

Marche: frustingo

Il frustingo è un dolce meno conosciuto ma profondamente radicato nella tradizione marchigiana. Nato come dolce povero e come ricetta di recupero, è tipico del periodo natalizio e unisce pane raffermo, frutta secca, fichi, miele e mosto cotto. Ogni famiglia custodisce una propria versione, con piccole differenze negli aromi e nelle proporzioni. La sua consistenza compatta e il gusto intenso raccontano una cucina di territorio, legata alla stagionalità e alla necessità di conservare energia durante l’inverno.

Toscana: cantucci e Vin Santo

In Toscana il dolce è spesso pensato come chiusura conviviale del pasto, ed è il caso dei cantucci. Biscotti secchi alle mandorle, nati a Prato, vengono tradizionalmente serviti con Vin Santo, in cui si intingono prima dell’assaggio. La ricetta originale è essenziale, ma nel tempo si sono diffuse varianti con nocciole, pistacchi o gocce di cioccolato. Più che un semplice dessert, i cantucci rappresentano un rituale conviviale, uno dei simboli più autentici di convivialità e festeggiamenti in famiglia.

Emilia-Romagna: zuppa inglese

Proseguendo verso nord, l’Emilia-Romagna propone la zuppa inglese, un dolce al cucchiaio stratificato e ricco. Le sue origini non sono del tutto chiare, ma la versione più accreditata nasce tra Bologna e Ferrara, ispirata forse al trifle britannico. Savoiardi o pan di Spagna vengono imbevuti di alchermes e alternati a crema pasticcera e crema al cioccolato..

Veneto: tiramisù

Il Veneto è la patria di uno dei dolci italiani tradizionali più famosi al mondo: il tiramisù. Nato tra Treviso e le zone limitrofe nel secondo dopoguerra, questo dessert al cucchiaio deve il suo nome all’effetto “rinvigorente” attribuito alla combinazione di uova, zucchero e caffè. La ricetta classica prevede savoiardi inzuppati nel caffè, crema al mascarpone e una spolverata di cacao amaro. Nel tempo, però, sono nate numerose varianti, con frutta, pistacchio o versioni scomposte, o ancora in versione veg o senza lattosio.

Lombardia: panettone

Il panettone rappresenta la tradizione dolciaria lombarda ed è ormai un simbolo del Natale italiano. Le sue origini sono legate a Milano e a diverse leggende rinascimentali, ma ciò che conta è la sua evoluzione nel tempo. Da dolce semplice a base di pane arricchito, è diventato un grande lievitato complesso, con burro, uvetta e canditi. Oggi esistono varianti artigianali e creative, dal panettone al cioccolato a quello gastronomico, ma la versione classica continua a incarnare l’eccellenza delle ricette dolci regionali del Nord.

Piemonte: bunet

Il viaggio si conclude in Piemonte con il bunet, un dolce al cucchiaio dalla consistenza compatta e dal gusto intenso. Preparato con uova, latte, cacao, zucchero e amaretti, il bunet è un dessert dalla forte identità territoriale, spesso aromatizzato con rum o liquore. Nato come dolce delle feste, racconta una tradizione contadina raffinata, capace di trasformare ingredienti semplici in un dessert elegante. È l’esempio perfetto di come i dolci regionali italiani sappiano essere profondamente legati al territorio e alla memoria collettiva.

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