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due pain au chocolate poggiati su un tagliere in legno

Pain au chocolat: storia e delizia di un dolce amato nel mondo

Il pain au chocolat è una delle viennoiserie francesi più amate al mondo: fragrante, goloso e simbolo di colazione. In questo articolo raccontiamo la sua storia, la ricetta originale e le varianti internazionali.

Tra i profumi che escono dalle boulangerie francesi, ce n’è uno che conquista al primo respiro: quello del pain au chocolat, dolce fragrante e burroso che racchiude un cuore di cioccolato fondente. Non è un semplice croissant al cioccolato, ma una specialità con una storia affascinante che parte dall’Austria, passa per la Francia e arriva fino a noi, diventando uno dei dolci da colazione più amate e imitate nel mondo. Il suo nome è oggetto di dibattiti regionali in Francia, e persino oggi continua a suscitare curiosità. Mettetevi comodi, ecco la sua storia.

Origini del pain au chocolat

Questa soffice brioche appartiene alla famiglia delle viennoiserie, una tipologia specifica di dolci da forno francesi, nati dall’incontro tra la tradizione viennese e quella d’Oltralpe. La sua storia risale al XIX secolo, quando l’imperatore d’Austria portò a Parigi i kipferl, antenati del croissant, dei dolci sfogliati a forma di mezzaluna che conquistarono subito i palati dei parigini. Da qui, ben presto, nacquero i croissant e, poco dopo, il pain au chocolat: stessa pasta sfoglia lievitata, ma con l’aggiunta di due barrette di cioccolato che ne divennero il tratto distintivo.

Ci sono numerose leggende che gravitano attorno alla nascita di questo golosissimo dolce, una di queste dà a Marie-Antoinette d’Austria, moglie di Luigi XVI, il merito di aver introdotto queste preparazioni a corte. In realtà, la versione più plausibile della storia racconta che la diffusione vera e propria si ebbe con le prime boulangerie parigine che, dalla metà dell’Ottocento, iniziarono a proporre questi dolci ai cittadini e, come già visto, dall’arrivo dei viennesi. Il pain au chocolat divenne presto un’icona delle colazioni francesi.

Pain au chocolat o chocolatine?

Uno dei dibattiti più accesi in Francia riguarda proprio il nome di questo dolce. Nel nord e a Parigi lo si chiama “pain au chocolat”, mentre nel sud-ovest, in particolare nella regione di Bordeaux e Tolosa, è conosciuto come “chocolatine”. A Nord viene chiamato “petit pain” mentre in Belgio “couque au chocolat”.

Nessuno dei nomi sopra elencati può essere considerato sbagliato. Si tratta di differenze perlopiù regionali e linguistiche, che nulla tolgono alla bontà e all’unicità di questa brioche.

È curioso, però, il fatto che questa disputa ha raggiunto persino il Parlamento francese: nel 2017 alcuni deputati del sud-ovest proposero di inserire “chocolatine” come termine ufficiale nel dizionario. E ancora oggi, la questione è oggetto di ironie e diatribe sui social, ma di fatto entrambe le versioni convivono pacificamente. Un po’ come accade nel nostro Paese con tante pietanze tipiche di più regioni.

Caratteristiche del pain au chocolat

Ma come si riconosce un pain au chocolat perfetto? Innanzitutto per la sua forma rettangolare e per la presenza di due barrette, simili a piccoli lingotto, di cioccolato fondente al centro. La pasta è la stessa del croissant, una sfoglia lievitata e stratificata con burro, che dopo la cottura diventa friabile, leggera e profumata.

Rispetto al croissant, che ha una forma a mezzaluna e spesso viene servito anche vuoto, il pain au chocolat è più compatto e pensato per esaltare il contrasto tra la croccantezza esterna e la cremosità del cioccolato interno. Un equilibrio che lo rende irresistibile per grandi e piccoli. In Italia viene spesso chiamato “saccottino”, proprio per un richiamo naturale alla sua forma e al fatto che racchiude un cremoso ripieno.

La ricetta del pain au chocolat

Preparare il pain au chocolat in casa non è difficile, ma richiede tempo e pazienza per ottenere una sfogliatura perfetta. Ecco una versione semplificata della ricetta.

Ingredienti (per circa 12 pezzi):

  • 500 g di farina manitoba
  • 60 g di zucchero
  • 10 g di sale
  • 20 g di lievito di birra fresco
  • 250 ml di latte freddo
  • 300 g di burro di alta qualità (per la sfogliatura)
  • 24 barrette di cioccolato fondente

Procedimento:

  1. Impasto: sciogliere il lievito nel latte freddo, aggiungere farina, zucchero e sale. Impastare fino a ottenere un panetto liscio. Coprire e far riposare in frigorifero per almeno 1 ora.
  2. Sfogliatura: stendere l’impasto in un rettangolo, inserire il burro al centro e richiudere. Procedere con tre pieghe a portafoglio, lasciando riposare in frigo tra una e l’altra.
  3. Formatura: stendere la pasta a circa 4 mm, tagliare rettangoli e posizionare due barrette di cioccolato alle estremità. Arrotolare senza stringere troppo.
  4. Lievitazione: disporre i dolci su una teglia, coprire e lasciare lievitare per 2 ore a temperatura ambiente.
  5. Cottura: spennellare con uovo sbattuto e cuocere a 200 °C per 15-18 minuti, fino a doratura.

Per una versione veloce, si può utilizzare la pasta sfoglia già pronta e inserire il cioccolato: il risultato sarà meno fragrante – e non potrà essere paragonabile alle versioni francesi – ma avrete comunque una merenda golosa.

Il pain au chocolat nel mondo

Il fascino del pain au chocolat ha superato da tempo i confini francesi per diventare simbolo della panetteria e pasticceria internazionale. In Italia lo troviamo in molte bakery e bar, spesso accanto a cornetti e brioche e con l’acronimo PAC. In Spagna è molto diffuso nelle panetterie, mentre in Germania e nei Paesi del Nord Europa è un classico della colazione continentale.

Negli Stati Uniti e in Canada, il pain au chocolat è considerato una specialità francese di lusso, spesso venduta in versioni oversize. In Asia, soprattutto in Giappone e Corea del Sud, le boulangerie francesi sono di gran moda e il pain au chocolat è tra i prodotti più richiesti.

Ovviamente non mancano le varianti moderne, nate soprattutto negli ultimi anni in cui le viennoiserie sono sempre più richieste e ricercate: integrali, con farina ai cereali, ripieni di crema di nocciole o marmellata, fino alle rivisitazioni gourmet con cioccolato artigianale e ingredienti di alta pasticceria.

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