Sempre più spesso sentiamo parlare di alimenti probiotici e prebiotici, ma cosa sono effettivamente e perché fanno tanto bene al nostro organismo?
Quando si parla di integrare ingredienti sani nell’alimentazione siamo sempre in prima linea, non solo perché noi di Académia.tv abbiamo una passione per la cucina, ma anche perché siamo convinti che mangiare bene sia importante per la nostra salute. Anche per questo sul nostro sito trovate la sezione “benessere”.
Differenza tra probiotici e prebiotici
Prima di scoprire tutto sugli alimenti probiotici e prebiotici è bene sapere cosa li differenza e cosa sono.
Nonostante spesso vengano menzionati insieme, svolgono funzioni diverse ma complementari.
Pensiamo a probiotici e prebiotici come due alleati importantissimi per il benessere dell’intestino: da una parte i probiotici lavorano attivamente per mantenerlo in salute, i prebiotici sono gli elementi di aiutano i probiotici a compiere il loro lavoro.
Idealmente, quindi, la nostra dieta dovrebbe includere entrambi per consentire al microbiota intestinale di rimanere sano ed equilibrato.
- I probiotici sono microrganismi vivi che colonizzano l’intestino e apportano benefici diretti.
- I prebiotici sono sostanze non digeribili che fungono da nutrimento per i batteri buoni presenti nell’intestino.
Sono così importanti perché non solo contribuiscono a mantenere la flora intestinale sana, ma supportano anche una buona digestione, rafforzano il sistema immunitario e promuovono il benessere generale.
Cosa sono gli alimenti probiotici
Come abbiamo detto i probiotici contengono batteri buoni che apportano benefici alla salute del nostro intestino.
Sicuramente avrete sentito parlare di lattobacilli e bifidobatteri: sono tra i probiotici più conosciuti.
Gli alimenti probiotici che possiamo trovare più comunemente sono diversi, tra cui:
- Yogurt, che contiene fermenti lattici vivi
- Kefir, una bevanda fermentata, dal sapore leggermente acidulo che ricorda lo yogurt
- Crauti
- Kimchi: cavoli fermentati molto utilizzati nella cucina orientale
- Miso, tempeh e natto: sono tutti prodotti a base di soia e sono tipici della cucina giapponese o orientale
- Kombucha, si tratta di un tè fermentato leggermente frizzante
- Gouda e cheddar e altri formaggi stagionati contengono probiotici
La cucina orientale è una tutta fatta di involtini primavera o dim sum: è anzi una delle più complete ed equilibrate al mondo. Si basa sul consumo di ingredienti stagionali, trattati in modo semplice e sano. Inoltre, vengono usate tutte le tecniche di cottura possibili, compresa la fermentazione, tramite cui l’ingrediente non solo diventa una fonte naturale di probiotici, ma assume anche un profilo aromatico del tutto inedito.
Se vi interessa scoprire di più sul mondo della cucina orientale potrebbe interessarvi conoscere i cinque piatti caratteristici della tradizione thai.
Benefici dei probiotici
I benefici dei probiotici sono svariati:
- Equilibrio della flora intestinale: contrastano la crescita dei batteri patogeni e mantengono un ambiente intestinale sano.
- Miglioramento della digestione perché contribuiscono a scomporre i nutrienti e sintetizzare le vitamine essenziali.
- Rafforzano il sistema immunitario stimolando la produzione di anticorpi e cellule immunitarie.
Cosa sono gli alimenti prebiotici
Come abbiamo anticipato, gli alimenti prebiotici, a differenza dei probiotici, non contengono microrganismi vivi; sono piuttosto sostanze non digeribili che nutrono i batteri buoni presenti nel nostro intestino.
Tra i prebiotici più comuni ci sono:
- Inulina e frutto-oligosaccaridi, presenti in cibi come topinambur, cicoria, aglio, cipolla e porro.
- Amido resistente, che possiamo trovare in legumi, banane acerbe e cereali integrali.
- Pectina: una fibra presenta in frutti come mele e agrumi.
Questi elementi vengono fermentati dalla flora intestinale e stimolano la crescita di batteri buoni, contribuendo a mantenere in equilibrio il nostro microbiota intestinale.
Quali sono i cibi che contengono più prebiotici?
- Cicoria, ricca di inulina (una fibra prebiotica).
- Aglio e cipolla, che contengono fruttoligosaccaridi.
- Banane: soprattutto quelle meno mature sono un’ottima fonte di prebiotici.
- Asparagi e porri, ricchi di fibre solubili.
- Legumi, come lenticchie e ceci. Sapete come cucinare burger vegani a base di lenticchie?
Benefici dei prebiotici
Anche se spesso meno celebrati dei probiotici, i prebiotici svolgono un ruolo fondamentale per l’equilibrio e la salute del nostro microbiota intestinale.
Queste sostanze rappresentano il “carburante” ideale per i batteri buoni presenti nell’intestino, in particolare Lactobacilli e Bifidobatteri, favorendone la crescita e l’attività.
Ecco i principali benefici associati a un consumo regolare di prebiotici:
- Stimolano la crescita dei batteri benefici, contribuendo a un ecosistema intestinale più sano e diversificato.
- Migliorano la digestione, favorendo la produzione di acidi grassi a catena corta, che nutrono direttamente le cellule del colon.
- Rafforzano il sistema immunitario, modulando la risposta immunitaria e contribuendo a ridurre stati infiammatori.
- Favoriscono l’assorbimento di minerali, come calcio e magnesio, essenziali per la salute di ossa e muscoli.
Dunque, integrare i prebiotici nella dieta quotidiana è più semplice di quanto si pensi: basta aumentare il consumo di frutta, verdura, legumi e cereali integrali, puntando su varietà e stagionalità per ottenere un effetto benefico più ampio.
Questo stimolerà anche la nostra creatività ai fornelli, permettendoci non solo di mangiare più sano, anche di sperimentare nuove ricette, sapori, abbinamenti e scoprire, magari, nuovi piatti preferiti!
di Sofia Pettorelli