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una bowl piena di verdure crude e saltate in padella, tra cui carote e zucchine, avocado, edamame, germogli di soia serviti con delle fette di seitan impanato

Seitan: cos’è e come si è evoluto nella cucina vegana

Dalla tradizione orientale alle tavole di tutto il mondo: il seitan è l’alternativa vegetale alla carne che conquista sempre più persone. Ma cos’è e qual è la sua storia? 

Negli ultimi anni, il seitan si è guadagnato un posto d’onore nella cucina vegana e vegetariana, diventando un ingrediente chiave per chi cerca un’alternativa proteica alla carne o preferisce scegliere una cucina sostenibile.

Ma cos’è il seitan? Da dove viene e quando ha iniziato a popolare le nostre cucine? In questo articolo esploreremo le origini, la diffusione e le (tante) possibilità culinarie di questo alimento che, tra l’altro, si può tranquillamente preparare in casa! Curiosi?

Cos’è il seitan?

Il seitan è una delle fonti di proteine vegetali più utilizzate in cucina. È un alimento a base di glutine che di solito viene estratto dalla farina di grano tenero (o anche farro e Khorasan). Il suo nome deriva dal giapponese e significa, appunto, “è proteina”, secondo le interpretazioni più diffuse.

È noto per la sua consistenza compatta e il suo elevato contenuto proteico (24g per ogni 100g). Questa caratteristica lo rende simile alla carne di manzo o pollo, con il vantaggio di avere un minor apporto di grassi saturi e colesterolo. In cucina, infatti, viene spesso utilizzato come alternativa alla carne nelle diete vegetariane e vegane. Anche perché è un alimento molto versatile e capace di assorbire spezie, aromi e sapori in cottura.

Inoltre, visti anche gli elevati costi del prodotto confezionato, è possibile preparare il seitan anche in casa. Si impasta la farina con acqua per separare l’amido dal glutine, che viene poi cotto in un brodo aromatizzato a base di salsa di soia, alghe e spezie. Se siete curiosi e volete qualche ricetta, continuate a leggere fino alla fine!

Seitan: storia e diffusione

Il seitan ha origini antichissime nelle tradizioni culinarie dell’Asia orientale, in particolare in Cina e Giappone. I monaci buddisti lo utilizzavano come sostituto della carne già molti secoli fa. Oggi in Oriente viene preparato in diverse modalità, fritto con un contorno di verdure saltate, alla piastra, o nella preparazione dello Yaki-fu (cotto al forno come fosse un pane).

In Occidente il seitan è arrivato solo negli anni ’60 e ’70, grazie ai movimenti macrobiotici e vegetariani, che promuovevano un’alimentazione più sana e sostenibile

In Italia, il seitan ha fatto il suo ingresso in cucina tra gli anni ’80 e ’90, inizialmente in ristoranti più “alternativi” e in negozi bio specializzati in alimentazione naturale. Con il tempo, però, il suo utilizzo è cresciuto, e oggi è facilmente reperibile anche nei supermercati, dove si trova sotto forma di panetti, affettati e burger vegetali.

L’evoluzione del seitan nella cucina vegana

Negli ultimi decenni, molti chef e appassionati di cucina vegetale hanno sperimentato nuove tecniche di cottura e condimenti per esaltare il sapore di questo alimento e la sua consistenza. Il seitan viene utilizzato per preparare spezzatini, arrosti, salumi veg e persino barbecue 100% vegani. Ma può anche essere utilizzato per sostituire la carne in sughi e condimenti, come il ragù, o in piatti tradizionali italiani o esteri, per esempio il gulasch.

In commercio è possibile trovare anche delle varianti in cui il seitan viene affiancato da ingredienti come i legumi e farine integrali (magari in dei burger vegetali). Questo viene fatto per migliorare e completare il profilo nutrizionale di questo alimento, ma anche per renderlo più accessibile e familiare anche a chi segue diete specifiche. O agli onnivori più curiosi (e scettici).

Come preparare il seitan

Mangiare sano spesso può anche voler dire cedere all’autoproduzione, a discapito della comodità dei prodotti confezionati che, però, spesso contengono additivi e sostanze che non fanno bene alla salute. Il seitan è un alimento semplice da preparare anche a casa ma se non avete voglia di farlo o avete già in frigo dei panetti che non sapete come utilizzare, ecco i nostri consigli.

Antipasto: Spiedini di seitan marinato

Ingredienti:

200 g di seitan a cubetti

2 cucchiai di salsa di soia

1 cucchiaio di olio evo

1 spicchio d’aglio tritato

Verdure a piacere (peperoni, zucchine, cipolle)

un cucchiaino di paprika affumicata

Procedimento:

Marinare i cubetti con salsa di soia, olio, paprika e aglio per almeno 30 minuti. Infilzare i cubetti di seitan e le verdure su spiedini di legno. Cuocere gli spiedini su una griglia ben calda per circa 10 minuti, girandoli di tanto in tanto.

Primo: Ragù di seitan

Ingredienti:

200 g di seitan tritato

1 cipolla

1 carota

400 g di passata di pomodoro

2 cucchiai di olio extravergine di oliva

sedano (1 gambo)

Sale e pepe q.b.

1 bicchiere di vino rosso (facoltativo)

Procedimento:

Tritare finemente cipolla, carota e sedano e preparare il classico soffritto. Aggiungere il seitan tritato e sfumare il tutto con del vino rosso. Versare la passata di pomodoro, regolare di sale e pepe e lascia cuocere a fuoco basso per almeno 30 minuti.

Questo ragù è perfetto per condire una pasta o per preparare delle lasagne in versione vegan.

Secondo: Scaloppine di seitan al limone 

Ingredienti:

4 fette di seitan

Succo di 1 limone

2 cucchiai di olio extravergine di oliva

1 cucchiaio di farina

Sale e pepe q.b.

Procedimento:

Infarinare le fette di seitan, scaldare l’olio in padella e rosolare le fettine per 2 minuti (per lato). Aggiungere il succo di limone e un goccio d’acqua, lasciando cuocere per qualche minuto il composto fino a ottenere una salsa cremosa. Servire il piatto ben caldo, meglio se con un contorno a base di verdure saltate, per esempio un mix di zucchine e carote.

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