Il farro è un cereale ricco di proprietà che apporta numerosi benefici alla salute. Si tratta di una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Graminacee la cui coltivazione, si pensa, sia molto antica e risalga a circa 8000 anni fa. Con lo sviluppo delle moderne tecniche di coltura il suo uso è stato soppiantato dal grano tenero e dal grano duro ma recentemente questo cereale si è nuovamente diffuso grazie anche alle sue eccezionali proprietà nutrizionali.
In Italia è coltivato principalmente tra l’Emilia e la Liguria (in Garfagnana), Toscana, Umbria e Lazio. È una pianta che si adatta anche ai terreni poveri ed è in grado di resistere alle basse temperature. Il farro della Garfagnana ha ricevuto la certificazione IGP. Può essere consumato in chicchi o sotto forma di farina nella preparazione di vari tipi di prodotti da forno, molto appetitosi grazie al sapore particolarmente gradevole di questo cereale. Si trova in commercio sia come farro decorticato che come farro perlato: il primo presenta ancora la cuticola esterna, il secondo ne è privo e richiede pertanto tempi di cottura più brevi.
Valori nutrizionali del farro
Contiene principalmente carboidrati, che compongono circa il 70% del suo peso, e proteine con alto valore biologico, cioè sono costituite da tutti gli aminoacidi essenziali. È inoltre povero di grassi e molto ricco di fibre, utili al benessere intestinale e a tenere a bada il colesterolo. Per quanto riguarda i micronutrienti, questo cereale è una buona fonte di minerali come potassio, magnesio e ferro e vitamine del gruppo B, in particolare acido folico, vitamina B2 e B3. Inoltre è una buona fonte di lignani, molecole che aiutano a mantenere in salute il cuore e potenziano il sistema immunitario. Per quanto riguarda l’apporto energetico, invece, le calorie sono paragonabili a quelle di altri cereali.
Il farro in cucina
Cucinarlo è abbastanza semplice e può essere fatto in vari modi a seconda della ricetta che si desidera preparare. Per la cottura in modo base bisogna prima risciacquarlo sotto acqua corrente per eliminare eventuali residui. Se si utilizza farro perlato (che ha una cottura più veloce), metterlo in una pentola con acqua fredda. Portare ad ebollizione, poi abbassare la fiamma e lasciare cuocere per circa 20-25 minuti, finché i chicchi diventano morbidi ma ancora al dente. Se invece si usa farro integrale (che richiede più tempo), lo si mette in una pentola con abbondante acqua fredda e si cuoce per circa 40-50 minuti. Dovrebbe diventare tenero, ma comunque conservare una leggera consistenza al dente. Quando è cotto va scolato e lasciato riposare per un paio di minuti per eliminare l’acqua in eccesso. Si può condire semplicemente con un filo d’olio d’oliva, sale e pepe, oppure utilizzarlo come base per insalate, minestre o come contorno per carni e verdure.
Variante per piatti più complessi
Se si intende usare questo cereale per una zuppa o risotto, si può aggiungerlo direttamente nel brodo caldo, proprio come on il riso, aggiungendo liquido poco per volta e mescolando finché il farro non diventa tenero.
Qualche piatto con protagonista il farro
Il farro è un cereale antico molto versatile in cucina, apprezzato per il suo sapore leggermente nocciolato e la sua consistenza al dente. Ecco alcune ricette con il farro da provare.
- Insalata di farro, fresca e leggera, perfetta per l’estate o come piatto unico.
- Farro con verdure, un piatto ricco e salutare, perfetto come contorno o piatto unico.
- Farro alla mediterranea, ricco di sapori tipici della cucina mediterranea.
- Zuppa di farro, un piatto comfort, perfetto per le giornate fredde.
- Farro con pesto di basilico, semplice ma gustoso, perfetto come primo piatto.
di Camilla Rocca