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Birra artigianale e abbinamenti

Birra artigianale: guida agli stili e agli abbinamenti con il cibo

Un bicchiere di birra fresca non si nega a nessuno! Specialmente se parliamo di birra artigianale!

Forse ci avete fatto caso, ma ci sono tantissimi corsi da sommelier, ma ci sono pochi corsi che insegnano come abbinare la birra al cibo.

Noi di Acadèmia.tv riteniamo che mangiare non sia solo un’azione fondamentale per mantenere in vita il nostro corpo, ma che sia una vera e propria esperienza. Sono sempre di più i ristoranti che propongono ai clienti abbinamenti con birre anziché con i vini: un’idea secondo noi molto interessante, specialmente perché “nobilita” la birra, facendola diventare una bevanda non solo godereccia, ma anche raffinata, capace di esaltare i piatti che accompagna.

Esistono infinte tipologie di birre, che si differenziano per produzione, brand, livello alcolico e gusto, voi sapere quali sono quelle più famose al mondo?

Un’ulteriore distinzione deve essere fatta tra birra artigianale e birra industriale. Ci siamo quindi posti alcune domande:

  • Cos’è la birra artigianale?
  • Qual è la differenza tra questa e quella industriale?
  • Come si fa la birra artigianale?
  • Come si abbina ai piatti?

 

Cos’è la birra artigianale?

Prima di capire quale sia la differenza tra birra artigianale e birra industriale, possiamo chiederci cos’è la birra artigianale.

Molti non sanno come viene prodotta la birra artigianale: parliamo un processo di produzione molto interessante, che parte dalle materie prime pure e semplici (i cereali) e li trasforma in una delle bevande più amate al mondo.

Sarà una romanticheria, ma quel che rende ancora più interessante il processo di produzione della birra è rimasto immutato nel tempo, ma solo perfezionato.

Gli ingredienti principali sono:

  • Cereali
  • Acqua
  • Lievito
  • Luppolo

Alcuni mastri birrai preparano la birra usando l’orzo, altri invece scelgono altri cereali come il riso, la segale o il frumento, anche per andare incontro a esigenze alimentari particolari. Esiste, infatti, anche la birra gluten free.

Anche l’acqua deve essere scelta in modo non casuale, ma è bene usare quella che deriva da una sorgente con le giuste qualità organolettiche. Il lievito è fondamentale perché avvia e permette la fermentazione dei cereali. Il luppolo, infine, è altamente aromatizzante: le sue infiorescenze femminili non fecondate sono la parte più pregiata perché il loro profumo molto forte conferisce alla birra l’aroma per cui è subito riconoscibile.

Come si produce la birra artigianale

La birra artigianale si produce seguendo alcuni passaggi imprescindibili:

  • Maltazione dei cereali
  • Macinatura
  • Ammostamento
  • Bollitura del mosto
  • Aggiunta del luppolo
  • Fermentazione
  • Maturazione
  • Imbottigliamento

La prima fase si chiama “maltazione dei cereali” si ottiene immergendo l’orzo in acqua tiepida all’interno delle vasche di macerazione. Durante questo primo step, l’orzo riceve ossigeno e umidità indispensabili per la germinazione e termina nel momento in cui spuntano i primi piccoli germogli.

Alla fine di questa fase inizia la macinatura, durante la quale i chicchi si devono scomporre in modo, questo li farà aumentare di dimensioni e avranno una reazione più potete nel momento in cui verranno a contatto con l’acqua. L’ammostamento è il passaggio successivo, in cui il malto si trasforma in mosto. L’acqua si scalda e l’amido dei cereali si trasforma in maltosio (cioè in un tipo particolare di zucchero). Il mosto quindi viene bollito in una sorta di caldaia e quindi filtrato. Vengono in questo modo eliminate le trebbie, cioè i residui solidi o solubili del malto. A questo punto viene aggiunto pian piano il luppolo.

Una volta raffreddato, inizia la fase della fermentazione. Per le birre non filtrare, ad esempio, questo passaggio viene effettuato immediatamente dopo la preparazione del mosto.

La fermentazione è la parte principale della lavorazione, in cui il mosto di trasforma: se la birra, ad esempio, è ad alta fermentazione significa che i lieviti contenuti non si sono depositati sul fondo, ma si esauriscono facendo sì che le bollicine risalgano verso la superficie ed è ciò che caratterizza le birre ALE. La bassa fermentazione, al contrario, lascia che i lieviti si depositino sul fondo: questo è il segreto delle birre Lager.

La penultima fase è la maturazione, che consiste nel lasciar maturare la birra a temperatura molto bassa. Questo permette a tutti gli ingredienti di unirsi meglio tra di loro. il risultato è una bevanda dal sapore e profumo sempre caratteristico.

Infine, c’è l’imbottigliamento.

Differenze tra birra artigianale e industriale

Qual è la differenza tra birra artigianale e birra industriale? Possiamo dire che una birra è artigianale quando viene prodotta in strutture piuttosto ridotte, come i micro birrifici, che non producono più di un certo numero di litri annuali.

Inoltre, le birre artigianali, sono spesso caratterizzate da una grande varietà di aromi e gusti, che vengono creati dopo sperimentazioni e test organolettici.

Abbinamenti tra birra e cibo

Le birre offrono tantissime possibilità d abbinamenti culinari. Trovare l’abbinamento perfetto tra birra e cibo può risultare non così semplice: entrano in gioco tantissimi fattori, come profumi, retrogusti e sapori.

Teoria degli abbinamenti

La teoria degli abbinamenti tra birra e cibo è piuttosto semplice: deve esserci armonia e per ottenerla si possono seguire due strade completamene diverse. Si possono creare abbinamenti basati sulla continuità o sul contrasto di sapori.

Il nostro consiglio è sempre quello di sperimentare e lasciarvi ispirare dai sensi.

La lager sono tra le birre più vendute e amate al mondo. Si caratterizzano per essere leggere e rinfrescanti, per questo sono perfette con piatti delicati, come quelli vegani, vegetariani o a base di pesce o di carni bianche. Accompagnano perfettamente cotture leggere, o del tutto assenti se parliamo di insalate o tartare.

Le birre chiare ed effervescenti sono l’ideale se si vogliono contrastare i cibi ricchi di grassi e molto sostanziosi. Il nostro consiglio è quello di optare per birre sempre più corpose man mano che le ricette si presentano più grasse. La Pale ALE inglese, ad esempio, è perfetta con formaggi maturi.

Birre bianche, magari con note agrumate, si presentano fresche e si abbinano perfettamente con piatti di pesce (anche crudo). Sono molto aromatiche e particolari che sicuramente vi faranno fare bella figura, ma al tempo stesso stupiranno i vostri commensali.

Chi ama il piccante non può rinunciare alla birra, che allevia la piccantezza di certe spezie. Una lager con molto luppolo è l’ideale per stemperare i sapori molto intensi ed è, al tempo stesso, capace di tener testa in quanto a sapore ai piatti più saporiti. Un abbinamento classico per accompagnare il sapore persistente del curry è una bella birra di Pale ALE.

Le birre scure e robuste, ad esempio, si abbinano alla perfezione a piatti complessi e a lunga cottura, come stufati, ricette affumicate e selvaggina. Non dimentichiamo però che si può osare anche accompagnando ostriche a Stout o Porter: un’accoppiata perfetta perché il sapore di mare dei frutti si mare si sposa molto bene con il retrogusto maltato di queste birre.

Ovviamente, le birre fruttate sono le più indicate per i piatti leggeri e aromatici, realizzati con frutta e verdura, pensiamo a formaggi freschi, piatti agrodolci o insalate.

Infine, quale abbinereste al cioccolato?

Noi lo accompagneremmo con un bel bicchiere di Stout cremosa e amara, che enfatizza ancora di più il sapore del cioccolato.

Insomma, il mondo degli abbinamenti tra birra artigianale e cibo sono infiniti e noi vi invitiamo a provarne quanti più possibile, per trovare il vostro preferito!

 

di Sofia Pettorelli

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