Acadèmia.tv

Scopri tutti i corsi di cucina online della piattaforma streaming dedicata al mondo del food & beverage. Inizia ora!

Uova alla Benedict - Acadèmia.tv

Uova alla Benedict: trucchi per la salsa olandese perfetta

C’è un piatto che, chiunque ami i brunch, ha ordinato almeno una volta nella vita: le uova alla Benedict.

Parliamo di un piatto di origine anglosassone che definire “godurioso” è quasi riduttivo. Immaginate un uovo in camicia perfetto (e se avete visto qualche edizione di Masterchef sapete che non è così semplice da cucinare), con tuorlo fondente, accompagnato da un salsa da leccarsi le dita.

Noi di Académia.tv, cogliamo tutte le sfide culinarie che ci vengono proposte: quali sono le 10 ricette per un brunch perfetto? Scoprirete leggendo il nostro articolo che non possono mancare le uova, ma sapete cucinarle alla perfezione?

Abbiamo chiesto allo chef Eugenio Boer di mostrarci cinque preparazioni classiche delle uova e svelarci i segreti di ricette che, solo all’apparenza, sembrano semplici.

Come si preparano le uova alla Benedict? Qual è la storia delle famose uova alla benedettina?

Uova alla Benedict: storia delle uova alla benedettina

Quando si parla di uova alla Benedict si intende un piatto composto, per lo più, da un uovo in camicia e salsa olandese che accompagna un muffin all’inglese e pancetta croccante. Dobbiamo però ammettere che ne esistono infinite varianti. C’è chi sostituisce il muffin con del pane tostato, chi preferisce una cornetto abbrustolito. Chi è vegetariano, sicuramente potrà sostituire la pancetta con qualche altro elemento croccante, potrebbero essere cipolle fritte, panko aromatizzato.

Qual è quindi la storia delle uova alla benedettina?

Non tutti sanno che le uova alla Benedict erano il piatto preferito di personaggi famosissimi. “Ci sarà pur stato un motivo per cui Marylin Monroe, Agatha Christie e Rudolf Court le preferivano a qualsiasi altro modo con cui farsi servire la colazione” dice Giovanni Nucci nel suo libro “E due uova molto sode”.

Ci sono ben diverse attività che hanno cercato negli anni si appropriarsi della paternità della ricetta:

  • Mr. e Mrs. Benedict, una coppia di Edimburgo, ha ingaggiato uno studio legale londinese che aveva lo scopo di diffidare chiunque utilizzasse i diritti commerciali, editoriali, letterari e pubblicitari della ricetta. Il motivo è che ritenevano che il piatto fosse stato inventato nel 1794 dalla propria famiglia.
  • Ben due ristornati di New York di vantano di avere tra le proposte del proprio menù le “vere” e “originali” uova alla Benedict. Delmonico’s Restaurant, di proprietà di Mrs. Benedict richieste una mattina una colazione diversa e più gustosa del solito. Il cuoco inventò quindi la ricetta, che venne inserita dallo chef Charles Ranhofer nel proprio libro di cucina, editato nel 1894. Anche in questo caso non è mai stato provato che la ricetta fosse effettivamente nata in quella specifica attività.
  • Infine, un certo Lemuel Benedict, appena prima di morire, avrebbe raccontato di aver avuto la felice intuizione di questo piatto una mattina del 1894 quando, facendo colazione in un hotel di New York affetto da pesanti sintomi post sbornia, avrebbe ordinato un “uovo in camicia, con bacon croccante e salsa olandese molto saporita”.

Come sicuramente avrete immaginato, nessuna di queste storie è accreditata.

Sembra, infatti, che i veri geni culinari siano stati dei monaci dei monasteri benedettini (da cui deriva anche il nome della ricetta), che consumavano le uova alla benedettina durante i giorni festivi per festeggiare con un piatto più ricco e corposo del solito.

Come si preparano le uova alla Benedict: trucchi per la salsa olandese perfetta

Persino Artusi inserì nel suo ricettario “La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene” la ricetta delle uova benedettine e della salsa olandese. Afferma anche di averle assaggiate servite con purè di patate e spinaci ripassati nel burro.

Come si preparano le uova alla Benedict?

Iniziamo subito dicendo che non si tratta di un piatto semplice. Nonostante sia composto da pochi ingredienti, infatti, prevede alcune preparazioni che richiedono manualità e un po’ di esperienza.

La prima cosa da fare è essere certi che le uova siano freschissime, in modo che gli albumi risultino densi una volta cotti.

Inoltre, vi consigliamo anche di tenere al caldo le uova in camicia preparate mentre ne cucinate altre (in questo modo il tuorlo continuerà ad essere della giusta consistenza).

Per rispondere alla domanda iniziale: come si preparano le uova alla Benedict, ci sono due ricette principali che devono essere ben padroneggiate:

  • Le uova in camicia
  • La salsa olandese

Le uova in camicia

Per preparare le uova in camicia, dovrete avere pazienza ed essere particolarmente delicati con i movimenti.

Versate in un pentolino un po’ di acqua e aceto, quindi portate a ebollizione leggera. Nel frattempo avrete sgusciato con delicatezza un uovo (non dovete rompere il rosso) e lo avrete posizionato all’interno di una ciotolina. Questo passaggio facilita molto il lavoro di chi si cimenta in questa prova culinaria per la prima volta perché permetterà di tuffare con più delicatezza l’uovo nell’acqua.

Quando l’acqua e aceto avrò raggiunto il giusto livello di ebollizione, create un vortice utilizzando un cucchiaio, quindi fatevi scivolare nel centro l’uovo.

L’albume si avvolgerà “magicamente” attorno al rosso d’uovo, dopo 3 minuti sarà pronto e dovrete quindi estrarlo dall’acqua usando un molto delicatamente una schiumarola.

La salsa olandese

Gustosa, vellutata ed estremamente saporita, la salsa olandese è in realtà una delle salse madri della cucina francese. Viene realizzata con:

  • Tuorlo d’uovo
  • Burro caldo
  • Succo di limone
  • Sale e pepe
  • Scalogno
  • Aceto

Prendete il burro chiarificato, scioglietelo in un pentolino e tenetelo da parte. Nel frattempo spremete mezzo limone e tritate finemente lo scalogno. In un pentolino mettete aceto, acqua, pepe in grani e scalogno e fate cuocere il tutto per qualche minuto.

Filtrare quindi il liquido ottenuto e trasferitelo in una casseruola a bagnomaria, aggiungete i tuorli e con sbattete bene il composto con un frusta, il tutto sul fornello con fuoco moderato.

Salate e pepate a piacere. Quando le uova si saranno addensate, aggiungete il burro fuso a filo, continuando a sbattere il composto in modo energico e costante. Quando la salsa sarà montata toglietela dal fuoco e aggiungete il succo di limone.

Come sicuramente avrete capito, le uova alla Benedict non sono un piatto semplice da preparare, ma il risultato è così soddisfacente che non riuscirete più a farne a meno!

Patatine fritte perfette fatte in casa: la ricetta completa di Eugenio Boer

I segreti della patatine fritte croccanti sono già arrivati su Acadèmia.tv
Lo chef Eugenio Boer con questa ricetta gioca in casa e ci presenta le patate fritte all'olandese, segni particolari: croccantissime.
Niente è lasciato al caso, perché ci sono alcuni passaggi tecnici fondamentali per la riuscita del piatto: la scelta delle patate, le Bintje; il taglio, preciso ed uniforme; l'ammollo in acqua per far perdere amido alle patate.
La caratteristica principale e imprescindibile è la doppia frittura, prima in olio di semi e poi in olio e strutto di manzo: in questo modo si può ottenere la tipica croccantezza e il gusto inconfondibile delle patate fritte olandesi. Buon appetito!
Preparazione 20 minuti
Cottura 8 minuti
riposo 30 minuti
Portata Contorno
Cucina Internazionale
Porzioni 4

Equipment

  • Tagliere
  • Coltello
  • Ciotola
  • Canovaccio
  • Padella
  • Termometro
  • Schiumarola o ragno
  • Carta paglia

Ingredienti
  

  • 1,5 kg Patate olandesi tipologia Bintje
  • 3 L Olio di semi di girasole
  • 1 kg Strutto di manzo, 1 kg
  • q.b. Sale

Istruzioni
 

  • - Per prima cosa lavare le patate, sbucciarle e metterle in ammollo in acqua fredda.
    - Tagliare le patate a bastoncino in modo omogeneo e regolare (circa di 1,5x1,5 cm).
    - Metterle in una ciotola con acqua fredda e lasciarle a bagno per almeno 30 minuti per far sì che rilascino tutto l’amido.
    - Asciugare le patate con l’aiuto di un canovaccio.
  • Per la prima frittura
    - Eseguire la prima frittura, in abbondante olio di semi di girasole, alla temperatura di 160°.
    - Scolare con l’aiuto di una schiumarola o di un ragno e disporre su della carta paglia per far asciugare bene le patate.
    - È consigliabile friggere poche patate per volta, per far sì che la temperatura dell’olio non si abbassi eccessivamente.
  • Per la seconda frittura
    - A questo punto procedere con la seconda frittura, in olio di semi di girasole e strutto di manzo, a una temperatura di 185°, per 3 minuti.
    - Scolare e disporre sulla carta paglia.
    - Salare e servire.

Video

Keyword patate, patatine

di Sofia Pettorelli

Total
0
Shares
Share
Share
Share
You May Also Like
Total
0
Share