Alimentazione vegetale: quando e come si inizia? L’intervista a Elena Mazzetto
- Alimentazione vegetale: c’è un’età giusta per iniziare?
- Ma come si sconfigge questa “paura”?
- Come può essere un menù 100% vegetale?
- Secondo te, come si possono convincere i più scettici?
Alimentazione vegetale: quando e come si inizia? L’intervista a Elena Mazzetto
Un’alimentazione corretta è quella che fornisce un adeguato apporto nutritivo e permette al nostro corpo di “funzionare” nel modo giusto, ma soprattutto di essere sano. La scelta, per molti, può ricadere su un’alimentazione a base vegetale che spesso spaventa, anche se non dovrebbe, perché è uno stile che può tranquillamente supportare qualsiasi fase della vita di una persona. Senza dimenticare tutti i benefici ambientali che ne derivano, ora che l’attenzione alla sostenibilità è molto alta, anche in cucina. Ne abbiamo parlato con Elena Mazzetto, dietista non prescrittiva e insegnante di cucina vegetale e con lei abbiamo sfatato tutti i miti legati all’alimentazione vegetale (e speriamo di convincere anche i più scettici!).
Alimentazione vegetale: c’è un’età giusta per iniziare?
In realtà, non proprio. Molto spesso tante persone hanno paura di intraprendere uno stile alimentare a base vegetale perché pensano che porti con sé carenze dal punto di vista nutrizionale. Invece, quello che vorrei far capire a chi ha questo tipo di timori è che, in realtà, – e lo confermano anche alcuni studi – è un’alimentazione che può supportare tranquillamente ogni fase della vita, dalla nascita all’età adulta. Non solo, anche fasi particolari della vita, per esempio, una gravidanza o lo svezzamento. L’importante è che sia ben “organizzata” e nutrizionalmente vantaggiosa (e qui l’aiuto di un professionista è fondamentale), ma soprattutto che si faccia attenzione alla necessità di un’eventuale integrazione di vitamina B12 nel momento in cui si sceglie di intraprendere questo tipo di alimentazione. Decisione che va sempre valutata in base allo stato di salute della singola persona che si avvicina al mondo vegetale.
Ma come si sconfigge questa “paura”?
Il mio consiglio è sempre quello di educare le persone a capire quali sono i nutrienti più importanti, in quali alimenti si trovano e come distribuirli nell’arco della giornata. Esistono cinque gruppi fondamentali: cereali, frutta secca, frutta, verdura e fonti proteiche. Possiamo essere sereni nel momento tutti questi alimenti sono presenti, ogni giorno, nei nostri piatti. Le domande sulla carenza proteica di una alimentazione vegetale sono quelle che mi vengono rivolte più spesso e qui sento sempre di fare delle riflessioni sul fatto che le proteine, in realtà, ci sono un po’ dappertutto, quindi anche nei cereali, nella frutta secca, nei legumi e nei loro derivati, per esempio la pasta di legumi, e nella soia e nei suoi derivati, per esempio il tofu o il tempeh.
C’è un ampio spettro di scelta, si tratta solo di cambiare il proprio punto di vista e spostare il focus solo da carne, pesce, uova e formaggi. Ma si tratta anche di sperimentare un po’ in cucina con sapori nuovi.
Premesso che quando parliamo di pasti non c’è una scelta “giusta” o “sbagliata”, tutto dipende dalla voglia e dai bisogni del singolo individuo. Pensando però a una giornata tipo veg-friendly, si può ipotizzare:
A colazione dello yogurt vegetale accompagnato con granola, frutta fresca e frutta secca. Oppure una fetta di pane tostato con marmellata e crema di mandorle o, ancora, un porridge di avena con crema di frutta secca e frutta fresca. Ma anche una semplicissima fetta di torta di mele con un cappuccino. Per i fan della colazione salata magari un toast con dell’hummus e un frullato di frutta fresca.
A pranzo, per esempio, una pasta con crema di piselli, zucchine e menta, pasta che potrebbe essere sostituita anche da un cereale per un apporto nutrizionale più variegato.
Per cena si può pensare a una bruschetta fatta con una fetta di pane integrale con crema di cannellini, rucola, broccoli saltati, olive e anacardi.
Parlando degli spuntini – che possono dipendere dal senso di fame che si percepisce, dal tempo che si ha a disposizione, dal luogo in cui si è – si può scegliere un frutto accompagnato con della frutta secca, un frullato, uno yogurt con i cereali o una barretta energetica, soprattutto se si è fuori casa.
Un menù così composto ci permette di variare nell’arco della giornata sia l’utilizzo del cereale, sia l’utilizzo del legume e delle verdure. Il risultato è qualcosa di completo, bello e meno noioso, anche dal punto di vista del gusto.
In linea teorica, il consiglio che si dà – parlando di una persona in salute – è quello di avere sempre presenti dalle 2-3 porzioni di alimenti ricchi in proteine, i carboidrati cosiddetti complessi (cereali e i suoi derivati, pane) e verdure di diverso tipo, con un occhio di riguardo a quelle più ricche in calcio e ferro come le crucifere (cavoli, cavolfiori, broccoletti, cavolo nero) e le verdure a foglia verde scuro (scarola, cicoria, friarielli). Anche la frutta secca è fonte di nutrimento, sia da un punto di vista di sali minerali e vitamine, sia da un punto di vista di grassi e proteine.
Secondo te, come si possono convincere i più scettici?
L’arma migliore secondo me è far assaggiare e far capire che chi ha questo tipo di stile alimentare non mangia “solo verdura”.
In famiglia ho avuto tanti casi di scettici e l’assaggio è stato la soluzione vincente. Ho fatto provare loro dolci fatti, per esempio, senza burro e uova e tutte le volte ho ricevuto complimenti ma anche tanto stupore perché magari immaginavano che il “senza” avrebbe compromesso il sapore o la bontà della mia ricetta.
Bisogna anche dire che oggi le alternative a cui abbiamo accesso sia nei ristoranti e locali, sia nei supermercati, sono talmente tante che provare è diventato più semplice rispetto al passato. In più, sono convinta che stia aumentando la consapevolezza che questo è il futuro e quindi tante persone stanno iniziando ad avvicinarsi a questa scelta. Devo dire anche grazie alla divulgazione fatta sui social da chi ha già intrapreso questo tipo di stile alimentare.
Una cosa che manca, ancora e spesso, è il non sapere come iniziare e come manipolare gli ingredienti per cambiare ciò che si mette a tavola. Informare e informarsi è importantissimo, solo così si può spostare il focus su una cosa diversa – non sbagliata, ma diversa – e verrà sempre più spontaneo fare scelte più vegetali.
Vuoi saperne di più sull’alimentazione vegetale? E magari avere anche qualche consiglio per sperimentare in cucina? Elena ti aspetta su Acadèmia.tv: iscriviti qui al corso della nuova sezione Benessere!
di Paola Ragno