Quali sono origini e usi della cannella? Dove si coltiva e quale uso se ne fa?
Dal sapore delicato ma inconfondibile, la cannella è una spezia molto versatile che, aggiunta a ricette dolci quanto salate, conferisce alla preparazione un aroma caldo e avvolgente. Quali sono origini e usi della cannella? Dove si coltiva e quale uso se ne fa?
La cannella
O la si ama o la si odia ma non si può dire che la cannella non abbia un profumo inebriante, così caratteristico da esser riconosciuto tra mille altre spezie.
Esistono due varietà principali di cannella conosciute in Europa, quella detta Cassia, inebriante e pungente e quella di Ceylon, con un aroma molto più dolce e delicato. Cassia e Cannella di Ceylon fanno parte della stessa famiglia e si trovano entrambe nei supermercati con il nome di “cannella”.
Le origini della cannella
Conosciuta fin dagli antichi, non sappiamo come venne effettivamente “scoperta” questa spezie incredibile.
Quel che è certo, però, è che era talmente apprezzata e desiderata da meritare durante il Medioevo, il nome di “spezia da Re”. Era simbolo di potere aristocratico e gli storici ricordano che durante i banchetti la quantità di cannella servita indicava l’importanza dei commensali. Qualche secolo più tardi, nel Rinascimento Nostradamus usava la cannella per i propri filtri d’amore.
Facendo un ulteriore salto indietro nel tempo, scopriamo che era già conosciuta da Greci, Romani ed Egizi e anche presso di loro era conosciuta come “Spezia dei Re”. A quei tempi, però, non era tanto utilizzata per insaporire gli alimenti, quanto per le capacità curative e miracolose che le venivano associate. Sembra che Nerone in persona fosse un grande consumatore di cannella, tanto che terminò tutte le scorte per Roma pur di imbalsamare il corpo di Poppea alla maniera degli egizi.
Così amata e desiderata, che presto nacquero leggende sui suoi usi e su come si ricavasse.
Pur provenendo dall’Oriente, gli antichi ritenevano che fosse originaria dell’Arabia o dell’Etiopia. Qui questa cresceva in un lago profondo, sulle cui rive erano appollaiati uccelli di ogni tipo che aggredivano chiunque cercasse di raccoglierla.
Più romantica è invece la leggenda secondo cui l’araba fenice costruiva il proprio nido con stecche di cannella profumata.
Dove si coltiva
Oggi la cannella viene prodotta per lo più in Cina, Indonesia e Sri Lanka, da cui è originaria.
Nonostante si trovi comunemente anche in altre zone del mondo, come Malesia, Madagascar o le Antille, la cannella che tutti conosciamo e usiamo in cucina proviene dal Sud Est Asiatico. Nei supermercati la possiamo acquistare in polvere o in stecche (noi consigliamo sempre l’uso delle stecche, che sono più profumate), ma come si ottiene la cannella che usiamo in cucina?
Si ottiene dal fusto e dai ramoscelli dell’albero del cinnamomo, un sempreverde appartenente alla famiglia dell’alloro. Il bastoncino della cannella non è altro che corteccia lavorata.
Dopo aver “pelato” il tronco dell’albero, quest’ultimo viene strofinato con una barra di metallo che fa fuoriuscire la clorofilla che, a contatto con l’aria si ossida e dona alla cannella il colore bruno. A questo punto, il tronco viene sfogliato in strati sottili che, una volta secchi, si arrotolano su di loro.
Usi della cannella
Quali sono gli usi della cannella? Ci piace dire che la cannella sia una spezia cosmopolita perché è apprezzata dalle cucine di tutto il mondo: europee, asiatiche, arabe, caraibiche e latinoamericane.
Avendo un sapore così avvolgente, è perfetta sia per ricette dolci che salate, ma anche per bevande fresche (sapete che è uno degli ingredienti della sangria [con link articolo]?) o calde come il vin brulé.
Torte, strudel, biscotti, muffin, cioccolata calda, ma anche pollo al curry, pastilla marocchina, spezzatini tailandesi e persino ragù; basta aggiungere un pizzico di cannella o lasciare in infusione una stecca per dare ai piatti un che di inaspettato!
Insomma, gli usi della cannella in cucina sono molti e la spezia dei Re conquisterà i palati più capricciosi!
di Sofia Pettorelli
