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langosteria

La storia di Langosteria

Dal menù al concept vincente del ristorante di Milano

A Milano è un’istituzione culinaria, nel mondo è uno tra i pochi ristoranti a essere diventato un vero e proprio concept: è Langosteria.

Langosteria è la dimostrazione che la gastronomia è un settore in cui investire, da allargare, con cui “giocare” sapientemente e da portare all’estero; tutto senza rinunciare alla qualità di ingredienti e menù ricercati.

Qual è la storia di Langosteria? Qual è il suo concept? Come si articola il menù?

La storia di Langosteria

Langosteria, ma anche Langosteria Bistrot, Langosteria Café, Langosteria a Paraggi (in Liguria) e Langosteria all’Hotel Cheval Blanc di Parigi: è un’idea di cucina capace di declinarsi in modo vincente in ogni ambiente.

Qual è la storia di Langosteria? Tutto nasce nel lontano 2007, dal sogno e dalle ambizioni di Enrico Buonocore, imprenditore e appassionato di ristorazione che, dopo diversi anni di gavetta nei locali e vari viaggi per il mondo, sceglie di aprire un ristorante “perfetto”.

In via Savona, a Milano, apre Langosteria.

Langosteria è la crasi tra quello che è per Enrico il piatto più buono al mondo, le langoustine e la parola “osteria”. Un nome che, ammettiamolo, secondo noi di Acadèmia.tv è geniale: sensuale, un po’ misterioso ma che rende perfettamente l’idea dei piatti di punta del ristorante.

Un locale intimo e chic, con un’atmosfera calda e groovy resa alla perfezione da sedute basse, luci soffuse e dettagli di design di ispirazione orientale.

Siamo alla costante ricerca dell’eccellenza e della perfezione” afferma il founder che, nel 2012 inaugura Langosteria Bistrot, ambiente più informale in cui ospitare una clientela che vuole qualità indiscussa in ambiente più giocoso.

A ruota aprono anche Langosteria Café, Langosteria Paraggi e Langosteria all’Hotel Cheval Blanc di Parigi, qui il desiderio è quello di portare la cucina che l’ha resa un concept in una delle capitali gastronomiche più famose a livello mondiale.

Tutto è focalizzato sull’eccellenza che “combina tradizione italiana con un approccio contemporaneo e internazionale”.

Il concept

È dalla storia di Langosteria che possiamo immaginarci quale futuro l’attende: portare il concept di Langosteria in giro per l’Europa e, chissà, nel mondo.

Tutto si gioca su due parole chiave: qualità e persone. La prima è, ovviamente, fondamentale su tutti i livelli, dalle materie prime selezionate direttamente dagli chef, all’arredamento e all’aria che si respira nei diversi locali. La parola “persone” racchiude in sé l’idea di fornire ai clienti un’esperienza completa, indimenticabile a livello sensoriale ed emotivo: tutto, infatti, è pensato per mettere a loro agio chi si trova a gustare i piatti di Langosteria.

Pensate che anche la distanza tra i tavoli sembra essere studiata alla perfezione in modo che vi sia al tempo stesso privacy e la sensazione di essere all’interno di un locale vibrante di persone. Il desiderio è che chi prova la cucina di Langosteria diventi presto un habitué: come se cenare qui fosse come andare mangiare a casa di un amico intimo o come tornare a casa.

In questo concept, “accoglienza” è parola d’ordine.

Anche la scelta dei piatti non è casuale e sicuramente non nasce dalla solo creatività e bravura degli chef: un intreccio di prodotti qualitativamente superiori e condimenti che danno quel tocco in più.

Menu che variano a seconda dei locali, dei gusti dei possibili clienti (per un imprenditore è fondamentale considerare che il palato di un parigino non avrà le stesse caratteristiche e gli stessi gusti di quello di un milanese, ad esempio), del pranzo o della cena.

Il tutto, sapientemente legato dal fil rouge dei prodotti del mare che rende Langosteria un’idea vincente di ristorante di qualità.

di Sofia Pettorelli

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