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dei biscottini di natale a forma di omino e stelle, decorati e pronti per essere appesi all'albero di natale

Biscotti di Natale dall’Italia e dal mondo

Dall’Europa centrale al Nord Europa, ogni biscotto racconta una storia e offre un assaggio della magia del Natale: ecco il nostro viaggio tra i biscotti delle feste più amati, in Italia e nel mondo 

I biscotti di Natale sono tra i dolci più amati delle feste, capaci di evocare sapori, profumi e tradizioni che vanno oltre il semplice dessert. Sono l’accompagnamento perfetto di merende  invernali a base di té o cioccolata calda, magari ai piedi di un camino o sul divano, immersi sotto un plaid.

In Italia e nel mondo esistono tantissime varianti, dai biscotti morbidi e speziati a quelli croccanti e burrosi, ciascuno con una storia e un significato particolare. In questo articolo esploriamo i biscotti tradizionali natalizi, le loro caratteristiche, la storia che li accompagna, ma anche le differenze tra le varie ricette dei dolci di Natale dal mondo.

Biscotti di Natale italiani

Cuccidati (Sicilia)

I buccellati o cuccidati sono dolcetti tipici siciliani preparati durante il periodo natalizio. L’impasto alla base è una frolla e racchiude un ripieno fatto con fichi secchi, noci, frutta candita, spezie, confettura di albicocca e miele. Questo mix di ingredienti conferisce al biscotto un gusto intenso e aromatico, perfetto da servire con caffè o vinsanto ma anche con té o tisane calde. Questi piccoli saccottini dolci possono essere anche una golosa idea regalo, se avete amici familiari particolarmente golosi!

Biscotti di Prato (Cantucci, Toscana)

I famosissimi cantucci toscani, chiamati anche biscotti di Prato, sono croccanti e ricchi di mandorle. Si ottengono mescolando farina, uova, burro, mandorle, zucchero, pinoli e semi di anice e vengono cotti due volte: prima sotto forma di filone intero e successivamente in singoli pezzetti. La tradizione li vuole inzuppati nel vin santo: un abbinamento perfetto tra dolcezza e aroma di mandorla tostata. La loro origine risale al Medioevo, quando venivano preparati per essere conservati a lungo, una caratteristica che li rende (tutt’ora) ideali per i viaggi.

Mostaccioli (Campania)

I mostaccioli sono biscotti speziati tipici della Campania. Esistono diverse varianti in tutto il Centro-Sud Italia. Nella loro versione campana, si prepara un ripieno a base di noci, mandorle, uva passa e fichi secchi. La forma tradizionale è a rombo o triangolo e il gusto deciso è dato dall’uso di spezie come cannella, chiodi di garofano e pepe. Mentre la copertura è una semplice glassa al cioccolato.
Nel periodo natalizio questi biscotti si vendono assieme ad altre specialità dolci della cucina napoletana e campana, come gli struffoli o i rococò.

Biscotti di Natale nel mondo

Vanillekipferl (Austria e Germania)

Letteralmente dei “cornetti alla vaniglia”, questi biscotti hanno una forma a mezzaluna. La loro consistenza è morbida e friabile e il loro aroma è dovuto alla presenza delle mandorle, nocciole e vaniglia. I vanillekipferl si spolverano con abbondante zucchero a velo dopo la cottura e sono perfetti da gustare con tè o caffè. Ma soprattutto sono un classico dei mercatini natalizi europei. La loro delicatezza li rende ideali per chi preferisce dolci dal gusto fine e non troppo intenso.

Lebkuchen (Germania e Alto Adige)

Il lebkuchen è un biscotto speziato tipico della Germania ma anche di altre zone in cui si parla il tedesco, come l’Alto Adige, la Boemia e la Polonia. L’impasto di questo biscotto natalizio – considerato il precursore dei suoi “fratelli” più moderni – è a base di miele, spezie e frutta secca. Spesso viene decorato anche con una glassa di zucchero (colorata) o semplicemente ricoperto di cioccolato fuso. La sua consistenza può variare da morbida a più friabile, e si regala spesso come segnaposto o simbolo di buon augurio.

Pepparkakor (Svezia)

Spostiamoci in Svezia per questi biscottini allo zenzero profumatissimi. Sono speziati, ma non vanno confusi con gli speculoos, belgi o i lebkuchen che abbiamo vi presentato poco sopra. I pepparkakor sono frollini sottili e croccanti, preparati con cannella, zenzero e chiodi di garofano. Nel periodo natalizio, si tagliano in forme festive come stelle, cuori e alberelli, e talvolta appesi all’albero di Natale. Ma c’è anche un rituale legato al loro consumo: la tradizione vuole che, prima di essere mangiato, il biscotto venga stretto nel palmo di una mano, mentre si esprime un desiderio. Se il biscotto si rompe in tre parti, il desiderio si avvererà. Curiosi di provare?

Krumkake (Norvegia)

È un dolce tipico norvegese preparato con farina, uova, zucchero e burro. Si cuoce sulla piastra, come fosse una crêpe, e appena pronto si arrotola per ottenere la classica forma a cono. Una volta freddi, i krumkake diventano croccantissimi. Si possono gustare vuoti o riempiti con panna montata o altre creme.

Sandbakelse (Norvegia)

Restiamo sempre in Norvegia con i sandbakelse: dei biscotti al burro e mandorle, sottili e friabili, spesso modellati in piccole formine decorative. Spesso vengono aromatizzati anche con un estratto di mandorle, per accentuarne il sapore, o un pizzico di cardamomo.

Paprenjak (Croazia)

Il paprenjak è una specialità croata risalente al Rinascimento. L’impasto è a base di miele, noci e pepe e può essere arricchito con cannella o chiodi di garofano. La loro particolarità sono i disegni ornamentali, creati utilizzando degli stampi in legno. La preparazione è un momento familiare importante in Croazia, ecco perché spesso si coinvolgono anche i bambini nella decorazione dei biscotti. Il loro valore non è solo tradizionale o grastronomico, ma anche molto familiare.

Speculoos (Paesi Bassi e Belgio)

Gli speculoos sono biscotti speziati tipici dei Paesi Bassi e del Belgio, preparati con cannella, noce moscata, chiodi di garofano e zenzero. La tradizione li vuole decorati con figure incise a tema natalizio, spesso raffiguranti personaggi o simboli storici. Si preparano anche in Germania e, anche in questo caso, si consumano durante il periodo natalizio.

Ciasteczka Piernikowe (Polonia)

Questi biscotti di Natale polacchi, molto simili ai gingerbread, sono preparati con miele, spezie e talvolta frutta secca. Sono decorati con glassa colorata e tradizionalmente si scambiano come regali durante le feste. La loro peculiarità è il colore scuro unito al profumo di spezie inconfondibile.

Gingerbread (Regno Unito e Stati Uniti)

Ultimo, ma non per importanza: il gingerbread o pan di zenzero, forse il biscotto natalizio più conosciuto a livello internazionale. Aromatizzato con zenzero, cannella, chiodi di garofano e melassa, può avere varie consistenze: dai biscotti duri come il famoso omino o la casetta, spesso appeso anche all’abero di Natale come decorazione, ai più morbidi, ideali da gustare a tè o caffè.

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