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2Men1Kitchen: 2 uomini e 1 cucina (in cui nulla è come sembra)

2 uomini, 1 cucina e tante trasformazioni gastronomiche: conosciamo i 2Men1Kitchen, i creators di Ostia che fanno magie con il cibo 

Una bio di Instagram che recita “un paio de tizi che fanno cose in cucina”: e come dargli torto. Questa è la storia di 2 ragazzi romani e 1 cucina in cui vengono preparate ricette pensate per “illudere” (in senso buono) i propri followers di Instagram, Tik Tok e YouTube.

I loro piatti sembrano qualcosa che in realtà non sono e dietro si nasconde una ricerca e uno studio lodevole, spesso sconosciuto ai tantissimi food influencer che abitano i social network.

Ma chi sono i 2Men1Kitchen? Conosciamoli meglio!

Chi sono i 2Men1Kitchen 

A dare vita a questa avventura, diventata ormai una professione, sono due romani (di Ostia) Alessandro Granatelli e Niccolò Pau poco meno che trentenni. Incontratisi per caso a una cena organizzata da amici di amici, scoprono di avere una passione in comune: quella per la cucina. La stessa che, qualche giorno dopo, li fa ritrovare al telefono a parlare di come mettere trasformare questa passione in un progetto inizialmente indefinito, ma che oggi li ha portati a raggiungere i 500 mila followers su Tik Tok, gli 82 mila iscritti su YouTube e a superare i 420 mila followers su Instagram.

Il progetto 2Men1Kitchen nasce ufficialmente a fine novembre 2021 e tre anni dopo è sicuramente uno dei più validi e riconoscibili.

Tra i due, Alessandro è la “mente”, la parte più creativa e imprenditoriale della coppia. La sua passione per la cucina è nata in seguito a numerose esperienze lavorative nella ristorazione che lo hanno portato, dopo alcuni periodi complicati, ad aprire il suo ristorante a Roma, nella centralissima Piazza Navona. Attività che ha dovuto poi chiudere per cause di forza maggiore, ovvero la pandemia. Ma questo non lo ha fermato, anzi, lo ha avvicinato a un altro mondo, quello della sicurezza sul lavoro di cui oggi è docente.

Niccolò, invece, è esperto di ristorazione, un professionista del settore. La sua carriera ha preso forma con una laurea in Scienze e arti culinarie, seguita da esperienze in ristoranti stellati e pasticcerie. Ma i suoi primi passi in cucina li muove tra i 15 e i 18 anni con esperienze lavorative in Cina, tra Shanghai e Pechino.

Oggi Niccolò è consulente nella ristorazione e si dedica all’organizzazione di eventi gastronomici.

Le trasformazioni gastronomiche di Alessandro e Niccolò 

La loro cucina non è scontata e non è prevedibile, è ogni volta una sorpresa, perché in cucina nulla è mai come sembra. Per lo meno nella loro.

Ciò che traspare dai loro video è sicuramente un senso di divertimento che li porta a sperimentare, a volte – apparentemente – senza un minimo sforzo. In realtà, i creators di Ostia lavorano in un piccolo laboratorio scientifico per realizzare quelle che potremmo definire trasformazioni o illusioni gastronomiche. Anche grazie all’aiuto di tecniche e preparazioni tipiche della cucina molecolare.

Avete mai assaggiato un sashimi che sa di Negroni? Un tagliere di formaggi che in realtà è un dessert? E delle chips che in realtà sono fatte con l’anguria? O una focaccia ripiena che in realtà è una macedonia di frutta?

Sembra quasi assurdo, ma i loro piatti “ingannano” la vista di chi li segue, in modo simpatico ma anche un po’ sfidante. I video iniziano spesso con un “E se vi dicessimo che…?” una frase che vuole mettere alla prova i followers in attesa di capire quale sarà la “magia” del giorno.

Nei video più recenti pubblicati su YouTube sono comparsi degli arrosticini: ma se vi dicessimo che sono una Torta Sacher?

La maestria con cui preparando questo dolce al cioccolato austriaco è davvero esemplare. Gli spiedini vengono composti con dei piccoli quadretti di pan di spagna al cacao precedentemente farcito con delle ganache al cioccolato ruby e cioccolato bianco e abbattuto. Lo step successivo è spennellarli con una glassa all’albicocca e passarli con un caramellizzatore per dare il classico aspetto lucido del tipico finger food abruzzese.

Un dolce che sicuramente inganna la vista ma non deluderà gli stomaci più golosi.

Vi state chiedendo anche come si prepara il famosissimo cocktail a base di gin dalle sembianze di un sashimi? La ricetta sembra quasi una pozione magica, con liquidi e polveri da lavorare meticolosamente.

Il Gin aiuta a creare il grasso intramuscolare del pesce, mentre il Campari darà al (finto) sashimi il classico colore roseo. Nella lista degli ingredienti necessari per la preparazione ci sono anche la semola rimacinata, l’acido citrico, la gelatina, la fibra di bamboo e la gomma di xantano.

E se non avete mai assaggiato un ramen che in realtà è una pizza alla mortadella, vi consigliamo di farlo. O per lo meno di vedere il loro video.

I 2Men1Kitchen sono riusciti anche in questa impresa che forse spaventerà gli amanti della pizza (e chi non ama molto le sue rivisitazioni).

L’impasto, in questa ricetta, viene insaporito con la mortadella, ma il segreto è tenerlo un po’ più asciutto, perché da lì dovranno poi essere ricavati gli spaghetti per il ramen. Un altro ingrediente fondamentale è il brodo, in questo caso al gusto pizza. I topping sono gli stessi del piatto tipico della cucina giapponese: il naruto, il rotolino bianco e rosa per intenderci, che in questo caso richiamerà il sapore della mortadella, il chasu che nella loro ricetta diventa una sorta di seitan di mortadella cotto nel brodo di pizza e infine il macinato di mortadella che sarà la parte sapida e leggermente crunchy.

 

di Paola Ragno

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