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trattorie di roma

Le 7 migliori trattorie di Roma

Da Trastevere al Pantheon, passando per Testaccio e il quartiere Ostiense: ecco le 7 migliori trattorie di Roma da provare 

Carciofi alla giudia, carbonara, amatriciana o coda alla vaccinara sono alcuni dei piatti che definiscono la cucina della Capitale. Una cucina ricca di sapori veraci, sinceri e soprattutto introvabili altro che, nonostante l’alternarsi di “mode” della ristorazione, non tramonta mai e viene scelta sempre più spesso. Oggi la Città Eterna pullula di osterie o trattorie che cercano di rimanere fedeli ai sapori tradizionali e a una cucina romana quasi più casalinga. Ma quali sono le migliori trattorie di Roma? 

Dal Pantheon a Trastevere: ecco 7 indirizzi da segnare! 

  • Da Enzo al 29 

A pochi passi dall’Isola Tiberina, in via dei Vascellari “Enzo al 29” o “Da Enzo” – non fa molta differenza per i suoi affezionati – è un piccolo tempio sacro della cucina capitolina. “Senza fronzoli” è l’espressione giusta per descrivere il menù proposto in questo locale che, dalle origini, si pone l’obiettivo di offrire piatti semplici preparati con materie prime di ottima qualità. Se si visita Enzo al 29 è d’obbligo provare i carciofi fritti alla giudia, i fiori di zucchina e alici e ovviamente, tra i primi, le Regine carbonara e amatriciana. Tra i piatti più amati e ordinati, però, ci sono anche la gricia e le polpette

Oggi il locale è gestito dalla famiglia De Felice che lo ha ereditato dopo la scomparsa del vecchio proprietario Enzo negli anni ‘80. 

Da Enzo al 29. Via dei Vascellari 29, Roma

  • Felice a Testaccio 

Quello di Felice a Testaccio è un nome diventato una vera e propria istituzione e garanzia di “romanità”. Rinomato anche fuori dai confini della Capitale, con le aperture di Torino e di Milano, questo indirizzo ha collezionato oltre 80 anni di esperienza. Qui il piatto protagonista in assoluto sono i Tonnarelli cacio e pepe che vengono mantecati direttamente al tavolo. Al loro fianco in menù ci sono anche i saltimbocca alla romana, le polpette di bollito, gli involtini al sugo e tra i dolci al bicchiere, l’iconico Tiramisù.

Ogni piatto è un trionfo di sapori sinceri, espressione della lunghissima esperienza collezionata nel corso degli anni. L’insegna di Felice a Testaccio è nata nel lontano 1936 come un’osteria destinata principalmente alla mescita di vino. La particolarità era che la clientela poteva portare e consumare sul posto pietanze portate da casa. Da Felice il testimone è oggi passato a suo figlio Franco e tutta la sua famiglia che portano avanti con grande onore la stessa missione del padre.

Felice a Testaccio, Via Mastro Giorgio, 29, Roma 

  • Osteria Fratelli Mori 

Da Testaccio al quartiere Ostiense. I proprietari definiscono la loro cucina “verace e genuina”. E in effetti il risultato è evidente non solo dal menù, ma anche dal servizio e dall’ambientazione e dagli arredi del locale. L’Osteria Fratelli Mori ha le sembianze di una tipica trattoria romana accogliente gestita con uno stile del tutto familiare. Giuliana, Alessandro e Francesco – rispettivamente mamma e figli – portano in tavola piatti tradizionali come quelli che si preparano e si mangiano in famiglia, per esempio, nei pranzi domenicali. Polpette di bollito, carbonara, trippa alla romana sono imperdibili, così come la guancia di maialino Iberico preparata con una cottura a bassa temperatura. Ma il consiglio è di non rinunciare ai dolci, preparati dalla signora Giuliana. Il più famoso è “La ricotta di Ambrogio” con arancio candito e pistacchio caramellato. 

Osteria Fratelli Mori, via dei Conciatori, 10, Roma 

  • Trattoria Priscilla

A pochi passi dal centro si trova la famosa Trattoria Priscilla. Qui a fare la differenza è la location, ci troviamo infatti nel Parco Regionale dell’Appia Antica, ai piedi di un sepolcro romano del I secolo D.C. Il nome del locale deriva proprio dalla tomba adiacente all’edificio, quella di Priscilla, moglie di Tito Flavio Abascanto. Dal 1902 la gestione appartiene sempre alla stessa famiglia con un alternarsi di generazioni. Oggi alla guida c’è Alessandro, subentrato nel 1993. Il menù può subire qualche variazione anche in base alla stagionalità degli ingredienti, ma i piatti rimangono quelli della tradizione. Tra i primi proposti, oltre a gricia e carbonara, anche le pappardelle al cinghiale e le fettuccine guanciale, carciofi, mentuccia e pecorino. Tra i secondi, i classici saltimbocca, trippa alla romana, polpette di bollito fritte e punta di vitello al forno con patate

Trattoria Priscilla, Via Appia Antica, 68, Roma 

  • SantoPalato 

SantoPalato è una trattoria romana fortemente ancorata alla tradizione rivisitata però in una chiave più moderna. Nasce nel 2017, in zona San Giovanni, con un nome che è un tributo alla Taverna del Santopalato, covo del movimento futurista di Torino nel 1931. La chef è Sara Cicolini che, nonostante le sue origini abruzzesi, nei piatti proposti riesce a esprimere tutta la tradizione giudaico romana. Il piatto più famoso del locale è la polpetta alla coda alla vaccinara con levistico e cacao. Ma accanto alle ricette tradizionali capitoline trovano spazio anche pietanze più particolari come la frittata con regaje (interiora) di pollo, la terrina di lingua e coda con giardiniera e salsa verde, l’agnello e cipolla

SantoPalato, Piazza Tarquinia 4 a/b, Roma

  • Armando al Pantheon 

Anche questo indirizzo è una garanzia per chi vuole assaggiare e provare la vera cucina romana. Il ristorante che ha aperto le sue porte nel 1961 si trova a due passi dal Pantheon. Il fondatore Armando Gargioli è noto in tutta la Capitale per aver rilevato un vecchio ristorante che ha poi trasformato in una tipica bottiglieria con cucina intitolata proprio Armando al Pantheon. Da allora è rimasto un punto di riferimento per i clienti e gli amanti della tradizione gastronomica della città. Nel menù stracciatella alla romana, spaghetti cacio e pepe, fettuccine con le regaje di pollo e abbacchio alla scottadito. Senza dimenticare, ovviamente, i primi e secondi più classici come la trippa, la carbonara e l’amatriciana

Armando al Pantheon, Salita de’ Crescenzi 31, Roma 

  • L’Avvolgibile 

Guai a definirla “contemporanea”. L’Avvolgibile è una trattoria romana popolare dove tutti devono e possono sentirsi a proprio agio. È questa la mission dello chef stellato che nel 2018 ha deciso di aprire il locale proprio nel suo quartiere Appio Latino. Adriano Baldassarre, già alla guida del Tordomatto (una Stella Michelin) in cucina cerca di esprimere tutta la bontà della cucina capitolina. Il suo locale è proprio quello dalle classiche tovaglie a quadri e dal vino rigorosamente sfuso, in cui il menù non può deludere: tonnarelli cacio e pepe, pasta e fagioli, abbacchio alla scottadito, passando per la lingua in salsa verde e la braciola di maiale con la passatella. Non mancano anche i supplì alla romana, la coda alla vaccinara e le polpette al sugo

L’Avvolgibile, Circonvallazione Appia, 56, Roma

di Paola Ragno

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